È IL GIORNO DI KOKORIN. L’ORGOGLIO DI ROCCO: RILANCIA SUBITO E PENSA A UNA GRANDE FIORENTINA A GIUGNO. PIACE ANCHE FELIPE ANDERSON. NO A SCHONE. ESTERNO DESTRO, TANTE IDEE DA LUNEDÌ. LA SQUADRA IN RITIRO, DEVE BATTERE IL CROTONE
Cosa farà Rocco dopo la batosta di Napoli e il no al Franchi?
Aspettando il centroavanti russo Kokorin, è questo l’inquietante interrogativo che girava e gira attorno alla Fiorentina. E ieri, fra mille silenzi viola, le prime risposte sono cominciate ad arrivare forti e chiare dall’esterno: Rocco rilancia.
Questo si sussurra da ore nel mondo del calcio, fra procuratori e intermediari di mercato è questo il mantra. Rocco avrebbe ancora voglia di costruire quella Grande Fiorentina che aveva promesso quando è arrivato a Firenze. Non lascia, anzi raddoppia, se volessimo sintetizzare.
Il presidente viola sarebbe pronto a fare mercato da subito per sistemare una squadra che fatica, e poi starebbe già pensando alla programmazione per giugno. La Fiorentina sarà profondamente da rinnovare e potenziare, almeno stando alle indiscrezioni. L’idea sarebbe quella di varare un progetto calcistico nuovo e diverso da quello che nei primi due anni non ha funzionato.
In attesa, dopo giorni di riflessione nel suo quartier generale nel cuore di Firenze sarebbe dunque prevalso l’orgoglio di Rocco Commisso, dell’uomo che si è fatto da solo, che non molla davanti alle difficoltà, uno di battaglia e di carattere. Il magnate italo-americano avrebbe deciso di andare avanti per la sua strada con ritrovata energia, non arretrerebbe di un centimetro dall’idea di fare una grande Fiorentina e di realizzare le infrastrutture, alla faccia di chi cominciava a descriverlo come disilluso, battuto e pentito di essere sbarcato nel calcio italiano.
Infatti, chi l’ha incontrato o ha parlato con lui direttamente o con i suoi manager, in genere lo definisce “carico” e possiamo facilmente immaginare cosa significhi. Carico nonostante tutto.
E allora?
Le prime avvisaglie arrivano dal mercato. Il direttore sportivo Pradè ha avuto l’ok per dare un’accelerata alle operazioni che erano state messe in cantiere, alcune delle quali potrebbero essere chiuse in fretta. Già oggi.
Il primo colpo dovrebbe essere Aleksandr Kokorin, centroavanti russo dello Spartak Mosca.
La trattativa è andata avanti per tutta la giornata di ieri e c’è un accordo di massima sia con la società che con il giocatore. La squadra russa con il campionato fermo è in ritiro a Dubai, e i contatti con i dirigenti e il giocatore direttamente o tramite l’intermediario di mercato Davide Lippi, sono stati frequenti. Allo Spartak sono stati offerti cinque milioni, un paio di ingaggio a Kokorin per tre anni di contratto.
E allora perché non si è chiuso ieri?
Qualche piccola difficoltà persiste, diciamolo. In tarda serata è insorto qualche ostacolo legato al pregresso fra il giocatore e lo Spartak, ai soliti bonus e alle varie clausole da inserire nel contratto per cautelarsi. Il giocatore che è sicuramente un grande potenziale e non lo scopriamo oggi, è però reduce da un periodo difficile che l’ha portato anche in carcere per un anno e non è più tornato al livello toccato con la sua nazionale ai tempi di Capello che ne ha parlato entusiasticamente anche ieri. Sulla bontà dell’operazione scommette anche il ct Mancini che l’ha allenato allo Zenit nel momento migliore, ma è logico che la Fiorentina vada con i piedi di piombo. Su tutto questo si è discusso ieri sera fino a tarda ora, ma l’ottimismo era diffuso. Si dovrebbe trovare già oggi un’intesa, in ogni caso la Fiorentina, anche se il giocatore piace molto, non è disposta a concedere troppo e tiene in caldo altre soluzioni.
