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ECCO PERCHE' JOVETIC E' RIMASTO. ENTRO IL 10 L'ATTACCANTE IL CENTROCAMPISTA

di Enzo Bucchioni

In attesa dell’attaccante (Babel?) e del centrocampista (Ralf), gli ultimi due colpi di un mercato straordinario, la Fiorentina ha preso forma. E, detto fra noi, senza eccessivi entusiasmi d’agosto, la Cosa Viola è qualcosa di molto intrigante. Tecnicamente e caratterialmente i nove giocatori che sono già arrivati sono proprio quello che si sperava: tecnici, veloci, grintosi, motivati e con una buona esperienza. Tatticamente Montella sta studiando il modulo più congeniale, ma alla fine, come tutte le squadre importanti con allenatori moderni, la Fiorentina dovrà essere in grado di giocare con schieramenti diversi, cambiando magari a partita in corso e secondo le situazioni. Proviamo a mettere insieme una squadra-base con il 4-3-3: Viviano; Roncaglia, Nastasic, Gonzalo Rodriguez, Pasqual; Aquilani, Valero, Mati; Cuadrado, Jovetic, El Hamdaoui. Tanta roba.
Ma la bellezza di questa rosa è la duttilità di quasi tutti i nuovi arrivati. Roncaglia, per esempio, sa fare il centrale, ma anche l’esterno a destra e sinistra. A centrocampo Valero può giocare davanti alla difesa, ma anche a destra. Cuadrado ha fatto l’esterno basso, il centrocampista e l’esterno alto. Per non parlare di Aquilani che a centrocampo sa far tutto.
Insomma, Montella ha chiesto e ottenuto giocatori capaci di stare in diverse posizioni, utili per molti moduli: il calcio di oggi lo impone.
I due nuovi (quasi sicuramente Babel e Ralf, comunque due stranieri) arriveranno entro la fine di questa settimana, l’obiettivo è di avere dal 15 al 25 di agosto (via del campionato) dieci giorni di lavoro con la rosa al completo. E’ chiaro che questa squadra, completamente nuova, ha bisogno di un po’ di tempo in più per funzionare al massimo, ma c’è grande disponibilità da parte di tutti.
E anche Jovetic ha capito. Il lungo colloquio con Andrea Della Valle è servito a dissipare gli ultimi dubbi. La Fiorentina ha costruito una squadra che giocherà per divertire, con entusiasmo e personalità, ma soprattutto dovrà esaltare le doti del giovane talento montenegrino.
"L’anno scorso hai fatto dodici gol con una squadra che non c’era e non giocando sempre, con una squadra che gioca per te ne potrai fare almeno venti. Ti puoi esaltare e il futuro sarà completamente tuo". Altro che Juventus, potrà pretendere tutto. Jovetic ha detto sì prima obbligato dal contratto, poi contagiato dall’entusiasmo di Andrea Della Valle che ha fissato per Jo-Jo anche delle tabelle a rendimento che vanno oltre l’ingaggio attuale di 2 milioni e 400 mila euro. Come tutti i Numeri Uno anche Jovetic è stato accontentato e rimarrà a Firenze più sereno. In un primo tempo forse Jovetic non ha creduto in una grande Fiorentina, ora anche lui si è reso conto che Cognigni-Pradè-Macia hanno fatto sul serio. E non è finita. Forse sarà accontentato anche con Lijaic. Il ragazzo sembra maturato, a Montella piace, Jovetic con lui si trova a meraviglia, quasi sicuramente gli sarà data un’altra chance. Insomma, Jovetic è stato messo nelle condizioni di fare un grande campionato con la fascia di capitano al braccio, ultima richiesta esaudita.
Squadra importante che gioca per lui, fascia da capitano, premi a rendimento oltre al contratto, ruolo da attaccante e la conferma di Lijaic, tutti i motivi per un sì convinto. Gli effetti positivi e i sorrisi si sono già visti con il Salonicco.
Ora si lavora anche alle cessioni. Vargas dovrebbe rimanere in Turchia dopo l’amichevole con il Galatasaray, Cerci andrà al Torino, Felipe e Romulo forse in Spagna. In rosa resteranno non più di 24 giocatori (con alcuni giovani come Hegazy) : ora sono troppi.
Come si vede e come vi abbiamo anticipato in tutti questi mesi, si sta facendo calcio in modo serio, con idee, obiettivi e programmazione in campo e fuori dal campo.
Buone nuove anche per lo stadio. Il comune ha capito che l’area Mercafir (come scritto un mese fa) non può portare utili alla Fiorentina, si cercano soluzioni parallele che possano consentire l’attuazione di un progetto al passo con i tempi e in grado di produrre risorse.
La città ha capito. L’entusiasmo sta tornando anche se l’obiettivo dichiarato ora è quello di riempire il Franchi. Gli abbonamenti vanno benino, la Fiorentina ha optato per soluzioni vicine alla crisi economica, le possibilità di pagamento sono tante. Il sogno è quello di rivedere lo stadio pieno in ogni ordine di posti come ai tempi belli. Sono arrivati nove giocatori, altri due arriveranno e fanno undici, ma il dodicesimo uomo può essere uno e uno solo: lo straordinario pubblico di Firenze. L’ultima casella della ricostruzione.

Enzo Bucchioni

 Direttore QS Quotidiano Sportivo

(Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno)