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FIORENTINA, CONTA LA SOSTANZA MA OCCHIO ALLA FORMA. VECCHI DIFETTI ED ACCORTEZZE PER IL FUTURO, MA LA SQUADRA C’È E PUÒ ANDARE MOLTO LONTANO. SOTTIL E CASTROVILLI, GLI UOMINI IN PIÙ PER IL FINALE DI STAGIONE

di Luca Cilli

La Fiorentina ha raggiunto il primo obiettivo stagionale: è in semifinale di Conference League. E vista l’importanza del traguardo è giusto partire dalla sostanza, senza perdere di vista la forma. Nel giro di due anni infatti è passata da un triste e desolante 13° posto con cui si è conclusa la stagione 2020-2021 all’essere riuscita ad entrare fra le prime 4 squadre della terza competizione europea. La sintesi è estrema ma rende parecchio l’idea sul salto di qualità che c’è stato nel giro di poco tempo. Il bello arriva adesso, perché la doppia sfida di maggio contro il Basilea schiude prospettive e sogni assolutamente leciti e tutt’altro che proibiti. Buona squadra quella svizzera, forte e con la giusta esperienza per giocare determinate partite a livello continentale. Ma la Fiorentina non è da meno, anzi. Può superare anche l’ultimo check-in prima dell’eventuale imbarco verso Praga, dove si giocherà la finalissima. Per arrivare in Repubblica Ceca è però importante ripensare alla Polonia, un passaggio che serve per arrivare preparati in Svizzera. Dove certi sbagli di concentrazione non sono ammessi.

Tanta gioia ed un vecchio problema Partendo dal presupposto che l’importante era riuscire ad arrivare al penultimo atto della Conference League, è giusto non sottovalutare la sconfitta contro il Lech Poznan. Ininfluente ai fini del risultato, ma da analizzare attentamente per evitare di ripetere sbagli e disattenzioni che da adesso in poi rischiano seriamente di compromettere tutto. Può starci che dopo oltre due mesi vissuti ad alta intensità e 14 risultati utili di fila consecutivi la Fiorentina possa perdere una partita. E’ quasi fisiologico. Il vero problema è come la squadra ha perso al Franchi, la forma per l’appunto. Sembrava di essere ritornati indietro nel tempo, quando sbagliare atteggiamento ed approccio alla gara per la squadra di Italiano era una triste consuetudine. Molle, svagata, senza nessuna attenzione, ha rischiato seriamente ed in maniera clamorosa di essere eliminata nonostante il 4-1 dell’andata. L’arbitraggio è stato inadeguato ma non può e non deve rappresentare un alibi per giustificare una prestazione non all’altezza contro un avversario dignitoso ma nettamente inferiore. Una formazione come quella di Italiano che punta ad una crescita continua e costante certi limiti di testa deve eliminarli definitivamente. Così come sarà importante un netto restyling in difesa, una necessità a prescindere dall’andamento dei risultati e di come si concluderà l’annata. A livello di singoli infatti serve alzare il livello e la qualità degli interpreti.

Ripartenza a Monza La città del Gran Premio d’Italia di Formula 1. Non poteva esserci luogo più iconico per provare a ripartire di slancio e proseguire a tutta velocità. Da alcuni anni a questa parte però c’è anche il calcio a prendersi la scena. Nel momento in cui Silvio Berlusconi è diventato il presidente del club ed Adriano Galliani l’amministratore delegato, la società è infatti passata dalla C alla prima storica partecipazione in A nel breve volgere. Partecipare per i due dirigenti ovviamente significa vincere, o comunque ottenere risultati di un certo prestigio come ad esempio l’ultima vittoria conquistata al Meazza in casa dell’Inter. L’avversario è tosto, di quelli complicati da affrontare. Paradossalmente però il migliore possibile per una Fiorentina che vuole riprendere da dove aveva lasciato prima della sconfitta contro il Lech Poznan. A proposito di velocità: Riccardo Sottil e Gaetano Castrovilli vanno forte. Non è un caso che in Conference sono stati proprio loro a segnare i gol decisivi per il passaggio del turno. Per una formazione impegnata in tre competizioni è fondamentale poter contare su tutti, di conseguenza il loro recupero fisico e mentale è una buonissima notizia per la Fiorentina. Sottil ha qualità, ed ora che ha smaltito i postumi dell’infortunio deve dimostrare che tipo di calciatore è per davvero. Castrovilli il salto di qualità lo aveva già fatto, suo malgrado è stato costretto a ricominciare daccapo. Ma è ancora in tempo per riprendersi tutto, magari anche il posto in nazionale.