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FIORENTINA ALL'ASSALTO DELL'EUROPA LEAGUE. MARIO GOMEZ TORNERA' IN CAMPO SOLO DOPO LA SOSTA

di Pietro Lazzerini

Il tour de force della Fiorentina è quasi arrivato al termine. Mancano due partite e i viola avranno concluso un mese e mezzo in cui hanno dovuto affrontare 13 gare, molte delle quali di livello altissimo (LEGGI QUI). La maturazione rispetto agli anni passati è stata evidente. Vincere partite come quella di Milano contro l'Inter, la gara contro la Juve e quella in casa contro il Milan, sono sintomi di una squadra che ha veramente preso coscienza dei propri mezzi, ha capito che nulla gli è precluso, neanche la vittoria di un trofeo. Ad inizio dicembre in pochi avrebbero immaginato una squadra in corsa su tre fronti e con questo tipo di risultati, adesso la Fiorentina è diventata una certezza del calcio italiano ed europeo, anche se talvolta qualcuno se ne dimentica. 

A Roma si giocherà una grossa fetta di stagione. Non tanto perché vincere l'Europa League sia così semplice una volta eventualmente eliminata la Roma, bensì perché superare i giallorossi in questo scontro europeo italianizzato darebbe un'ulteriore carica in vista della sosta e della successiva ripresa del campionato. Il secondo posto dista solo cinque punti, mai era stato così vicino negli ultimi anni e vincere si sa, aiuta a vincere. Nessuno dovrà cadere nel tranello di sottovalutare una Roma in crisi. La prima sconfitta interna del campionato non avrà fatto altro che innervosire ulteriormente una squadra che cerca disperatamente un appiglio per uscire dal periodo più nero attraversato nell'era Garcia. Il nervosismo romanista ovviamente è una carta sulla quale puntare forte e Montella lo sa. La partita non sarà accorta, la Fiorentina partirà subito forte, per segnare e stendere definitivamente la bestia ferita. Nello spogliatoio viola si respira un'aria che si era mai respirata nell'era Montella. Nonostante gli infortuni nessuno si sente vittima della sfortuna, tutti remano dalla stessa parte, e sono pronti a regalare una gioia immensa ai propri tifosi. 

Contro i giallorossi Montella tornerà ad utilizzare presumibilmente una difesa a tre, che all'occorrenza possa trasformarsi a 4 per sparigliare le carte in corso d'opera. In difesa si rivedrà Savic, rimasto fuori dai convocati per il Milan solo per precauzione, insieme a lui come sempre Gonzalo e Basanta. A centrocampo tornerà Marcos Alonso a sinistra con Joaquin sulla destra. In mediana Pizarro tenterà fino all'ultimo minuto di giocare una delle partite che sente di più da quando è a Firenze. Al momento c'è un cauto ottimismo che aleggia intorno al Pek, la sensazione è che verrà tentato il tutto per tutto. Come interni Mati e Borja sembrano i più accreditati a partire titolari, anche se Badelj potrebbe essere l'alternativa allo spagnolo visto il buon momento di forma e il contemporaneo calo del numero 20. In attacco nessun dubbio: Salah torna dal primo minuto insieme a Babacar terminale offensivo. Mario Gomez ha provato fino all'ultimo per essere quanto meno convocabile, ma la caviglia non si è sgonfiata e con la pausa alle porte ricadere sullo stesso arto, dopo tutto quello che ha passato sarebbe veramente illogico. Tornerà contro la Sampdoria.