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ECCO CHI PARTE E CHI RESTA: I PIANI DELLA FIORENTINA. TREDICI DA CONFERMARE IN ROSA. QUATTRO ACQUISTI IMPORTANTI DA FARE. POI QUATTRO GIOVANI FORTI E CINQUE DEL VIVAIO. IL CONTRATTO DI PIOLI. IL CRAC DEL MILAN UNA NUOVA SPINTA PER L’EUROPA

di Enzo Bucchioni

Il Milan è crollato nella finale di coppa Italia. Un crac nervoso prima che fisico: due papere di Donnarumma hanno tagliato le gambe ai rossoneri e dato via libera alla Juve. E’ il risultato che la Fiorentina voleva, il sesto e il settimo posto sono ancora a disposizione, anzi con una sconfitta del genere, così pesante, il Milan potrebbe avere problemi e ripercussioni nelle sfide dirette con l’Atalanta (domenica) e con i viola l’ultima domenica di campionato. La Fiorentina ci crede, ci spera, dovrà vincere con il Cagliari e tentare il colpo a Milano. Tutto è favorevole.

Ma in attesa del verdetto finale, cosa succederà sul mercato?

Quali sono gli obiettivi di Corvino? Proviamo a capire, a scrutare nel futuro della Fiorentina che sta facendo i bilanci della stagione tra molte conferme, diverse bocciature e alcuni dubbi. Ora che i conti sono stati risanati, l’obiettivo è quello di rilanciare per puntare stabilmente all’Europa League, sesto posto e dintorni.

Il ragionamento da fare è uno e uno solo: calcistico. Con lucidità e freddezza. Si astengano i trombettieri, gli sbandieratori, quelli del club della bistecca alla fiorentina e chi sta da una parte o dall’altra a prescindere.

E soprattutto chi si ostina a far finta di non capire cosa è successo negli ultimi tre mesi. O gli conviene non capire.

L’analisi, logico, deve ripartire dalla rosa attuale che è comporta da 25 giocatori, tra gruppo base e giovani: tre portieri, quattro centrali di difesa, quattro esterni, sette centrocampisti, quattro esterni d’attacco e tre punte centrali.

Vediamo ruolo per ruolo chi dovrà essere confermato, chi andrà via e chi dovrà arrivare.

PORTIERI – Ne servono tre. La Fiorentina ha come titolare Sportiello un portiere da riscattare (circa sei milioni) e due giovani di buone prospettive. Sportiello da garanzie? Secondo me sì, forse ci si aspettava di più, ma va considerato che era fermo da più di un anno e complessivamente non è stata una brutta stagione. Si può prendere un portiere più forte? Servono tanti soldi che io investirei in altri ruoli. Magari dietro Sportiello cercherei qualche portiere più esperto, più anziano, comunque affidabile, magari a parametro zero e ce ne sono anche all’estero. E’ chiaro che Pioli non ritiene Dragowski pronto, altrimenti l’avrebbe fatto giocare di più. E allora il polacco va mandato in prestito, a giocare. Anche Cerofolini deve giocare, se il futuro è suo è bene che faccia una buona B o roba del genere. Come terzo portiere c’è in viola un altro talento, Federico Brancolini del 2001.

DIFENSORI CENTRALI – Ne servono quattro. E’ un dolore sottolineare che il reparto era a posto e adesso c’è Astori da sostituire. I confermati sono Pezzella (deciso il riscatto), Hugo e Milenkovic. Serve un difensore esperto, capace di stare a galleggio, di ruotare, tra la maglia di titolare e quella di rincalzo a seconda delle situazioni. Si parla di Ranocchia, il nome non lo so, ma l’identikit può essere quello. Inoltre in rosa, nel comparto giovani, può stare Hristov del quale tutti parlano bene. O comunque se dovesse andare in prestito a giocare, un quinto aggregato dovrà essere un giovane da far crescere.

