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FIORENTINA, IN CAMPIONATO DA QUI ALLA SOSTA C'È UNA TABELLA DI MARCIA DA RISPETTARE. ITALIANO, PRIMA IL MODULO POI I CALCIATORI: LE SCELTE ORA SONO GIUSTE. E JOVIC TRASCINA CABRAL

di Luca Cilli

Finalmente la Fiorentina ha preso lo slancio giusto. A Genova contro una Sampdoria che mai come in questo campionato rischia seriamente la retrocessione, la squadra di Italiano arriverà a giocarsi un'altra partita da vincere a tutti i costi forte delle ultime 3 vittorie consecutive. Tutte sono state utili nel processo di rilancio, ma senza nulla togliere a quelle centrate in Conference League la più importante della mini serie resta quella colta in casa dello Spezia. Perché è in campionato che la Fiorentina deve provare a rimettere le cose al giusto posto rispetto a quelli che erano i traguardi iniziali. Non sarà per nulla facile poichè il ritardo accumulato in classifica rispetto alla settima piazza è ampio e soprattutto la concorrenza per un posto nelle prossime competizioni europee è altissima. 
Fermo restando che l'impresa al momento è ardua, quantomeno rispetto a qualche settimana fa si sono intravisti dei miglioramenti e qualche nota positiva. A partire dalla fase realizzativa. Dopo l'ennesimo scontro diretto perso al Franchi 4 a 0 contro la Lazio, la Fiorentina fra campionato e Conference League ha messo insieme 16 gol nelle ultime 6 partite. Non tutti sono serviti per ottenere il massimo, ma per una formazione che faceva una fatica tremenda a concretizzare è un dato significativo e da rimarcare. Segno che qualcosa è cambiato e sta cambiando in meglio, complice anche il passaggio dal 4-3-3 al 4-2-3-1. Modulo, quest'ultimo, che più si addice ai calciatori attualmente in rosa e che in particolare ha permesso agli attaccanti di ritrovare la via del gol con una certa continuità. Da notare: non il singolo attaccante, Jovic. Ma anche il compagno di reparto, Cabral. Vincenzo Italiano in maniera molto intelligente ha concluso già da diverse settimane il ballottaggio che andava avanti fra i due per il ruolo di centravanti decidendo di puntare, a ragione, sull'ex Real Madrid. La mossa si è rivelata doppiamente giusta: Jovic sentendo ancor di più la fiducia dell'allenatore ha iniziato a giocare bene e segnare; Cabral è stato stimolato a dare di più, ad alzare il livello anche del lavoro quotidiano per dimostrare di essere da Fiorentina e per poter comunque mettere in difficoltà (in senso positivo) Italiano in quelle che sono le sue scelte e gerarchie nel ruolo
L'altro aspetto positivo è la continuità nei risultati prima che nelle prestazioni. E per una squadra che in campionato è nella scomoda posizione di non poter sbagliare più nulla per tentare la rimonta può rappresentare la giusta base di partenza. Calendario alla mano, da qui fino alla sosta per il Mondiale la Fiorentina dovrà fare necessariamente 6 punti fra Sampdoria e Salernitana per poi tentare di piazzare il colpo contro il Milan a San Siro. Da un minimo di 9 ad un massimo di 12: solo con questi numeri e punti sarà possibile restare in corsa per l'obiettivo fissato dal club e non restare aggrappati solamente all'Europa ed alla Coppa Italia nel tentativo di salvare la stagione