FINE DEL 2019: UN ANNO DA DIMENTICARE SUL CAMPO MA STORICO FUORI. ORA IL MERCATO, SERVONO GIOCATORI PRONTI. L'OBIETTIVO È LA SALVEZZA, GUAI A NON CALARSI NELLA GIUSTA MENTALITÀ. IACHINI DEVE RITROVARE CHIESA
1° gennaio, primo giorno dell'anno, momento di stilare buoni propositi per il 2020 ma anche di riflessione, su quello che è stato e quello che poteva essere. In casa Fiorentina, negli ultimi 365 giorni, è successo davvero di tutto. Dall'esonero di Pioli a quello di Montella, dalla salvezza raggiunta solo all'ultima giornata a quella tutta da conquistare nella seconda parte di questa stagione, fino al cambio proprietà: Rocco Commisso al posto dei fratelli Della Valle, per un'era terminata tra le contestazioni e un'altra iniziata tra sorrisi e frasi italo-americane. Poi il centro sportivo, che nascerà a Bagno a Ripoli dopo l'acquisizione dei terreni da parte della nuova società, e i passi avanti, più o meno concreti per il nuovo stadio. Sarà impossibile dimenticare il 2019 che ieri è andato agli archivi, perché di cose ne sono successe davvero tantissime. È stato messo un punto, adesso è arrivato il momento di scrivere il presente e il futuro, senza voltarsi indietro e senza rompere questo periodo di complicità che si è instaurato tra la proprietà e la tifoseria, iniziando a raccogliere i frutti di quello che è stato seminato negli ultimi mesi, senza però sbagliare niente, soprattutto sul mercato.
Già, il mercato. Ancora poche ore e avrà inizio ufficialmente la finestra di riparazione e la Fiorentina vista nelle prime 17 giornate dell'attuale Serie A ha bisogno eccome di essere riparata. Gli obiettivi primari, per motivi facilmente capibili, sono quelli relativi a un attaccante, un centravanti che sappia segnare, e un centrocampista. Partiamo dal primo. Vietato fare scommesse, come in estate è stato fatto con Pedro: la squadra viola ha bisogno di un terminale offensivo che veda la porta e che possa risolvere le partite con i suoi gol. Difficile trovare un profilo del genere a gennaio, visto che i club che hanno questo tipo di giocatori non saranno propensi a cederli, ma qualcosa in giro c'è e va trovato, con il nome di Krzysztof Piatek che resta forse il migliore possibile. L'arrivo di Ibrahimovic al Milan gli chiuderà tanto spazio e per un classe 1995 come lui passare gran parte del tempo in panchina non sarebbe certo producente. Ecco perché la Fiorentina dovrà provare a bussare alla porta dei rossoneri, magari offrendo l'acquisto immediato o un prestito con obbligo di riscatto da far scattare a giugno. Da via Aldo Rossi difficilmente arriverebbe un no, anche perché il Diavolo deve continuare a fare i conti con la UEFA per il Fair Play finanziario. La cosa più difficile da fare sarebbe convincere il giocatore ma se le ambizioni della società sono davvero quelle che tutti noi pensiamo allora non sarà troppo complicato far capire al polacco che a partire dall'anno prossimo il vento cambierà eccome. L'altro nome caldo è quello di Cutrone che per caratteristiche non si avvicina però molto a Piatek. I due, l'anno scorso, giocavano spesso insieme ed erano complementari, il che fa capire che il tipo di gioco dell'uno e dell'altro non è certo lo stesso. Anche in questo caso il club di appartenenza, il Wolverhampton, non si metterebbe di traverso, visto che il giovane italiano non sta trovando spazio, e le cifre da mettere sul tavolo sarebbero di molto inferiori, visto che se il Milan ha comprato Piatek e 35 milioni gli inglesi ne hanno spesi la metà per prelevare l'italiano la scorsa estate. L'altra alternativa ha il nome di Andrea Petagna, con qualche dubbio su quelli che potrebbero essere i suoi gol, visto che prima dell'anno scorso, numeri alla mano, non era certo un bomber di razza.
Per quel che riguarda il centrocampista l'identikit è stato tracciato. Ai tre titolari Pulgar, Badelj e Castrovilli deve esserne aggiunto un altro, con molto più muscoli. Alfred Duncan è un'opzione e magari il Sassuolo potrebbe anche aprire, visto lo scarso utilizzo del giocatore negli ultimi mesi. Attenzione anche a nomi a sorpresa ma la cosa certa è che anche in questo caso sarebbe preferibile andare sul sicuro, cercando giocatori che conoscono già il nostro campionato. La classifica piange, Beppe Iachini dovrà puntare solo e soltanto alla salvezza facendo calare la squadra nella mentalità da provinciale per fare punti e arrivare il prima possibile a quota 40, perché lo spettro della retrocessione, sfiorato a maggio scorso, è ancora lì e tutti i giocatori dovranno conviverci nei prossimi mesi. Ecco perché il lavoro del neo tecnico sarà molto complicato e la società dovrà dagli una grossa mano. Anche Daniele Pradè non potrà sbagliare: la proprietà lo sta valutando, non potrebbe essere altrimenti, e dopo un mercato rivedibile adesso è arrivato il momento di mettere le pezze agli errori fatti in estate. I soldi ci sono, basta pensare alle parole dello stesso direttore sportivo nella conferenza post mercato a settembre quando affermò di non aver speso tutto il budget che Commisso gli aveva messo a disposizione, adesso è arrivato il momento di utilizzarli, nel modo migliore.
Infine l'ultimo grande compito per Iachini: ritrovare il miglior Federico Chiesa. L'anno che verrà sarà molto importante per il numero 25 della Fiorentina. Prima il campionato con i viola, poi l'Europeo con l'Italia e successivamente il mercato, quello che potrebbe vederlo cambiare maglia. Lo stesso Chiesa deve però pensare a una cosa alla volta: la Fiorentina gli ha dato tanto, forse tutto dal punto di vista calcistico fino a questo momento della sua carriera, ma nei primi mesi della stagione non ha praticamente mai potuto contare su di lui al 100%. Prima i bronci post calciomercato, poi i problemi fisici: adesso è arrivato il periodo del riscatto e della definitiva consacrazione.
Il 2019 è finito ieri, da oggi inizia un altro anno, nella speranza di tutto il popolo viola che possa essere molto più che positivo, sotto tutti i punti di vista. Auguri per un felice 2020 a tutti i lettori di FirenzeViola.it e a tutti i tifosi della Fiorentina: che sia un anno ricco di soddisfazioni.