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FIORENTINA AL PADOVANI: ECCO COME INTERVENIRE, MA IL TEMPO STRINGE

di Donato Mongatti

Da una decina di giorni, qualora iniziassero i lavori di ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi di Firenze, ha preso campo la soluzione di trasferire la Fiorentina dalla stagione 2024-25 al Padovani, l'attuale impianto del rugby che verrebbe riqualificato per garantire una capienza di circa 16.000 posti a sedere.

L'ipotesi sembra piacere anche al Club viola, tant'è che in questi giorni la dirigenza gigliata ha effettuato alcuni sopralluoghi per constatare “sul campo” quali sarebbero le migliori strategie da adottare. Vista l'ubicazione del campo da rugby, per ottenere un numero di posti a sedere consono (la capienza attuale è rappresentata da una tribunetta coperta lato Mandela Forum), la soluzione percorribile potrebbe essere quella di costruire gli spalti più capienti lungo viale Paoli, ampliare decisamente la gradinata attuale e realizzare due curve adiacenti alla linea di fondo campo (una lato piscina Costoli e una, verosimilmente meno capiente, dalla parte del campo da rugby in sintetico limitrofo). Contestualmente le attività delle società che si allenano e giocano al Padovani si trasferirebbero al centro sportivo “Astori”, che la Fiorentina dovrebbe riconsegnare al Comune in queste settimane, per migrare al Centro Sportivo di Bagno a Ripoli. Al centro “Astori” dovrà essere costruita una tribuna da alcune centinaia di sedute per il pubblico.

Veniamo ai dettagli per trasformare il Padovani in una struttura atta a ospitare partite di Serie A. L'idea è quella di costruire un impianto con strutture permanenti (che torneranno a disposizione del rugby una volta ultimati i lavori di ristrutturazione dello stadio Franchi), alle quali si aggiungeranno delle tribune temporanee per portare la capienza per il calcio a circa 16.000 posti.

Considerata l'ubicazione, le tribune provvisorie si potrebbero realizzare ampliando quelle che rimarranno permanenti lungo viale Paoli e lato piscina Costoli. Risulta evidente che sarà necessario abbattere alcuni alberi e si dovrà capire se converrà spostare il limitrofo distributore di benzina.
Viste le dimensioni del terreno disponibile, il ristorante Rugbier non interferirà con le nuove tribune, ma l'area dedicata a parcheggio lungo viale Paoli e quella della biglietteria del Mandela, diventerebbero la zona dove poggeranno i sostegni delle gradinate.

Un altro aspetto da considerare è la sicurezza dettata dalle norme che regolano le partite di Serie A: il recinto di prefiltraggio e i tornelli. Dato che si abbandona il Franchi, entrambi sarebbero “riciclati” per l'arena temporanea al Padovani e dalle prime interlocuzioni tra il Comune di Firenze e la Questura, la gestione dei flussi dei tifosi (decisamente ridotti rispetto ai 40.000 del Franchi) vedrebbe soluzioni percorribili che otterrebbero il nulla osta delle autorità competenti.

Tornando all'impianto, fonti qualificate, spiegano che si sta valutando anche, oltre alla tribuna lungo viale Paoli coperta, la possibilità di costruire al di sotto della stessa delle aree dedicate all'hospitality del pubblico VIP, fino a ipotizzare (sempre lungo la tribuna coperta) la realizzazione di alcuni skybox.Naturalmente dovrà essere installato un impianto di illuminazione adeguato. Infine, visto l'ampio spazio a disposizione nell'adiacente campo in sintetico, non mancherebbero le aree per allestire locali di servizio provvisori, per ottimizzare al meglio la logistica che impone uno stadio per la Serie A.

A livello teorico quanto spiegato sopra appare fattibile, ma vanno considerati due importantissimi aspetti: tempi e costi di realizzazione.
Per quanto riguarda i tempi, quelli che preoccupano maggiormente sono quelli burocratici per ottenere il via libera ai lavori, mentre quelli di costruzione, dove si prevede l'impiego di strutture prefabbricate, spaventano meno. In merito ai costi si dovrà trovare un accordo (formale) tra Comune di Firenze e ACF Fiorentina. La soluzione più logica dovrebbe essere quella che vedrebbe il Comune farsi carico della quota per le strutture permanenti (che ritorneranno nelle disponibilità del rugby una volta finita la ristrutturazione del Franchi - il Padovani è di proprietà comunale), mentre il Club di Commisso dovrebbe accollarsi i costi di quelle temporanee (a Bologna, per la ristrutturazione del Dall'Ara, il Club rossoblu si farà interamente carico della realizzazione dello stadio temporaneo nell'area “Fico”, ma il percorso felsineo ha subito un brusco rallentamento, è bene ricordarlo). Più sarà alta la capienza, più saranno le aree dedicate al pubblico VIP, più si alzeranno i costi, ma conseguentemente salirebbero anche i ricavi dalla vendita di biglietti, abbonamenti e skybox.

Resta da capire come mai una soluzione a un tiro di schioppo dall'attuale stadio, sia stata preceduta da un ventaglio di alternative che per mesi hanno tenuto banco (Empoli, Castello, eccetera). In ogni modo, si potranno prendere e sottoscrivere tutti gli accordi del caso, ma affinché si concretizzi il tutto è fondamentale che inizino i lavori di ristrutturazione del Franchi (è di ieri la notizia che Palazzo Vecchio si sta attivando per un eventuale ricorso al TAR, contro il decreto di definanziamento del Governo che ha tolto i 55 milioni assegnati per la ristrutturazione dello stadio). Lo constateremo entro il prossimo autunno-inverno. Il conto alla rovescia è già iniziato e il tempo corre. Per il Padovani si dovrà rapidamente stabilire cosa rimarrà permanente, cosa sarà smantellato e la ripartizione dei costi tra Comune e Fiorentina (a Cagliari la struttura provvisoria da 16.000 posti – Unipol Domus – costò circa 8 milioni di euro e necessitò di soli 5 mesi di lavori). Ipotizzare che lo stadio temporaneo sia pronto a ospitare le partite della Fiorentina per l'inizio della stagione 2024-25, appare per adesso una previsione molto ottimistica.
L'iter autorizzativo per ottenere il via libera alle modifiche, a nostro avviso, sarebbe dovuto iniziare già da tempo.

FOTO- Nell'immagine: l'ipotesi per la ristrutturazione del Padovani descritta nell'articolo. In viola le tribune permanenti e in rosso quelle temporanee. NB: l'immagine è puramente indicativa e fuori scala, serve solo affinché il lettore si faccia un'idea di quanto spiegato. La reale conformazione dell'area, in ogni modo, consentirebbe di ottenere un impianto provvisorio con una capienza lorda attorno ai 16.000 posti.