.

ECCO LA STRATEGIA DI PRADÈ PER IL CENTROCAMPISTA E IL DIFENSORE. I COLPI GLI ULTIMI GIORNI. E SI RIPARLA DI DE PAUL. PER IL FINALE DI MERCATO E PER LA COPPA ITALIA TORNA ANCHE ROCCO. INTER, OFFERTA PER CASTROVILLI, MA NON SI MUOVE

di Enzo Bucchioni

Otto giorni e spiccioli alla fine del mercato, otto giorni per completare i piani di rafforzamento e cercare di portare a casa il centrocampista e il difensore che servono alla Fiorentina. Otto giorni senza ansia e senza angoscia, anche se si torna a parlare di un nome eccitante come De Paul, Pradè ha le idee chiare e ha deciso di aspettare il momento giusto e i giocatori giusti. La sua strategia è chiara e non la nasconde, chiamiamolo il Temporeggiatore, ma il mercato di gennaio è questo, nessuno vende per vendere e indebolirsi, servono calma e pazienza per affondare il colpo nel momento giusto e aspettare che tutto si incastri in modo da soddisfare l’acquirente e il venditore che a sua volta deve ricomprare.

In questi primi venti giorni il Ds viola ha puntato ed è riuscito a comprare Cutrone con rapidità perché il ragazzo giocava pochissimo, voleva tornare in Italia e il Wolverhampton è stato ben felice di recuperare i soldi che aveva dato al Milan l’estate scorsa. Le altre operazioni in ponte sono più complicate.

Pradè sa benissimo cosa vuole, in queste settimane ha avuto contatti con quei due 2-3 centrocampisti e quei due 2-3 difensori con le caratteristiche giuste. Sappiamo anche che Rocco, giustamente, però non vuole buttare soldi. Si cercano quindi calciatori bravi e funzionali non solo per l’oggi, ma anche per la Fiorentina che verrà. No quindi a soluzioni-tampone, a ripieghi o a elementi con poco futuro o avanti con gli anni.

Leggo in questi giorni tanti nomi che la Fiorentina non ha mai trattato. E’ una girandola, come spesso succede nel calciomercato. Da Kumbulla, che qualcuno aveva già dato per viola, ma che in realtà non è stato mai cercato e non piace più di tanto, a Mandragora che piacerebbe, ma non è stato cercato perché l’Udinese non lo vende a gennaio e la Juventus ha una clausola di ricompra. Ma anche Caprari è stata solo una proposta di un intermediario. E su Politano non s’è mosso niente dopo l’estate scorsa.

Gli obiettivi sono gli stessi, da Duncan a Meitè, da Bonifazi a Juan Jesus. Con qualche carta che, ovviamente, Pradè si tiene nella manica, soprattutto nel mercato estero. Perché si aspetta ad affondare? Semplice: mancano le condizioni. Parliamo di Duncan, ad esempio. Il Sassuolo si è chiuso a riccio, come abbiamo già scritto, attorno alla richiesta di 20 milioni. Il tutto complicato dalla posizione di classifica. In questi giorni però, aspettando, con il giocatore che continua a pressare per essere ceduto, se il mercato offrirà incastri convenienti, l’operazione probabilmente maturerà. La Fiorentina vuole spendere 12 milioni, forse quindici. Ma nel giro potrebbero rientrare il prestito di Sottil fino a giugno o il ritorno di Boateng che è stato proposto. Il Sassuolo, a sua volta, vuole reinvestire quei soldi per dare a De Zerbi un sostituto di Duncan e aspetta la soluzione ideale. Lo stesso vale per Bonifazi che oggi costa troppo e s’è complicato il passaggio alla Spal. Che succederà? Tutto negli ultimi giorni quando magari il Toro dovrà vendere (ha troppi difensori). In quei momenti chi deve cedere calerà il prezzo e potrebbero venir fuori anche soluzioni last minute che oggi sono impercorribili oppure a qualche squadra di prima fascia converrà vendere qualche esubero dopo aver comprato. Il mercato è una dama, si aspettano le mosse.

