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DV9 FINO A GIUGNO, SI MA QUALE GIUGNO?

di Stefano Prizio

Diciamo che è una provocazione, ma nemmeno poi tanto. Infatti la provocazione è un modo di rimettere la realtà in piedi, come diceva Bertolt Brecht.
"Vlahovic, andrà via la prossima estate", questo  prevedono, quasi all’unisono i guru del calciomercato (con tanti santi in paradiso), quelli che più che giornalisti, sono ormai caselle postali umane di direttori sportivi e procuratori, dai quali ricevono veline in prelazione, forse pure prebende, insomma vantaggi vari.
In tempo di feste natalizie, tutto si può sognare, anche un grande regalo: come la permanenza di Vlahovic, fino a giugno, ma non 2022, bensì 2023 cioè la scadenza del suo contratto col club viola nonché termine del prossimo campionato.
Diciamo intanto che la Fiorentina ha un’arma in più, proprio nel ragazzo che è un professionista esemplare, con lui non ci sarebbe il rischio di avere in squadra un calciatore che si tira indietro o che tiene il broncino, un po’ come fece Federico Chiesa, quando Commisso lo volle trattenere a Firenze.

Vlahovic in viola fino al giugno ’23, significherebbe perderlo poi a parametro zero, ma attenzione, non si tratterebbe di una minusvalenza perché il calciatore  è ampiamente ammortizzato, sarebbe quindi solo una mancata plusvalenza.
Una mancata plusvalenza sul bilancio,  ma una plusvalenza tecnica acquisita sul campo per due campionati, quello in corso e il prossimo. Vlahovic potrebbe riportare la Fiorentina in Europa e l’anno dopo anche più su, nell’Europa che conta e porta tanti soldi. Senza contare che di qui al 2023 giocatore e procuratori potrebbero convincersi a rinnovare.

Questa sarebbe una storica battaglia culturale nel calcio, al grido ’i contratti si rispettano’, con il giocatore che dovrebbe contentarsi di guadagnare lo stipendio fissato quando certamente non era il fuoriclasse che è adesso (emolumento comunque non da metalmeccanico), va detto che la Fiorentina gli ha offerto diversi milioni l’anno, pur di farlo restare viola, in cambio del rinnovo dell’accordo

Certamente, un regalo così importante, lo può fare solo Babbo Natale Rocco,  perché è un rischio, ma i grandi rischi li prendono i grandi imprenditori e i grandi rischi presuppongono grandi obiettivi.

I media, anche quelli locali, che battono continuamente sul tasto ‘cessione di Vlahovic’, favoriscono inconsapevolmente i procuratori del giocatore che hanno tutto l’interesse a muoverlo da Firenze nel giugno ’22, o addirittura nel prossimo gennaio, dentro la finestra di mercato già in corso, incassando così tanti soldi di commissioni dal club con cui forse sono già d’accordo e dal calciatore che andrebbe appunto a guadagnare uno stipendio molto più alto di quello che prende adesso alla Fiorentina.

Molti leggendo fin qui, diranno come si sia prospettata un’eventualità impossibile. Del resto, da tempo vi hanno messo talmente tante idee in testa che certi esiti  li date per scontati. Viceversa nel mondo normale, quello reale, dove vive la gente comune non sarebbe affatto eccezionale una prospettiva simile. Infatti nel mondo normale i contratti si rispettano e si rispettano fino in fondo, è così nell’ambiente del lavoro dipendente, nelle compravendite, nel quotidiano di tutti noi persone umili e perbene.
L’unico mondo dove appare normale non rispettarli  è il calcio, il settore dove se il calciatore gioca bene, bussa subito all’aumento ma se al contrario, gioca male, nessuno si sogna di diminuirglielo. Poi, quando conviene o pare al giocatore e ai suoi giannizzeri lo stesso viene ceduto, talvolta pure al prezzo che lor signori indicano. Si fa un gran parlare dello strapotere dei procuratori, senza dire che sono proprio questi usi e costumi a determinarlo.

Orbene, se certo andazzo non prova a cambiarlo con i fatti un uomo che ha già criticato apertamente tal modo di fare ed ha pure una decina di miliardi di dollari sotto al materasso, come Rocco Commisso... Certo non lo farà il povero cronista il cui unico santo in paradiso è il protomartire che si festeggia oggi e che vi ha raccontato la suddetta strana storia natalizia.