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FIORENTINA, È UN NATALE SERENO. L'EUROPA RITROVATA IL REGALO PIÙ BELLO, CONFERMARSI L'OBIETTIVO PRINCIPALE DI UN CLUB GIUSTAMENTE AMBIZIOSO. HA RAGIONE COMMISSO: CON IL VIOLA PARK IL 2023 SARÀ L'ANNO DELLA FIORENTINA

di Luca Cilli

Dal punto di vista calcistico la Fiorentina può trascorrere un Natale all’insegna della serenità. I risultati altalenanti della prima parte di stagione, vissuta non rispettando quelle che erano le aspettative di inizio campionato, non offuscano quelli conquistati in precedenza. Su tutti il ritorno in Europa, in Conference League, che al di la del valore della competizione restituisce a distanza di tanti (e forse troppi) anni dall’ultima volta la giusta dimensione ad un club che per storia, tradizione ed ambizione deve sempre ambire a giocare tali tornei. L’obiettivo della società è di entrare nel giro che conta, il sogno mai nascosto è quello di tornare in Champions League. Il progetto per farlo c’è, anche se probabilmente ci vorrà qualche anno in più.

In questo campionato difficilmente la Fiorentina potrà fare meglio rispetto alla passata stagione. A meno di una clamorosa rimonta, molto complicata ma non impossibile (perché nel calcio può succedere tutto ed il contrario di tutto), l’obiettivo attualmente alla portata e di conseguenza prioritario diventa quello di provare ad andare fino in fondo in Coppa Italia ed in Conference League. In campionato bisognerà ragionare partita dopo partita. La frase è di quelle fatte, scontate, sentite più volte. Ma vista la classifica e come si è sviluppato sin qui il campionato soprattutto nella parte alta, è giusto pensare ad ottenere il massimo in ogni singolo incontro con la consapevolezza che non ci potranno più essere passi falsi. La nota positiva è che la Fiorentina nel momento in cui tornerà in campo potrà poggiare le proprie ambizioni e la voglia di rivalsa su di un modulo che finalmente ha dato identità ed equilibrio ad una squadra che, partita con altre intenzioni, si è calata perfettamente nel 4-2-3-1. Fra i più attesi c’è indubbiamente Amrabat. Quello del centrocampista è stato un Mondiale eccezionale per qualità, quantità ed intelligenza tattica. Nel Marocco ha brillato la stella del giocatore voluto a Firenze dal presidente Commisso, aspettato dopo un inizio difficile, e che può continuare la sua personalissima ascesa anche con la Fiorentina. Perché si incastona perfettamente nella nuova mediana a due disegnata da Italiano. Essendo stato un uomo copertina dell’ultimo Mondiale in Qatar, sono tante le voci di mercato sul conto di Amrabat. Voci, per l’appunto. Magari apprezzamenti da parte di altri club ma al momento non ci sono offerte concrete. La Fiorentina, giustamente viste quelle che sono le ambizioni della proprietà, ha lanciato un bel messaggio che testimonia la voglia di crescere che passa anche dal blindare i propri top player: a gennaio l’intenzione è quella di non cedere Amrabat. Tutto giusto, ma se dovesse arrivare un’offerta da oltre 40 milioni di euro cambiare idea non è sbagliato. Il giocatore è forte, ha margini di miglioramento, ma non è insostituibile. Chiaramente il punto di vista sull’argomento è assolutamente personale dunque discutibile. C’è poco da discutere quando si parla di Viola Park. Ha ragione il presidente Commisso: il 2023 sarà l’anno della Fiorentina. Perché l’apertura di un centro sportivo come quello che sta realizzando la società non ha eguali in Italia, ed a livello di strutture d’allenamento di proprietà proietta il club nel futuro e nell’elitè del calcio mondiale. Il Viola Park è la migliore garanzia per i tifosi della Fiorentina. Il miglior acquisto possibile per sognare e pensare in grande.

Ed un pensiero e gli auguri più sinceri per un felice e sereno Natale vanno a tutti i lettori di Firenze Viola ed ai colleghi che quotidianamente lavorano con passione, dedizione ed estrema professionalità. Auguri di cuore a tutti!