.

FIORENTINA, CHE SOFFERENZA. TANTI ERRORI, MA C’È VOGLIA DI LOTTARE PUNTO DOPO PUNTO, SENZA SCELTA. GLI SBAGLI DI OGGI SERVANO DOMANI. L’INFERMERIA PREOCCUPA. A BENEVENTO UN’ALTRA FINALE

di Mario Tenerani

Un altro pomeriggio di sofferenza, un valzer di emozioni positive e negative che avrebbero potuto abbattere un elefante. I 10 punti differenza in classifica tra Fiorentina e Parma non si sono visti. Avanti i viola due volte, poi superati nel finale e a pochi istanti dal 95’ la Fiorentina con un autogol di Iacoponi ha raggiunto un pari che l’ha costretta a festeggiare come fosse una vittoria. 

Il calcio è incredibile, uno psicodramma unico, con le sue molteplici e imprevedibili sfumature. Una sfida che andava vinta a tutti i costi dai viola, si è trasformata nell’ennesima trappola e meno male che alla fine è arrivato un punto importante che consente alla Fiorentina di aumentare di una lunghezza sul Toro (ma i granata devono recuperare due partite). Il Cagliari è in salute, si vede: Semplici sta facendo un lavoro straordinario e il pari di Genova è comunque un risultato positivo. I sardi sono rientrati prepotentemente in gioco per la salvezza con 7 punti in 3 partite. In fondo c’è bagarre, si corre di più, la media salvezza se continuerà così aumenterà. Genoa e Bologna hanno perso, così rimangono poco sopra ai viola (27 e 28 punti). Nemmeno Ballardini e Mihajlovic possono dormire serenamente, sono in ballo anche loro con le giuste preoccupazioni. 

Fiorentina, Benevento e Spezia stazionano in condominio a quota 26 e sabato a casa di Pippo Inzaghi ci sarà un’altra finale. Un confronto nel quale la Fiorentina non potrà uscire sconfitta, anzi, dovrebbe andare in Campania per vincere e allungare in classifica. Facile a dirsi e molto difficile a realizzarsi perché i viola non hanno sconfitto nemmeno il Parma, tra andata e ritorno due pareggi. 

I viola hanno tanti problemi, molti vengono da lontano e ormai li conosciamo a memoria. A questi si devono aggiungere gli stati d’ansia, la paura di perdere e di non farcela, elementi tipici di quando le cose vanno male. Le negatività si ingigantiscono e fanno sì che in campo ci siamo amnesie incredibili. Quello che consola è la voglia di lottare, mai venuta meno. Anche al 90’ quando il Parma è andato sul 2-3 e in molti hanno pensato che fosse finita. Che la Fiorentina non si sarebbe più rialzata. Invece i viola, spinti dalla disperazione e dal desiderio di non mollare, sono stati capaci di pareggiare. In frangenti così delicati bisogna aggrapparsi a quel poco di buono che resta. 

Nel 2021 su 12 partite di campionato la Fiorentina ne ha vinte solo 3, altrettanti pareggi e ben 6 sconfitte. L’attacco fa una gran fatica anche se Vlahovic, pur non avendo mai tirato in porta contro il Parma, da solo ha lottato come un leone. Davanti c’è rimasto solo lui: Kokorin è fuori, Kouame pure. Gli sbagli nell’allestimento della squadra, l’aver sorvolato sul nodo attacco, aver rinunciato a prendere una punta pronta a gennaio, saranno elementi di guida per il futuro. Certi errori non dovranno essere replicati. La società dovrà trarre gli opportuni insegnamenti per fare molto meglio. Ma ora non ha senso parlarne, adesso conta solo trovare il sistema utile per salvare la Fiorentina dalla retrocessione. I discorsi non aumentano gli effettivi del reparto offensivo. 

In difesa abbiamo visto le solite sbandate, figlie anche della paura e della mancata concentrazione. Il terzo gol del Parma è scaturito da un contropiede bruciante - poco prima c’è stata anche una conclusione sfortunata di Quarta sulla traversa -, ma viene da domandarsi perché in quel momento quasi tutta la difesa viola fosse nell’area avversaria. Va bene aver voglia di vincere, ma nelle condizioni in cui si trovano i viola una forma di equilibrio va sempre conservata. 

Sono questi i dettagli che poi fanno la differenza. Ci sono 12 partite alla fine con 36 punti in palio: per la propria tranquillità la Fiorentina ne deve fare 14 almeno, cominciando da Benevento. Non ci sono alternative, la Fiorentina dovrà conquistare la salvezza punto su punto, fino al termine. Sarà una meta dura da raggiungere, ce ne rendiamo conto sempre di più.  Da oggi Prandelli valuterà le condizioni dell’infermeria, cominciando da Amrabat uscito malconcio. Si potrebbe trattare solo di una gran botta e in tal caso le possibilità di recupero sarebbe abbastanza rapide. Le note dolenti riguardano Igor, per lui forse stagione finita, e Castrovilli che quasi sicuramente non ci sarà a Benevento. Da capire lo stato di Kokorin, mentre Kouame potrebbe farcela. Di sicuro rientrerà Ribery dalla squalifica e questo non è poco.

Fiorentina, che sofferenza…