ERRORI UMANI E PERSEVERANZE DIABOLICHE
Nemmeno il tempo di studiare approfonditamente i protocolli medici proposti mercoledì dalla FIGC e già sono partite le discussioni. Mentre l'intervista del presidente del CONI Malagò irrita la Lega calcio (“si sta sbagliando strada” aveva detto al Corriere dello Sport) la denuncia del Prof. Castellacci sull'assenza di medici nella riunione di qualche giorno lancia nuove ombre sul percorso immaginato per un'eventuale ripresa del campionato. E il fatto che anche in ambito politico-istituzionale si profili il caos al solo parlare di riaperture di certo non consola.
Poter tornare ad allenarsi significa però anche e soprattutto poterlo fare in piena sicurezza e l'operazione è tutt'altro che banale in particolare sul piano delle strutture, tanto che sono molte le società che dovrebbero organizzarsi per dare vita a una sorta di ritiro prolungato per avvicinarsi a fine mese quando si dovrebbe tornare in campo (Fiorentina inclusa). Quanto al profilo tecnico, quel che ha raccontato ieri Mister Iachini a Rtv38 è molto più chiaro di qualsiasi previsione.
Finisce così che in attesa delle prossime indicazioni in arrivo dalla UEFA, il prossimo 23 aprile, continuino a tenere banco le contrattazioni per le riduzioni degli stipendi e le immancabili polemiche di chi non riesce ad andare oltre le proprie posizioni. Il gioco sembra ormai chiaro, quasi che ogni opinione dovesse per forza esser sostenuta dagli interessi privati in ballo. Un trionfo di quella logica del retropensiero che tanto bene attecchisce nel sistema calcio italiano come del resto in tutto il tessuto italiano.
Un pessimo segnale, tanto più in un momento in cui sarebbe stato certamente più utile guardare al domani con l'impellenza di cambiare volto a un sistema in piena apnea economica. Tra le pieghe del dibattito resistono ancora i diritti televisivi, vere e uniche discriminanti delle forze in campo, e una sfilza di impianti che non reggono più il passo con i tempi, ma pur di tornare a giocare il finale di stagione, e assegnare scudetti e retrocessioni, sono in tanti a preferire di far finta di nulla e tirare dritto. Se sbagliare è umano, e di questi tempi pare sia capitato a molti anche al di fuori dal mondo sportivo, si stanno scrivendo nuove, diaboliche, pagine sul concetto di perseveranza.
Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it