.

È MONTELLA LA VERA ARMA IN PIÙ DELLA FIORENTINA

di Niccolò Ceccarini

Ci sono tanti motivi per sorridere dopo queste prime tre giornate di campionato. I quattro gol di Jovetic, uno straordinario Pizarro, la grinta di Roncaglia, il moto perpetuo di Borja Valero, la favola di Luca Toni. Tutti validi e condivisibili, ma ce n’è uno più di ogni altro che sta permettendo la rinascita viola. Si chiama Vincenzo Montella. Gran parte di quello che finalmente stiamo vedendo è merito suo. Ha iniziato ad allenare da due anni ma sta già dimostrando il talento che aveva da giocatore anche in panchina. Soprattutto nella gestione del gruppo. Ha cominciato la sua avventura in un clima quasi surreale, con una squadra che si è formata in maniera definitiva poco prima di ferragosto. Non si è mai lamentato, mettendoci sempre entusiasmo. Non ha tagliato fuori nessuno, neppure Vargas, Cerci e Lijaic, che sembravano già destinati a cambiare aria. Il serbo è stato addirittura recuperato in pieno. Si percepisce che all’interno dello spogliatoio c’è un’aria nuova. Uno spirito diverso, una coesione che non si registrava dai tempi di Prandelli. E un grande rispetto per il tecnico. Un’unità d’intenti, che sta trascinando dietro di sé anche la tifoseria. Domenica al Franchi c’era un clima di festa, la gente è felice, perché vede la Fiorentina giocare a calcio. E qui, al di là degli interpreti, si vede chiaramente la mano di Montella. La ricerca, a volte quasi ossessiva, del fraseggio senza sprecare mai un pallone, è il frutto di una lunga applicazione sul campo. Ognuno sa sempre cosa fare, gli spazi vengono occupati nella maniera giusta, la Fiorentina si muove a fisarmonica ed è sempre molto ordinata. Ma c’è di più. E’ cambiata anche la mentalità. Il modo di interpretare la gara soprattutto nei momenti di difficoltà. Basta pensare a quello che è accaduto a Napoli. In tanti hanno sottolineato lo straordinario primo tempo e la superiorità schiacciante a centrocampo. Personalmente sono rimasto colpito dalla reazione dopo il 2-0. Pochi mesi fa la Fiorentina sarebbe già stata sotto la doccia o già sul pullman per il viaggio di ritorno. Invece al San Paolo la squadra non ha mai mollato, ha segnato con Jovetic e ha spaventato il Napoli fino all’ultimo secondo del recupero. Insomma c’è un processo di crescita continua molto interessante, che potrebbe dare frutti inaspettati. Non so dove arriverà la Fiorentina tra 8 mesi, a maggio, ma credo che fra le tante scelte fatte dalla società la migliore sia stata proprio l’allenatore. Montella è giovane ma si muove come un tecnico esperto e navigato, è preparato e ha equilibrio, sa leggere la partita e trasmettere le motivazioni giuste ai suoi giocatori. Uno insomma destinato a fare strada. Firenze può essere la piazza ideale per togliersi soddisfazioni importanti. Il viaggio è appena inIziato.

Niccolò Ceccarini

giornalista di Radio Toscana