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“FAREMO UNA GRANDE SQUADRA”, ITALIANO SICURO. MANDRAGORA, JOVIC E DODÔ: CI SIAMO. POI ALTRI QUATTRO COLPI. BAJRAMI SI COMPLICA. VITI PER MILENKOVIC. PROPOSTO UMTITI. CESSIONE, NUOVE CLAMOROSE REAZIONI DI ROCCO

di Enzo Bucchioni

“Faremo una grande squadra, vogliamo essere protagonisti in Italia e in Europa, dobbiamo crescere ancora tanto”, sono queste le parole, una più una meno, dette da Italiano nei giorni scorsi ai suoi amici più fidati. Gente di calcio che apprezza il suo lavoro e sa cosa può dare. Gente alla quale non puoi mentire. Il pensiero positivo di Italiano deve essere il pensiero positivo di tutti perché dopo un mese di discussioni, di alti e bassi, anche molto bassi, adesso che il prolungamento è arrivato, è tutta un’altra storia. La sua firma vuol dire tanto, è una garanzia, e se c’è un fuoriclasse nella Fiorentina questo si chiama proprio Vincenzo Italiano. La sua firma fino al 2025, se volete, è il primo grande colpo di mercato.

L’allenatore crede in questa squadra, in questa città malata di calcio, in questi tifosi appassionati, ma anche in questa società: ha firmato un lungo rinnovo perché si fida di quello che gli ha detto Rocco, che gli hanno ribadito i manager della società. C’è voglia di crescere e adesso dovrà essere il mercato a dimostrarlo e Italiano saprà poi trasformare i giocatori in una squadra ancora più vera di quella dell’anno scorso. Eravamo rimasti ad alcune anticipazioni che vi avevo fatto la settimana scorsa e che vi confermo con qualche ostacolo e piccole difficoltà, tutta roba normale quando si discute un trasferimento. Bene.

L’attaccante Jovic, l’esterno destro Dodò e il centrocampista Mandragora sono i tre obiettivi più sensibili, quelli già centrati, per i quali mancano soltanto gli accordi finali. I dettagli, verrebbe da dire. Raccomandandovi sempre di pensare positivo, ma anche di essere sempre concreti. Se Boskov diceva che “rigore è quando arbitro fischia”, io posso mutuare la frase di un grande con il quale mi onoro di aver lavorato, in “trasferimento è quando contratto depositato”. Ricordatevelo sempre. Detto questo, con Dodò, con Jovic e con Mandragora la Fiorentina ha l’accordo, con le loro società in linea di massima anche, ma si lavora sui dettagli per arrivare alla firma nei prossimi giorni.

Perché è bene ribadire che il mercato apre il primo luglio e alcune società, poi, hanno il bilancio in scadenza il trenta giugno. Quindi prudenza anche fiscale. Ad esempio dalla Fiorentina filtra che Jovic non si potrà fare prima del cinque luglio, non so perché, ma davanti alla burocrazia mi inchino spaventato. Ricapitolando, Dodò 24 anni a novembre, terzino destro brasiliano dello Shakthar, ha da tempo l’accordo con la Fiorentina. La società ucraina chiedeva venti, poi s’è trattato sui quindici, adesso dodici più bonus stanno bene a tutti. Il ragazzo è forte. L’ho detto e lo ripeto, sento che qualcuno è d’accordo con me: è più forte di Odriozola che come vi avevo anticipato resta al Real. Poi, naturalmente, dovremo vedere come si inserisce Dodò in campionato, le pressioni e tutto il resto, ma ha tecnica, corsa fluida, cross e assist, con buona fase difensiva anche senza essere un gigante. 

Mandragora di anni ne ha 25, ma è Mandragora da quando ne aveva 17. Ha fatto tutta la trafila azzurra nelle giovanili, grande personalità, può fare i tre ruoli del centrocampo. Chi discute il giocatore non sa di calcio. Caso mai non so come abbia recuperato dall’ultimo infortunio, ma questo è un altro discorso sul quale dovrebbero sapere tutto i dirigenti viola. Perché non si chiude? Perché il Torino che non ha esercitato il riscatto sperando di incastrare la Juve, s’è trovato spiazzato dalla mossa della Fiorentina e adesso sta mettendo in mezzo tutto e tutti. Complici anche i rapporti pessimi (eufemismo) fra Cairo e Commisso. La Juve lo venderà alla Fiorentina scalandolo dai debiti. I bianconeri lo valutano dieci, la Fiorentina otto/nove. Dettagli risolvibili, forse già risolti.

Luka Jovic si sente già della Fiorentina. Con il Real si discute l’obbligo piuttosto che il diritto di riscatto, ma la società spagnola manda volentieri il serbo a Firenze perché c’è Italiano che tira fuori il meglio dai giocatori e li rilancia come ha fatto con Odriozola. E Jovic, 25 anni a dicembre, vuole rilanciarsi. Non vi dico che questa è l’ultima occasione, ma se vuol tornare quel giocatore che tre anni fa è stato pagato quasi settanta milioni, la Fiorentina dovrà essere un nuovo inizio. Si discute su quanti gol fa o ha fatto perdendo di vista il concetto base di Italiano: al centro il gioco, attraverso il gioco crescono i giocatori. Jovic ha grande tecnica, fa gol, ma lavora anche per la squadra, mi sembra adattissimo al gioco di Italiano, tutto il resto verrà.

