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ENTUSIASMO ALLE STALLE: RINFORZI A PIOGGIA IN SERIE A, LA FIORENTINA È FERMA AL PAULO. ED AL SECONDO PORTIERE

di Marco Conterio

L'entusiasmo che si respira in questi giorni a Firenze è paragonabile a quello di Fernando Alonso in McLaren. Altro che stelle. L'entusiasmo è alle stalle. A tasso zero, perché col rispetto dovuto per Luigi Sepe e Walace, i nomi sinora filtrati sulle frequenze di radiomercato sono da brividi come un pomeriggio di luglio a Marrakesh. La Fiorentina è in un purgatorio poco stimolante ed elettrizzante e, vuoi per la calura cittadina, vuoi per il muro del pianto di Moena, la previsioni sono tutt'altro che positive.

Le dirette concorrenti, ora non si sa bene per cosa, si rinforzano. Tutte. Pure la Lazio con quel folle talento di Morrison, con Hoedt e con Patric. Il Milan con Bacca, Luiz Adriano e Bertolacci, aspettando Romagnoli e Ibrahimovic. L'Inter, vicina a Jovetic e Perisic, prenderà anche un centrocampista dopo aver già acquistato Miranda, Murillo, Montoya e Kondogbia. Il Napoli, da par suo, ha sì cambiato tecnico ma preso anche Astori e Valdifiori e si prepara ad accogliere anche Allan e forse Vrsaljko. La Juventus è troppo in alto per rendersi conto che Dybala, Mandzukic, Khedira, Zaza, Neto e Rugani sono sei acquisti che la consacreranno ancor più nell'Olimpo, la Roma chiuderà per un grande attaccante a breve (probabilmente Dzeko) e per Baba dall'Augsburg. E se su colonne fiorentine questi club forse stonano, è per spiegare che esser fermi e congelati, oltre che 'costretti' a titolare su un pur grande talento come Diakhatè ma pur sempre 18enne, non è certo piacevole.

Prendere in prestito, secco, Sepe dal Napoli per 800mila euro è operazione che magari regalerà alla Fiorentina un grande portiere. Ma 'one shot', per una sola stagione, se la formula sarà confermata. Valorizzandolo per il Napoli e amen, come se oggi i viola non potessero permettersi di avere in casa anche loro un estremo difensore, giovane, italiano, di grande qualità. Macché. Poi, magari, arriveranno fior di talenti, perché le teste pensanti sono molte in società e di idee ne stanno partorendo molte. Però il nodo è decisionale, al vertice, dove non arrivano mai input per chiudere. Per decidere, appunto.

La Fiorentina è in ritardo, appunto. E' iniziato un ritiro, con un nuovo tecnico, dove manca praticamente tutta l'ossatura: al di là della brillantina mediatica, la Fiorentina sta disperatamente cercando di piazzare, sinora senza successo, Mario Gomez altrove. E se in difesa le trattative per Stefan Savic in uscita sono da tenere sott'occhio, il centrocampo è scevro di calciatori. Sia in quanto a quantità che a livello di qualità. Sousa sta allenando e preparando una squadra che non è e sarà quella definitiva. C'è tempo per rimediare agli errori, ma il ritardo è nelle cose. E l'entusiasmo continua a latitare...

Di Marco Conterio
Caporedattore, Tuttomercatoweb.com