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ECCO TUTTO QUEL CHE VUOLE SOUSA DAL MERCATO DI GENNAIO. SCELTO L. LOPEZ, RITORNO SU BORINI. NO A ZUNIGA E PERUZZI. SAPONARA NEL MIRINO, SCHETINO E BAEZ ALL’EMPOLI A GIUGNO. BERNA CON CONTE. MONTELLA HA PAGATO

di Enzo Bucchioni

L’infortunio muscolare di Kuba, difficilmente ce la farà a tornare prima di Natale, ha fatto scattare l’allarme in casa viola. Il giocatore stava entrando in forma e questo ennesimo stop rischia di mettere in difficoltà la Fiorentina, ma Sousa ha già fatto sapere di avere un gruppo solido, con Bernardeschi e Rebic il ruolo è coperto, ma anche Gilberto farà sicuramente comodo nelle prossime partite. Comunque il mercato che riapre a gennaio, offre possibili soluzioni a breve.

Il discorso rinforzi è apertissimo da alcune settimane e come vi abbiamo anticipato, c’è l’intenzione da parte della società di stare molto attenta a tutte le possibili occasioni. Anche prima del <tesoretto> Montella, la straordinaria posizione di classifica e molte altre situazioni favorevoli, hanno convinto Adv a fare anticipazioni di cassa sperando di recuperare a giugno con l’entrata in Champions League. I piani e le idee sono molto chiari e nel fare programmi è molto bravo e attento anche Paulo Sousa, un allenatore con la mentalità da manager.

Nelle continue riunioni tra Rogg, Pradè e Sousa, si sono ribaditi dei concetti molto chiari. No ad acquisti tanto per fare o ad esperimenti sul tipo Andersson o Sissoko di qualche tempo fa. Saranno comprati soltanto dei giocatori veri, buoni subito, ma anche in prospettiva, perché questo gruppo non ha bisogno di toppe, ma caso mai di gente che possa portare qualcosa di importante tecnicamente e caratterialmente.

Grande attenzione c’è pure a giovani di prospettiva o giocatori da rilanciare che trovano poco spazio nei grandi club, ma anche qui giocatori veri. Modello Salah, tanto per intenderci, con una maggiore attenzione (naturalmente) alle clausole dell’eventuale contratto. Sousa è stato chiaro: o si trovano elementi importanti o è meglio stare così perché il gruppo lo soddisfa appieno e le soluzioni interne le sta provando tutte. Non vuole turbative e non vuole perdere tempo nella gestione della rosa nel momento decisioni della stagione.

Lo screening sugli acquisti possibili è stato fatto, è nata una lista di nomi molti dei quali suggeriti da Sousa sul modello Kalinic è in mano a Pradè che sta lavorando.

Il difensore si farà e questa certezza dura dal primo settembre scorso. L’attenzione è tutta su Lisandro Lopez. Lui vuole venire solo alla Fiorentina e Sousa è sicuro di farlo tornare un difensore di grande levatura. Come sappiamo nel Benfica non trova spazio, è sacrificato per motivi non solo tecnici e da un giorno all’altro è attesa una decisa presa di posizione del giocatore stanco di stare in panca. Rui Costa conosce bene la situazione e sa anche che l’unica soluzione è vendere Lisandro. Il problema sono i dieci milioni che sono stati sparati a più riprese e la Fiorentina ritiene eccessivi. Si può trattare su una base di sei più bonus legati alle presenze, alla quotazione futura del giocatore, a una eventuale cessione con plusvalenze da dividere fra i due club. Insomma, questa è la strada. Ancora lunga, ma questa. Ci sono, è vero, anche altri nomi nel mirino, ma tenuti in caldo per ogni evenienza.

Bocciato invece l’ex catanese Peruzzi e come esterno pure il napoletano Zuniga che oltre a guadagnare molto (tre milioni) è veramente alle prese con un problema fisico che gli impedisce di allenarsi con continuità e giocatori da recuperare la Fiorentina non ne vuole più. Soprattutto a gennaio.

Fra i nomi sul taccuino di Pradè è sottolineato in rosso quello di Fabio Borini, a un passo dal viola già nell’estate scorsa. Ricorderete che l’accordo tra Rogg e il giocatore fu trovato in un albergo di Londra prima dell’amichevole estiva con il Chelsea. Il giocatore vuole tornare in Italia (vive a Bologna), sperava ancora di conquistare una maglia per l’Europeo. Il Liverpool però non si è mosso dalla sua valutazione di dieci milioni netti per la cessione a titolo definitivo. Borini, 24 anni, attaccante di grande fisicità e movimento, potrebbe essere l’ideale anche per ricoprire uno dei due ruoli di esterno. Modello Bernardeschi per intendersi. L’operazione è difficile, ma non impossibile, la Fiorentina ci riproverà. Borini ora è in prestito al Sunderland con riscatto fissato appunto a dieci milioni, ma anche in questa squadra gioca poco (sette gare in Premier, una in coppa) e non riesce a ritrovare le motivazioni. Alle condizioni della società viola (sei milioni più bonus), il discorso con il Liverpool potrebbe ripartire, nessun problema con il Sunderland, c’è un ottimo rapporto.

Ma c’è molta attenzione a 360 gradi. Fra l’altro è aperto anche un discorso con l’Empoli, ma questo per giugno. A giorni arriverà in Italia il centrocampista uruguagio Schetino, 21 anni, che Pradè cercherà di dare in prestito al Crotone, dove c’è già Capezzi, al Perugia o all’Entella.

L’anno prossimo, però, c’è l’idea di riprendere con l’Empoli il discorso fatto con Vecino. Schetino, ma anche Baez, altro uruguagio, 20 anni, attualmente in Primavera, dovrebbero andare a farsi definitivamente le ossa proprio all’Empoli con premio di valorizzazione nel quadro di un rapporto sempre più solido. A Sousa piace molto Saponara e non è un mistero. Ma non solo.

A proposito di giovani, per Bernardeschi quella di oggi dovrebbe essere l’ultima gara con l’Under 21. Conte non l’ha convocato questa volta soltanto perché le gare dell’Under valgono per la qualificazione agli Europei mentre l’Italia aveva in programma solo amichevoli, ma il Ct ha già parlato con Di Biagio e nella prossima convocazione azzurra ( stage a febbraio?) ci sarà pure il giocatore della Fiorentina che sta entusiasmando tutti anche nel nuovo ruolo di esterno.

A proposito invece di ex, confermiamo che la vicenda Montella ha portato nelle casse della Fiorentina quasi 2,5 milioni di euro oltre al risparmio per l’ingaggio. L’avvocato della Samp dice di non aver pagato clausole e forse è vero. Magari ha pagato sotto un’altra definizione, oppure ha aumentato l’ingaggio di Montella che a sua volta ha pagato la Fiorentina. Quando c’è Cognigni a trattare, per la Fiorentina è sempre una garanzia, il denaro è arrivato. Se poi quei soldi fossero diventati un anticipo per l’acquisto di Soriano o di Eder, sarebbero messi meglio che in banca. Vedremo.