.

ECCO COME SARÀ LA FIORENTINA DI GATTUSO. SQUADRA DA CAMBIARE PROFONDAMENTE. MA ATTENTI A JURIC. ARRIVANO CONFERME: ROCCO VUOLE FARE GRANDI COSE. A SASSUOLO CONCRETEZZA E PUNTI. STADIO, A CAMPI NESSUNO LO VUOLE. ADDIO MEDICEI

di Enzo Bucchioni

Rocco si consola con la Primavera e fa bene, puntare sui giovani non è mai sbagliato e nel passato con i giovani la Fiorentina ha costruito grandi storie.

Ma adesso, come sappiamo, i temi importanti sono altri, tra una salvezza da conquistare, un allenatore da scegliere e uno stadio da costruire. Un pezzo alla volta, come in un puzzle, il presidente dovrà decidere e mettere a posto le cose in queste sue settimane fiorentine.

La salvezza, ovvio, è la cosa che in questo momento riempie i pensieri e condiziona le scelte, ma non impedisce valutazioni e analisi sul futuro.

I manager hanno lavorato per offrire a Rocco valutazioni e soluzioni, dovrà essere il presidente ad analizzare pro e contro di ogni proposta e poi decidere.

Come vi abbiamo detto da settimane e ribadito anche di recente, per la panchina il nome più caldo era e resta quello di Rino Gattuso che ha già dato il suo personale via libera, per l’ex campione del mondo allenare la Fiorentina sarebbe stimolante e l’dea di avviare un nuovo ciclo a Firenze lo coinvolge.

Non fatevi ingannare da chi solleva dubbi: Gattuso a Napoli non resterà neppure se porterà gli azzurri in Champions. Con De Laurentiis è una storia chiusa e lavorare con Commisso, tra l’altro calabrese verace come lui, è un’ipotesi apertissima. Prima o poi ci sarà anche il contatto diretto fra i due, ma detto che l’allenatore è disponibile, la stretta e i programmi ci saranno solo a salvezza raggiunta per la Fiorentina. Comunque in società sanno già che Gattuso ha le idee chiare, è un allenatore che non pretende campioni o giocatori di primo piano, ma soltanto elementi funzionali al suo tipo di gioco, alla sua idea di un calcio tecnico e veloce, equilibrato ma brillante. Vuole piedi buoni, in estrema sintesi. Proprio per questo, quando Rocco si metterà a sedere con Gattuso saprà che gli chiederà un profondo rinnovamento di questa rosa.

A naso, giocatori come Dragowski, Pulgar, Amrabat, Pezzella, ma anche Kouamè, non sembrano funzionali. Andrebbero completamente rivisti difesa (Milenkovic se ne andrà) e centrocampo. Insisto sul portiere perché avete visto che anche a Napoli il posto da titolare è andato a Ospina, molto bravo con i piedi. Per fortuna, ammesso e non concesso che si chiuda l’accordo con Gattuso, Dragowski ha ottimo mercato. Lo segue il Borussia e comunque collocare un portiere giovane e di rendimento, nel giro della nazionale polacca, non sarà un problema. Ne servirà un altro capace di far ripartire l’azione e quando serve, anche di fare il libero. Ma attenzione, lo stesso discorso andrebbe fatto anche con De Zerbi che ha principi di gioco simili. In difesa serviranno due centrali forti da aggiungere a Quarta e Igor. A centrocampo l’unico che potrebbe essere esaltato da Gattuso è Castrovilli, ma Bonaventura è una garanzia e Callejon potrebbe essere il grande da rilanciare nel 4-3-3 o nel 4-2-3-1 gattusiano. Nell’organico attuale l’anello debole è costituito da Pulgar e Amrabat, due elementi che (mi dicono) Gattuso pare non vedere come interpreti ideali del suo calcio. In attacco c’è Vlahovic sul quale Commisso vuole investire e dal quale ripartire, ma oltre a lui a Gattuso piacciono anche attaccanti in grado di legare il gioco e non mi sembra il caso del contropiedista Kouame. Insomma, una Fiorentina da rivisitare per darla a Gattuso, ma senza farsi spaventare. Molti dei giocatori potenzialmente in uscita, hanno comunque un buon mercato e possono portare buone entrate da reinvestire. Bisogna muoversi per tempo, con le idee chiare. Certo, non sarebbe un mercato low cost, ma questa squadra che da tre anni lotta per non retrocedere andrebbe comunque cambiata in molti elementi anche per una questione d’immagine. I tifosi meno giocatori vedranno fra quelli legati a questi fallimenti e più contenti saranno. Serve gente fresca e motivata, aria nuova dappertutto.

Gli operatori e gli intermediari di mercato con i quali i dirigenti viola vengono a contatto, continuano comunque a raccontare di un Rocco Commisso dalla grande voglia di investire, pensa di fare una squadra all’altezza della piazza, vuol far tornare grande la Fiorentina, anche per motivi di orgoglio personale. Cose per altro ribadite anche dal sindaco di Bagno a Ripoli, uno che di recente ha parlato direttamente con Rocco.

