FIORENTINA, BELLISSIMA DI NOTTE. ORA SERVE CONTINUITÀ IN CAMPIONATO. PIATEK HA DATO RISPOSTE CONVINCENTI. ITALIANO HA FABBRICATO UNA MENTALITÀ. ASPETTIAMO IKONE’, SENZA ANSIA
La Fiorentina sta fabbricando una stagione degna di rilievo, ma di notte è addirittura bellissima. I viola in Coppa stanno volando, sorprendendo tutti, forse anche loro stessi. Le ultime due sfide sono state formidabili: trionfi in casa di due squadre, Napoli e Atalanta, nettamente - nonostante fossero rimaneggiate - superiori alla Fiorentina, ottenuti in inferiorità numerica, realizzando addirittura 8 gol. Se sommiamo questi elementi riusciamo ad apprezzare la portata di questi successi. La Fiorentina ha fatto due imprese. E con merito. D’accordo, a Bergamo c’è stata anche un po’ di fortuna, quella che però era venuta meno in altre occasioni. Ma la buona sorte, come insegnavano i nostri padri fondatori, aiuta gli audaci, coloro che se la vanno a cercare. I viola, una volta rimasti in 10 uomini, non hanno mutato canovaccio. Anche lo schema, un 4-3-2 è stato il segnale che la Fiorentina, al netto dell’handicap, non abiurava il proprio credo. Segnali forti che meriterebbero di essere elogiati. Lo stesso atteggiamento tenuto al minuto 48 della ripresa, quando sulla punizione di Biraghi, Italiano ha ordinato “avanti tutti, tranne Terracciano”, è la miglior rappresentazione della Fiorentina attuale: si cerca sempre il successo, a qualsiasi costo. Anche rischiando di perdere tutto. Questa è la Fiorentina di Italiano, vi piaccia o no. Con i suoi tanti pregi e alcuni difetti, sui quali, sia chiaro, il tecnico dovrà lavorare.
Non si può capire dove siamo se non sappiamo da dove veniamo. La Fiorentina veniva da tre stagioni orribili sotto molteplici aspetti, non era semplice ritrovarsi e ricominciare: occorrevano un impianto di gioco e un’anima. Oggi la squadra viola ha entrambe le cose, questa è la vera conquista, ancor più di una semifinale di Coppa Italia. Italiano ha dato una mentalità ben precisa. Il risultato va addizionato ai 36 punti in 23 gare di campionato, un raccolto di valore. I conti tornano anche se il frangente è delicato. L’affermazione di Bergamo ha anche questo significato: è giunta in un momento di tensione e incertezza, causa partenza di Vlahovic con annesse polemiche. La Fiorentina di Italiano è sulla strada giusta anche se il lavoro da fare è ancora tanto.
Adesso, ad esempio, servirebbe imporre continuità in campionato. La gara del Picco è utile anche in questo senso. Non coltiviamo l’illusione che da ora a maggio non vi siano più cadute. Il percorso ondivago è tipico delle formazioni in crescita. Fa parte del gioco. L’obiettivo è di averne il meno possibile. A Bergamo Piatek ci ha sorpresi positivamente. Non tanto per i due rigori trasformati (col gol di Napoli il polacco è a 3 reti), quanto per come si è mosso. Ha prodotto una partita rotonda, nella quale c’è stato un po’ di tutto e fatto bene. Non ha il sinistro educato di Vlahovic, non ha la capacità di aprire gioco con quella facilità, ma in avanti ha difeso con gli artigli ogni pallone, tenuto botta, effettuato movimenti da centravanti puro. Ha personalità, è uno che non subisce la partita. La sensazione è che in questa Fiorentina possa recitare un ruolo da protagonista, in attesa che Cabral si ambienti. In attacco Italiano può contare su diverse alternative, questa è un’altra vittoria.
Siccome Italiano sta utilizzando Ikonè col contagocce è già partito il dibattito circa la bontà o meno dell’acquisto del transalpino. La verità è che la pazienza non ha più cittadinanza nel calcio, ammesso che in realtà ce l’abbia mai avuta. L’ex Lille è qui da un mese e mezzo, sbarca da un altro campionato, deve imparare l’italiano e ultimare il proprio processo di inserimento. Molti stranieri, per non dire la maggioranza, hanno bisogno di un po’ di tempo per capire a fondo il nostro pallone. Sulla valenza del giocatore non abbiamo dubbi, si tratta solo di eliminare l’ansia. Un po’ di pazienza e anche Ikonè dimostrare il proprio valore. Italiano saprà valorizzarlo.