Kokorin compirà trent’anni a marzo, sa fare la prima punta, ma anche la seconda, ha piedi buoni al punto che a volte è stato usato da trequartista. Ha però un caratterino niente male che l’ha portato anche in carcere per un pestaggio a un funzionario russo e l’ha visto protagonista di diversi altri episodi di gossip, ma nel frattempo potrebbe anche essere maturato, almeno così che lo raccontano le ultime notizie su di lui. Grande prestanza fisica, non molla mai, uno di quei giocatori dal grande carattere che servono a questa Fiorentina sostanzialmente moscia. Le controindicazioni possono essere la lingua e le difficoltà incontrate dai russi nel nostro calcio, ma superabili.
In attesa delle firme sull’operazione, ora escono anche altri nomi di giocatori graditi sui quali si lavora e non i soliti Caicedo, Pato o compagnia.
Felipe Anderson è uno di quelli veri. L’ex laziale, venduto nel 2018 a 38 milioni al West Ham, piace molto. Quest’anno è stato prestato dagli inglesi al Porto, ma non trova tanto spazio. L’idea è quella di girare il prestito in viola, ma lo scoglio è il solito: l’ingaggio. Il brasiliano, esterno o trequartista di qualità, guadagna più di tre milioni. Si tratta di trovare un’intesa su questo, non sarà facilissimo, ma si va avanti.
Scartata invece l’ipotesi di prendere un regista, la proposta Schone è stata fatta cadere: non interessa. Come non è una priorità Torreira e non lo è mai stata. Un ruolo invece sicuramente scoperto è quello dell’esterno destro, serve uno di gamba per giocare nel 3-5-2 e su questo, dopo Conti, ci sono diverse idee.
La stretta sul mercato, Kokorin a parte, ci sarà però da lunedì prossimo, nell’ultima settimana, quando le trattative entreranno nel vivo e molte società saranno costrette a scoprire le carte tra esuberi in rosa e operazioni da mettere a punto. Pradè è al lavoro con tutta la sua squadra mercato e gli intermediari di fiducia, si tratta di essere pronti a stringere le opportunità che si concretizzeranno, ma gli obiettivi sono delineati.
Sul futuro del Ds, fra l’altro, continuano i rumors ma in questo momento Pradè ha la fiducia di Commisso e il futuro se lo dovranno guadagnare tutti.
Come detto, negli incontri che ha avuto a diversi livelli, interni ed esterni, Rocco Commisso avrebbe voluto capire in primis i mali della Fiorentina per intervenire e curare, sa che c’è bisogno subito di due-tre giocatori di un certo tipo per inseguire per tempo una salvezza tranquilla, ma soprattutto sa che questa squadra dovrà essere profondamente rivista nel prossimo mercato estivo. Questo fa parte della programmazione futura che dovrà essere avviata prima possibile e dovrà portare alla scelta dei quadri tecnici, a cominciare dai ruoli chiave di direttore sportivo (Prade, appunto, resta o no?) e di allenatore, ruolo quest’ultimo per il quale Prandelli oggi ha meno chances dopo il clamoroso 6-0 che resta comunque una macchia. Un grande girone di ritorno della Fiorentina potrebbe però cambiare le valutazioni, anche se le difficoltà non mancano.
Difficoltà che la squadra è chiamata a spazzare via subito. Sabato sera arriva a Firenze il Crotone ultimo in classifica e non esiste altro risultato al di fuori della vittoria. I timori però ci sono perché una sconfitta come quella di Napoli potrebbe lasciare scorie e paure nella testa dei giocatori. Anche per questo, perché serve una reazione immediata e decisa, da stasera la Fiorentina andrà in ritiro con un giorno di anticipo rispetto al previsto. Un giorno in più per ricompattarsi, parlarsi, guardarsi negli occhi e dirsi che partite come quella di Napoli non saranno mai più consentite. C’è in ballo la dignità di un gruppo e il rispetto per una tifoseria che in questa settimana ha capito le difficoltà del momento ed è stata tranquilla, ma prestazioni indecorose non saranno più tollerate. E nessuno sarà più guardato in faccia. Serve una immediata reazione d’orgoglio e si dovrà ripartire dal rispetto della maglia viola, dei tifosi e della città. Chi si ostina a non capire certe cose è giusto avviarlo verso la prima porta utile…