Le trattative che si stanno intessendo a fari spenti da diversi giorni, entreranno dunque nel vivo soltanto da lunedì prossimo.

Al di là degli obiettivi per gennaio, Pradè sa comunque che se dovesse capitare un’occasione o si aprisse la possibilità di arrivare a un giocatore importante già ora, ma disponibile a giugno, Rocco è pronto a investire. Parlo di Amrabat e non solo. Conosciamo la storia. Le trattative sono aperte soprattutto con il Napoli, ma al ragazzo piace l’idea Firenze-Fiorentina e la Fiorentina è dentro l’operazione. Vediamo come finirà.

Si sono rimessi in moto anche i manager di De Paul probabilmente su mandato dell’Udinese, per fare un altro nome caro a Pradè e caro in assoluto. Lo stanno proponendo (anche al Milan) e sanno che nel caso in cui maturassero le condizioni a prezzo giusto con l’Udinese, la Fiorentina c’è. Dall’Argentina raccontano addirittura che la Fiorentina sarebbe in pole-position. Possibile. Se l’Udinese accetta quell’assegno rifiutato l’estate scorsa, quell’assegno è sempre valido. Ma sono tutte situazioni per ora non in dirittura d’arrivo. Servono ancora 4-5 giorni per affondare il colpo.

E negli ultimi giorni di mercato dovrebbe esserci anche Rocco Commisso a monitorare la situazione da vicino. Il presidente è dato in arrivo per la prossima settimana e anche se il tutto deve essere confermato ufficialmente, l’idea è quella di arrivare in Italia per essere a San Siro già mercoledì prossimo per la sfida di coppa Italia con l’Inter. Nei momenti clou Rocco vuole sempre esserci e ovvio, tiene molto a rafforzare la squadra, ma anche alla gara di Coppa. Anche l’Atalanta sulla carta era insuperabile e sappiamo come è andata, una partita a eliminazione diretta è sempre aperta a tutti i pronostici. La Fiorentina proverà a fare l’impresa e, nel caso, in semifinale ci sarebbe quel Napoli battuto nettamente sabato scorso. Una spinta in più…

A proposito di Inter, anche gli uomini mercato nerazzurro, su input di Marotta, si sono mossi sottotraccia verso Firenze con un obiettivo nuovo oltre a Chiesa: Gaetano Castrovilli. Sul centrocampista viola, ovvio, si stanno portando tutti gli emissari e gli uomini mercato di grandi squadre europee. Un ragazzo così, con queste caratteristiche, del 1997, fa gola a tutti. Valutazione? C’è chi sarebbe già pronto a offrire cinquanta milioni, ma Rocco Commisso è stato chiaro: non si vende, a nessun prezzo. Come è noto, se un sacrificio dovrà essere fatto quello è Federico Chiesa già bloccato l’estate scorsa. Ma soltanto se il giocatore (che rinnoverà a febbraio) chiederà di andar via. Castrovilli è destinato a diventare un punto fermo della Fiorentina di Rocco che proverà a tornare in Champions e l’anno prossimo avrà anche la maglia numero dieci. Un segnale non da poco.

Invece parlando di calcio giocato, sabato c’è il Genoa per continuare la striscia positiva. Partita delicata, i rossoblù sono in una posizione molto complicata. Mancherà Dalbert squalificato, che fare? Penso che Iachini, gasatissimo e giustamente carichissimo per quel che ha fatto fino ad ora,  confermerà tutti gli altri in blocco, in questi giorni hanno recuperato dal doppio impegno della settimana scorsa, e per sostituire il brasiliano farà quello che ha fatto nel finale di Napoli: Caceres sull’esterno sinistro e uno fra Ceccherini e Venuti nei tre di difesa. Due giorni per decidere.