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FIORENTINA 5 BELLEZZE. CORAGGIOSA, FORTUNATA E DETERMINATA: IL SUCCESSO CONTRO L'INTER UN'ALTRA DIMOSTRAZIONE DI UNA CRESCITA COSTANTE E CONTINUA. UMILTÀ E CONSAPEVOLEZZA, LO SPIRITO È QUELLO GIUSTO

di Luca Cilli

Coraggiosa, perchè non è da tutti andare a Milano in casa dell’Inter per giocarsi la partita a viso aperto. Bella, soprattutto quando ha avuto modo di giocare in velocità. Fortunata, dato che Lukaku sottoporta ha sbagliato di tutto, Barella ha centrato un palo clamoroso e gli altri non hanno fatto certamente meglio dal punto di vista realizzativo. Ma specialmente vincente. La Fiorentina ha ripreso da dove aveva lasciato: dall’1 a 0 al Franchi contro il Lecce prima della pausa, allo stesso risultato con cui ha sbancato il Meazza. In campionato da Verona in poi sono già 5 le vittorie consecutive, un dato che evidenzia più di altri la crescita di una squadra letteralmente trasformata. I numeri sono indicativi ma spesso non dicono tutto. I successi in serie, le 4 partite del filotto chiuse senza subire gol, una classifica che lascia aperta la possibilità di lottare da qui in avanti per cercare di eguagliare o migliorare il piazzamento della scorsa annata, sono solamente alcuni degli aspetti particolarmente belli di questa nuova Fiorentina. Perché c’è anche tanto altro. Il vero salto di qualità prima che nei risultati c’è stato nell’atteggiamento, nella testa, nell’approccio alle partite. Un passaggio fondamentale è stato l’aver ritrovato quell’umiltà che troppo spesso era mancata, anche a detta dell’allenatore e degli stessi calciatori. Che in campo ora corrono per due e sono sempre pronti ad aiutare il compagno. La Fiorentina è squadra nel vero senso del termine, e con la qualità che si ritrova poi tutto il resto viene quasi da se.

Le star della Scala del calcio A proposito di qualità: al Meazza, un luogo iconico per gli amanti del calcio, Castrovilli ha ricordato ai presenti perché fino a qualche tempo fa in molti lo consideravano come uno dei migliori centrocampisti italiani. Tocchi intelligenti, mai banali, con l’aggiunta di qualche colpo di classe che non guasta mai: quasi il meglio del repertorio, il tutto in attesa di ritrovare la continuità per reggere una partita intera. Chi la gara contro l’Inter l’ha decisa è uno di quei giocatori che qualsiasi allenatore vorrebbe avere in squadra. Giacomo Bonaventura infatti non è solamente un ottimo calciatore, duttile, in grado di interpretare – e bene – più ruoli. Ma è un leader nato, sotto diversi punti di vista. Lo è sicuramente della Fiorentina il cui equilibrio dipende parecchio dal suo lavoro. Trequartista atipico Bonaventura, la rete con cui regala il successo ai suoi non è casuale e soprattutto utilissima per alzare ancor di più l’autostima del gruppo. Mai così alta da quando è iniziata la stagione. Iniziata tra troppi bassi, proseguita per un certo periodo peggio, ed ora svoltata in meglio. Così come nel male, anche adesso nel bene la casualità non c’entra. C’entra il lavoro di Vincenzo Italiano, quello dei suoi calciatori, e l’aver compreso per fortuna in tempo i tanti sbagli commessi nelle precedenti partite.  

Da Cremona verso Roma Giusto qualche giorno per preparare la trasferta di Cremona ed è già tempo di giocare l’andata della semifinale di Coppa Italia. Sulla strada che porta allo stadio Olimpico di Roma dove si assegnerà il trofeo, la Fiorentina incrocerà il percorso di una Cremonese che in campionato, anche alla luce dell’ultima sconfitta allo Zini con l’Atalanta, è avviata alla retrocessione in Serie B. Con tutto il rispetto che si deve ad una squadra comunque dignitosa come quella di Davide Ballardini, la Fiorentina non può lasciarsi sfuggire un’opportunità più unica che rara: non capita spesso infatti di affrontare l’ultima in classifica in campionato nel penultimo atto della Coppa Italia. A livello di qualità non c’è partita, così come sotto il profilo dei momenti che stanno vivendo Cremonese e Fiorentina. Quest’ultima infatti superiore in tutto e per tutto. Ed in più strada facendo ha maturato quella giusta mentalità, necessaria per affrontare sfide del genere. Rispetto per l’avversario ma grande consapevolezza nei propri mezzi: di fatto la migliore garanzia per provare a centrare, magari già nel match di andata, un appuntamento che potrebbe riscrivere la storia del club. I tifosi sono già pronti a fare la propria parte, con un esodo che farà sentire la Fiorentina come se fosse a casa.