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ECCO LE IDEE PER IL MERCATO. DIECI DA TENERE, MOLTI DA CEDERE. UNA ROSA DI VENTI GIOCATORI PIU’ I PRIMAVERA. ATTESA PER LE PAROLE DI DIEGO. DOMENICA STADIO PIENO: UN ALTRO TRIBUTO A QUESTA SQUADRA

di Enzo Bucchioni

La grande galoppata della Fiorentina non può e non deve distogliere l’attenzione dai programmi futuri. A febbraio, a due terzi dell’annata, prima della tragedia di Astori, era già stato fatto un primo esame. Un mese e mezzo dopo molte cose sono cambiate in classifica e qualche giocatore (Saponara e Sportiello) è cresciuto nelle valutazioni e nella prospettiva, ma nessuno si illuda che i risultati straordinari di questo periodo possano essere garantiti anche in futuro. Sarebbe un clamoroso errore sopravvalutare quello che sta succedendo e lo abbiamo già scritto. Ma la Fiorentina non lo farà. Si ripartirà più o meno dalle idee di febbraio con la consapevolezza che una buona base di squadra c’è e il tempo per lavorare a rafforzarla non manca. Non è neppure certo, ad oggi, se sarà ancora Pantaleo Corvino a dirigere l’area tecnica per la prossima stagione. Ha un contratto, questo è vero, ma la sua posizione prima del dramma Astori era molto in bilico. La conferenza stampa di fine mercato, sopra le righe e dai toni sbagliati, non era piaciuta a nessuno, neppure alla proprietà. La sensazione dell’uomo in difficoltà sul mercato e nei rapporti anche all’interno della società era chiarissima. Dopo il dramma di Astori sono cambiate molte cose, è stato tutto azzerato, sarà Diego Della Valle a decidere se confermare tutti in blocco o optare per una nuova filiera di comando fermo restando l’assoluta fiducia in Stefano Pioli. Proprio da Diego un po’ tutti aspettano indicazioni, ma soprattutto che la linea decisa all’interno venga comunicata anche all’esterno. Il riavvicinamento è palpabile, le intenzioni di rilancio certe, ma servono piani di lavoro. Nel prossimo consiglio di amministrazione saranno dettate le linee guida e soprattutto si faranno i budget per il mercato.

Proviamo a vedere cosa può succedere reparto per reparto. Per il portiere sono salite le quotazioni di Sportiello. Anche Pioli, che aveva delle perplessità, pare si sia convinto a puntare su di lui. Il riscatto costa circa 5,5 milioni e in questo caso sarà mandato in prestito Dragowski se (come pare) abbia manifestato la voglia di giocare. Il ruolo, comunque, è ampiamente coperto, il giovane Cerofolini in prospettiva è più di una promessa e dietro ci sono altri numero uno di valore assoluto.

Per i difensori centrali i tre in rosa saranno confermatissimi con il riscatto di Pezzella. Si riparte da loro. Da decidere la quarta casella, quattro difensori centrali servono. Un uomo di esperienza o un giovane da lanciare all’occorrenza? Questo è uno degli interrogativi. Sugli esterni saranno riscattati sia Laurini che Biraghi, si sono dimostrati affidabili, ma sia da una parte che dall’altra servono giocatori più importanti. Venuti sarà portato in ritiro, poi deciderà Pioli. Comunque un investimento sul ruolo sarà fatto e ovviamente saranno ceduti Maxi Olivera e Bruno Gaspar non adatto al nostro calcio.

Per il centrocampo si riparte da Veretout, Benassi e anche Dabo che si sta inserendo. Saranno ceduti Cristoforo e Sanchez che torna dal prestito. Per il ruolo di regista si aspetta la risposta di Badelj alla proposta di rinnovo della Fiorentina, due anni a due milioni netti. La sensazione è che abbia voglia di andar via a parametro, ma aspetta l’offerta irrinunciabile che non è ancora arrivata e il cuore resta viola. Comunque un interno di centrocampo e un regista basso andranno di sicuro comprati. Ci vogliono giocatori di personalità. Per l’uomo di fantasia i problemi li ha risolti Saponara che ora funziona. Eysseric invece non ha convinto nessuno, ma neppure Pioli, andrà sul mercato. L’idea è anche quella di restituire al mittente Gil Dias e come alternativa a qualche giovane in rosa. Davanti c’è ovviamente Simeone, ma il futuro non può essere l’impalpabile Falcinelli. Servirà un attaccante in grado di dare maggiori garanzie e di essere un compagno o una alternativa al Cholito a seconda delle situazioni. La terza punta sarà il giovane Vlahovic già aggregato alla prima squadra.

Chiesa, lo abbiamo già detto, ha intenzione di rimanere almeno un altro anno a un patto però: il rafforzamento della Fiorentina. Se i programmi saranno convincenti resterà. Comunque non sarà un problema perchè se dovesse andar via porterebbe grandi risorse per comprare giocatori di livello e non quelli non da Fiorentina arrivati negli ultimi mercati. Da decidere anche il futuro di Thereau, ma il francese anche se ha 35 anni, è forte di un contratto per altri due anni e se sta bene, in rosa può essere una risorsa per l’esperienza che ha.

L’idea di Pioli è quella di ripartire con dieci giocatori-base e sono Sportiello, Pezzella, Vitor Hugo, Milenkovic, Saponara, Veretout, Chiesa, Benassi, Simeone e Biraghi e chiedere 5-6 rinforzi importanti per avere sedici giocatori pronti. Inoltre si punterà su altri quattro-cinque giovani da lanciare, ma già nel giro (uno di questi potrebbe essere Brignola del Benevento). Altri quattro giocatori della Primavera e cresciti nel vivaio saranno aggregati. Queste le linee guida.

Qualcosa cambierà se, come ci auguriamo, la Fiorentina dovesse centrare l’Europa, ma il rilancio dovrebbe comunque prevedere una squadra in grado di lottare per il sesto posto, giovane e più italiana. 

In attesa c’è l’affascinante e incredibile rimonta che continua. Il patto per Astori funziona, tutti per uno è il motto. E quell’uno è il Capitano. Anche l’altra sera c’è stata la cena di squadra per ribadire la volontà di questo gruppo straordinario. E così domenica contro la Spal si aspetta un’altra giornata epica con lo stadio al completo e tutta Firenze ancora a incitare la Fiorentina verso un’impresa che profuma di buono. Dovrebbe esserci anche Andrea Della Valle reduce da Dubai, ma una decisione non è ancora presa. Di sicuro arriverà a Firenze per stare vicino alla squadra, poi siccome mercoledì ci sarà la gara con la Lazio nell’ultimo turno infrasettimanale, il presidente deve decidere se restare fino a domenica o dopo il blitz pre-Spal, tornare in tribuna con la Lazio. Diego è ancora all’estero, ha voglia di tornare al Franchi, ma fino a ieri sera non c’erano indicazioni.