DIFENSORI ESTERNI – Ne servono quattro. Degli attuali vanno confermati Biraghi (cresciuto molto) e Laurini, mentre credo sia finita l’avventura in viola di Bruno Gaspar e Maxi Olivera. Non è facile trovare esterni e qui ha ragione Corvino, ma l’ideale sarebbe trovare un titolare per la fascia destra con Laurini come alternativa e per la sinistra un’alternativa a Biraghi che oggi in rosa non c’è.

CENTROCAMPISTI – Ne servono sei più un giovane aggregato. Oggi, infatti, sono sette: Badelj, Veretout, Dabo, Benassi, Cristoforo e Saponara più Lo Faso, questi ultimi due trequartisti. Si sono guadagnati la conferma Veretout, Benassi e Dabo (un muscolare serve), spero resti Badelj. Un Saponara finalmente guarito dovrà avere una opportunità per provare a tornare quello di Empoli, anche perché è costato molto e oggi dieci milioni nessuno li spenderebbe per lui. Cristoforo dovrà essere messo sul mercato, purtroppo strabocciato prima da Sousa e poi da Pioli. Ma anche per Lo Faso, oggi infortunato, mi sembra che tre milioni siano tanti. Giocatori così la Fiorentina li ha anche in casa fra i suoi giovani o in prestito come Castrovilli anche se tecnicamente un po’ diverso, il trequartista vice Saponara lo sa fare. In sostanza, se resta Badelj, serve un altro centrocampista di qualità e quantità, un’alternativa a Benassi, ma anche a Veretout. Pensando sempre all’identikit uno tipo Marchisio o l’Ambrosini di qualche anno fa. Se parte Badelj dovrà arrivare anche un regista, lapalissiano.

ESTERNI D’ATTACCO – Ne servono quattro e anche oggi, infatti, ci sono Chiesa, Gil Dias, Eysseric e Thereau. Sono drastico: terrei solo Chiesa. Gil Dias è un prestito assurdo a venti milioni di riscatto, Eysseric non ha il passo, con Thereau, 35 anni, non si può ripartire. E’ il ruolo da rinforzare di più. Dovranno arrivare un titolare vero, un rincalzo e il quarto potrebbe essere un giovane come Sottil che sta convincendo tutti.

ATTACCANTI CENTRALI – Oggi sono tre, Simeone, Falcinelli e il giovane Vlahovic. Simeone è il titolare, ma serve un’alternativa. Con tutto il rispetto di Falcinelli serve un profilo diverso, magari un attaccante più esperto, capace di garantire gol, ma in grado di aiutare la crescita di Simeone e all’occorrenza essere un’alternativa. Immagino un giocatore alla Quagliarella con qualche anno di meno, tanto per capirci. Vlahovic se ha convinto Pioli, può far parte del comparto giovani.

Tirando le somme per me sono da confermare nell’ossatura-base in tredici: Sportiello, Pezzella, Hugo, Milenkovic, Biraghi, Laurini, Chiesa Veretout, Badelj, Benassi, Dabo, Saponara, Simeone. A questi vanno aggiunti quattro giocatori importanti, due portieri, e poi giovani fra talenti e promesse.

Il budget di spesa a disposizione di Corvino e il monte ingaggi da riportare attorno ai 50 milioni saranno temi in discussione e decisione in un Cda che si terrà probabilmente a inizio a giugno. Allora avremo le idee più chiare e ne sapremo di più, ma i Della Valle hanno dato l’ok per la ripartenza.

In questo momento di giustificata euforia e grande ottimismo c’è chi pensa anche al rinnovo di Pioli fino al 2020. Un anno in più. L’allenatore ha fatto benissimo, se questo gruppo ha lavorato, è cresciuto, il merito è suo. Se ha retto nel dramma e convogliato le energie in positività è per l’uomo Pioli, allenatore, ma anche psicologo e papà. E’ chiaro che la stima e l’appoggio dei Della Valle sia totale e incondizionato. Il contratto però c’è, le decisioni vanno prese a freddo e aspettare conferme e programmi forse conviene a tutti. Pioli sta bene alla Fiorentina e la Fiorentina sta bene a Pioli, per le grandi intese i contratti sono solo un optional.