Perché l’attenzione si è concentrata su questi tre giocatori è facilmente spiegabile. La Fiorentina si radunerà lunedì prossimo quattro luglio e Italiano dovrà avere almeno una base solida sulla quale lavorare a Moena. Sono usciti terzino destro (Odriozola), regista (Torreira) e punta (Piatek), dovevano essere rimpiazzati subito per avere una fisionomia concreta. Sarà così. Poi il resto verrà. Come vi avevo già scritto da settimane, Italiano ha ottenuto l’ok per sette ruoli: portiere, esterno destro, esterno sinistro, regista, centrocampista, esterno alto e centroavanti. Difensore centrale se andrà via Milenkovic e ne parleremo dopo. Dunque, quando firmeranno Dodò, Jovic e Mandragora serviranno altri 4-5 giocatori.

Uno che piace molto a Italiano e sul quale si puntava come centrocampista di qualità nel ruolo che è stato di Castrovilli e in attesa di recuperarlo, si chiama Bajrami dell’Empoli. Chi mi segue sa che l’ho scritto da tempo infilandolo nell’affare Zurkowski. Che succede? Bajrami è di Ramadani, l’uomo che tira le fila del mercato, e ci sta lavorando, ma un’offerta molto vantaggiosa dall’estero potrebbe aver spiazzato tutti e l’allenatore Zanetti lo considera incedibile. Pista in stand-by come Parisi e Viti. Quest’ultimo è un difensore giovanissimo (2002) sul quale la concorrenza è alta e s’è fiondata anche la Juve. Zurkowski vuole solo l’Empoli come ha ribadito a Sartori del Bologna che l’ha cercato, in settimana le due società, Fiorentina e Empoli, dovranno in qualche modo mettersi a sedere per capire se c’è spazio per almeno un colpo.

Niente da fare per Vicario, la Fiorentina oggi non spende 10-15 milioni per il portiere anche perché nelle giovanili ci sarebbero degli autentici talenti quasi pronti. Vi avevamo detto dello scarso interesse per Cragno e di quello nullo per Gollini, l’allenatore viola vuole un portiere fisico, ma dai piedi buoni. La guerra con il Toro ha inasprito l’affare Milinkovic Savic che potrebbe chiudersi solo con uno scambio di prestiti con Dragowski. E forse alla Fiorentina converrebbe davvero rilanciare il portiere polacco prima di venderlo. Per il resto Saponara sta per rinnovare fino al 2024, per Sottil sono state respinte tutte le richieste di prestito e quant’altro: c’è la sensazione che il ragazzo possa esplodere da una partita all’altra. La Viola ci vuole ancora puntare.

Per Milenkovic c’è l’accordo del giocatore con l’Inter che offre quindici, la Fiorentina chiede venti: Ramadani farà da mediatore. Qualcuno ripropone Grillisch che aveva un accordo da febbraio, ma la richiesta del padre (due milioni per sé) sembra aver chiuso tutto nella mentalità di Rocco. Nella giornata di ieri i giornali spagnoli hanno rilanciato l’idea Umtiti. Il difensore francese vuole lasciare il Barcellona per giocare di più, alla Fiorentina è stato proposto per sostituire Milenkovic, ma guadagna molto e numerosi recenti infortuni lasciano perplessità. Comunque il profilo internazionale del giocatore intriga molto e una valutazione approfondita sarà fatta.

C’è tempo, fatti questi tre ruoli fondamentali come detto poco fa, sul resto si potrà ragionare magari dopo aver venduto tutti gli esuberi che non sono pochi fra prestiti di ritorno e giovani. Naturalmente i bilanci si faranno a fine mercato. Le premesse e le idee sono buone, a volte le idee e i suggerimenti contano più di tanti soldi, un alleato come Ramadani è prezioso, credo anch’io perchè altrimenti Italiano non sarebbe rimasto, che Rocco ha dato l’ordine di fare una bella squadra per togliersi le soddisfazioni mancate fino ad oggi. Comunque vedremo, basta aspettare con pazienza e fiducia.

Rocco, dice, vuol togliersi delle soddisfazioni anche per replicare ai negativisti, a quelli che lo osteggiano politicamente e a quelli che sperano venda prima possibile. A proposito, forse non abbiamo reso bene l’incavolatura di Rocco Commisso dopo la notizia data da un sito specializzato della cessione a un fondo arabo. Avete presente Rocco in momenti topici a Firenze? Roba da ragazzi. E’ deciso ad andare fino in fondo, vuole perseguire e portare in tribunale chi ha dato la notizia, ma anche chi l’ha ripresa senza discuterla, dandola per buona o addirittura auspicandola. Si prospettano richiesta danni di non poca entità e probabilmente non basteranno la totale marcia indietro di Calciomercato.com, “la fonte era inattendibile”, con tanto di scuse.

Ne vedremo delle belle o delle brutte (fate voi) e la storia con la Gazzetta dello Sport rinviata a giudizio è solo l’inizio della guerra di Rocco.