In attesa, se si vuole davvero a Firenze un grande personaggio del calcio come Rino Gattuso, è normale che lo si accontenti nel suo Progetto Calcistico. Ma Gattuso non è un tipo che ama i compromessi, ha detto sì alla Fiorentina, metterà la firma sul contratto solo quando avrà la certezza da Rocco che sarà fatta una squadra per il calcio che ha in testa lui.

A questo proposito, del Napoli potrebbero interessare il regista Demme e Bakayoko che si libera. Ma in uscita c’è pure il terzino destro Hysaj.

Comunque fare mercato con Gattuso non sarà un problema. Se Rocco ha ambizioni, il procuratore storico di Rino è quel Jorge Mendes che, in pratica, ha in mano tutto il calcio europeo e giocatori sotto ogni latitudine.

Vedo e sento che si continua a parlare anche di Marcello Lippi (fra l’altro prima Ct mondiale, ora molto amico di Gattuso) come direttore sportivo, personaggio straordinario da prendere al volo, ma confermo ancora che fino a ieri sera nessuno della Fiorentina l’aveva cercato e nessun intermediario l’aveva proposto ai viola. In futuro vedremo.

Tornando al tipo di calcio da fare, rimanendo ai giochisti, se anche si dovesse tornare su De Zerbi che per altro l’anno scorso fu uno dei bocciati da Rocco al momento della conferma di Iachini, servirebbero comunque anche per lui giocatori adatti al suo calcio e dai piedi buoni. Diversi da questi.

A proposito dell’anno scorso, sta tornando a circolare anche il nome di Juric, avversario di martedì prossimo in campionato. Ecco, al contrario dei giochisti, con un allenatore come il veronese si potrebbe invece fare meno mercato. Juric è abituato a un calcio diverso, più pratico, uomo su uomo, più fisico, più legato al carattere, sa far rendere al massimo tutti i giocatori che gli danno e cito l’esempio Ceccherini. Con lui sta facendo un grande campionato, a Firenze era solo una discussa riserva. Ecco, se si cerca qualcosa per l’immediato, Juric potrebbe davvero essere una soluzione comprando un paio di difensori, un attaccante, magari recuperando Duncan.

Temi che, sono sicuro, saranno stati affrontati da Rocco in queste ore di confronto con i manager con i quali ha passato anche la giornata di ieri, prima a vedere la Primavera, poi in incontri faccia a faccia.

Se vera rifondazione sarà lo capiremo presto. Certo è che da questa situazione Rocco dovrà uscire prima possibile sia per lui che non sopporta le critiche e con questi risultati scadenti non si può non criticare (anche quelli del Club dell’Hamburger in ginocchio hanno cominciato), sia per il Popolo Viola che non riuscirebbe ad accettare un’altra stagione in tono minore.

In attesa, c’è da risolvere la pratica salvezza. La mia tabella è di basso profilo, pratica, (un punto a Sassuolo, Verona, Bologna e Cagliari, tre col Crotone) tanto per restare sempre fuori dalla zona rossa. Se però si riuscisse a vincere una delle prossime due sarebbe tanta manna e la pratica potrebbe essere risolta prima. Come?

Iachini pare stia lavorando molto sulla fase difensiva. In fondo è questo ciò che deve fare, è passato il tempo del “come gioca la Fiorentina?”, ora non deve interessare a nessuno. Quello che contano oggi sono solo i punti, anche sporchi, che possono arrivare anche da barricate, solidità difensiva, carattere e contropiede. Contro il Sassuolo che gioca e si scopre, proprio ripartire potrebbe essere l’arma giusta. Iachini recupera Ribery e Pulgar, diciamo ispiratore e regista basso, anche Igor è tornato in gruppo e le soluzioni non mancano. Fondamentale, come sempre, sarà l’atteggiamento e lo spirito di una squadra purtroppo sempre poco squadra. Speriamo che sabato le motivazioni possano fare la differenza.

Nel frattempo si torna a sussurrare qualcosa sull’ipotesi stadio a Campi. E’ giusto e logico che Rocco continui a sondare tutte le opportunità, la soluzione Franchi non può essere quella giusta per un uomo che ha visioni diverse rispetto al provincialismo mostrato dagli amministratori fiorentini.

Credo che Commisso abbia capito da tempo che lo stadio a Campi, nonostante la diplomazia, i sorrisi e i vediamo, questa politica non glielo farà mai fare. Per la Piana non ci sono idee, almeno per ora. Ma c’è sempre l’aeroporto da privilegiare e forse altre cose che hanno in testa e un giorno o l’altro scopriremo, ma lo stadio viene visto come la peste altrimenti qualcuno delle istituzioni l’avrebbe già cavalcato. Ma se Rocco è quello che pensiamo, potrebbe anche farne una sua divertente battaglia andando avanti contro tutto e tutti per una causa buona e giusta: investire 300 milioni.

A proposito di sport, che dice il sindaco Nardella sempre attento, l’uomo che prometteva le Olimpiadi a Firenze (nientepopodimenoche) della chiusura dell’attività della squadra di rugby fiorentina I Medicei che era nella Top 10 italiana?

E’ vero che la pandemia sta facendo tabula rasa di tante società, soprattutto a livello giovanile e amatoriale, ma davvero per salvare I Medicei e il rugby a Firenze non si poteva fare nulla?