.

FASE DUE: TEST INTERNAZIONALI. LA MENTALITÀ VINCENTE DI ITALIANO: NON SI ACCONTENTA, NON FA SCONTI. MESSAGGIO AL CLUB PER MILENKOVIC. LO CELSO VALE UNO SFORZO

di Mario Tenerani

È stato un buon ritiro, si è capito da tante cose. Lavoro approfondito sul campo, voglia dei calciatori di spingere subito sul gas, convinzione e concentrazione, apporto straordinario dei tifosi. Un fiume viola, un'ondata di amore ha dipinto l’autostrada del Brennero di viola. Un’atmosfera nuova dopo anni di grigiore e mediocrità. La gente sta accompagnando la squadra verso una stagione affascinante, ma certamente più difficile rispetto alla precedente. Confermarsi o migliorare anche di una sola posizione il campionato scorso, sarà un’altra impresa, ma sicuramente non spaventa Italiano. Lui vuole fare come Gasperini qualche anno fa, quando portò l’Atalanta oltre i propri limiti. Lo ha ripetuto anche sul prato di Moena, dopo un allenamento duro, mentre spronava i suoi uomini, intenti a fare esercizi di scarico. A testimonianza che per Italiano qualsiasi momento è quello giusto per fare passare un messaggio. 

Si parla molto di mercato, ed è normale in questo periodo, dimenticando che l’acquisto più bello è la mentalità vincente. Quella di Italiano che per altro essendo giovane ha vinto poco o nulla, tranne qualche campionato. Ma anche certe salvezze come a La Spezia o l’Europa a Firenze dopo sofferenze indicibili, hanno il retrogusto di trionfi, seppur orfani di bacheca. Si può avere quella mentalità, dunque, anche se non si è allenato il Real Madrid. Ma con quel modo di pensare si può sperare un giorno di allenarlo. Italiano è incontentabile, non fa sconti a nessuno. Nemmeno a chi, a proposito di Real, non gioca un'amichevole come dovrebbe. Ti puoi chiamare Jovic o Favasuli - a proposito, complimenti al ragazzo, gran ritiro -, Italiano ti disintegra se non ti vede in linea con il suo credo. L’allenatore è un martello pneumatico e ricorda giustamente che qualche mese fa la Fiorentina ha buttato al vento troppi punti, tipo Samp a Marassi e Salerno, per un difetto di mentalità, appunto. Vuole una pressione costante sui suoi, non li molla. Si cresce così. Anche così. 

Questo è il prossimo gradino da salire. Trasformare un gruppo che prima prendeva ciò che veniva in un altro che dovrà avere la consapevolezza dell’obiettivo. Da non fallire, naturalmente. Italiano è una garanzia da questo punto di vista, sta aiutando la Fiorentina a migliorarsi. 

Nell’ultima chiacchierata a Moena il tecnico ha speso parole pesanti per Milenkovic, facendo capire che a uno così si rinuncia male. Anche perché sostituirlo richiede tempo di apprendimento per chi arriva e medesima disponibilità nei riguardi dell’allenatore. Sapevamo che Milenkovic fosse importante per Italiano, ma non il migliore come ha spiegato il tecnico viola. Un messaggio anche per il club, un richiamo a pensarci bene prima di privarsene perché il serbo è un elemento fondamentale nel telaio di Italiano. Nel frattempo i corteggiamenti per Milenkovic continuano, ma è chiaro che la Fiorentina metterà una data oltre la quale decidere il suo futuro. 

Mercato in entrata: il giocatore che intriga di più è Lo Celso. Forse ci sbagliamo, ma se la società viola va dentro a gamba tesa nella trattativa, porta a casa la preda. Serve un po’ di pazienza, ma il Tottenham ha voglia di darlo, certamente non regalarlo. L’affare Jovic in questo caso non sembra riproducibile. E adesso via alla fase due, ritiro in Austria e amichevoli internazionali. Saranno quelle a certificare lo stato di salute della Fiorentina e a confermare le nostre buone impressioni di Moena. Esami veri prima del debutto in campionato e in Europa.