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FIORENTINA IN EUROPA, ORA LA SOCIETÀ CI CREDE: DUE COLPI A GENNAIO. ALVAREZ, C’È L’OK DI BURDISSO. NO A LUCCA. VLAHOVIC VIA A GIUGNO, MA SI VENDE A GENNAIO. TOTTENHAM, OFFERTA BASSA. JUVE SENZA PAURA

di Enzo Bucchioni

I numeri aiutano a capire e se la Fiorentina dopo undici giornate ha 18 punti le proiezioni portano dritte dritte in zona Europa, attorno ai sessanta. La Roma, ad esempio, l’anno scorso ha centrato la Conference League con 62 punti.

E’ su questo che stanno ragionando i dirigenti della Fiorentina, incoraggiati dall’ottimo inizio di campionato e con la convinzione che questa squadra abbia ulteriori margini di crescita. E’ logico che il momento favorevole vada incoraggiato, è giusto pensare positivo al presente, ma anche al futuro.

Italiano sta facendo un grande lavoro, ha fatto crescere la squadra e rivalutato diversi giocatori, con un paio d’acquisti importanti nel mese di gennaio, si potrebbe fare un altro step per diventare da subito ancora più competitivi. Le ambizioni di Rocco dopo due stagioni negative e tanti errori, d’improvviso hanno ripreso vigore, il presidente è molto contento di quello che stanno facendo i viola, ha chiamato Italiano nel post gara con lo Spezia per complimentarsi. E’ gasato, almeno dicono, e l’idea di costruire nella prossima finestra di mercato una Fiorentina ancora più forte lo stuzzica molto. Se non fosse turbato e indispettito dall’affare Vlahovic saremmo qui a raccontare altre storie, ma comunque l’inversione di tendenza c’è stata ed è forte. Quindi torniamo ai ragionamenti che starebbero facendo i dirigenti viola, almeno stando a indiscrezioni.Gli obiettivi sarebbero un attaccante centrale e un esterno e questa non è una novità.

Ma da qualche settimana lo screening è diventato più intenso e il comparto tecnico sta stringendo il cerchio attorno ad alcuni obiettivi precisi. L’attaccante dovrebbe arrivare dall’estero. Lucca, tanto per dirne uno, è stato accantonato. Sono troppi, almeno per i viola, i quindici milioni chiesti dal Pisa. E costano troppo, in generale, gli attaccanti italiani nel mirino. La virata verso l’estero è chiara e il primo della lista è diventato Julian Alvarez, 21 anni, centroavanti del River e della nazionale argentina. Burdisso ha già dato l’ok da tempo, al direttore tecnico viola piace moltissimo e i suoi canali privilegiati sono già al lavoro. Alvarez è valutato una ventina di milioni, ma siamo davanti a uno di quei giocatori come Nico Gonzalez che costano molto, è vero, ma nel futuro possono diventare anche delle importanti plusvalenze. Il calcio di oggi è questo e investire sui giovani di grande talento piuttosto che su costosi campioni già stagionati, è un modo per crescere in campo e anche nei bilanci. Alvarez, dunque. Il giocatore gioca prevalentemente al centro, ma è rapido, dinamico, sa giocare anche senza palla, aiuta la squadra e può essere impiegato anche a destra e sinistra. Il suo contratto è in scadenza nel dicembre del 2022 e anche per questo si può giocare sul costo del cartellino.

E’ chiaro che la Fiorentina non è sola, il Milan, tanto per dirne una, ha da tempo gli occhi su Alvarez, ma i buoni uffici di Burdisso potrebbero essere decisivi nel momento in cui Rocco dovesse decidere di affondare il colpo.

Molto dipenderà dalla classifica di dicembre, alla fine del girone d’andata. In quel momento le proiezioni sarebbero ancora più concrete e con Commisso a Firenze per passare le vacanze di Natale, sarà più facile prendere una decisione.

Per l’esterno, lo abbiamo già scritto diverse volte, si continua a lavorare sottotraccia per Berardi. E’ l’obiettivo vero, l’unico elemento pronto per far fare il salto di qualità a tutto il reparto. Sappiamo che vuole andar via e tante altre cose. Sappiamo anche che costa molto, ma il discorso è in piedi e gli intermediari stanno cercando una possibile base d’incontro.

E Vlahovic? In questa ottica sarebbe bene che il serbo restasse a Firenze fino a giugno. Ma anche qui la strategia è fatta. La Fiorentina sta allacciando rapporti con potenziali acquirenti cercando di chiudere l’affare a gennaio per poi lasciare andar via il giocatore solo a giugno. Sarebbe perfetto. Il discorso può interessare società che al momento nel ruolo sono coperte, ma per il futuro pensano di anticipare la concorrenza e si cautelano andando a prendere uno degli attaccanti giovani top in Europa. Non è facile perché tutti sanno che Vlahovic non vuol rinnovare e sperano che il prezzo del cartellino possa scendere ancora.

La Fiorentina è partita sperando di portare a casa sessanta milioni da una cessione diretta a gennaio. E’ dura. E’ difficile. L’idea di far calare la richiesta e tenere il giocatore fino a giugno è l’ultima pensata. Il Tottenham, ad esempio, pare sia disposto a spendere quaranta milioni. Non di più. Aspettare direttamente giugno vorrebbe dire far calare ancora la quotazione.

La Fiorentina è sempre convinta che il gruppo di intermediari che gestisce il ragazzo abbia già da diverso tempo un accordo con la Juventus, ma è impossibile dimostrarlo. Ovvio. Non crediamo che l’idea sia quella di aspettare la scadenza del 2023 per liberarsi a zero, nel caso la reazione di Commisso potrebbe essere molto dura. L’unico modo è cercare di chiudere l’eventuale cessione e aspettare la reazione del giocatore al quale spetta l’ultima parola. Fino ad oggi Vlahovic è stato un professionista esemplare, in campo ha sempre dato tutto, nessuno immagina che possa diventare un caso e questo non è poco. Ma ormai i giocatori sono abituati, Donnarumma ha dato il massimo per il Milan fino all’ultimo giorno, quando già sapeva che sarebbe andato via. Insomma, scenario assolutamente aperto.

Se non ci fossero le condizioni per il colpo giusto a gennaio e Vlahovic dovesse rimanere, la Fiorentina sta riflettendo anche sul possibile ritorno di Gabriele Gori che sta facendo molto bene a Cosenza. Il ragazzo, 22 anni, potrebbe essere quel centroavanti di scorta che oggi manca, anche per dar modo all’allenatore di valutarlo attentamente. Idea, niente più.

Nomi ne usciranno molti altri, la Fiorentina ne ha diversi nel mirino come è logico che sia e da oggi all’apertura del mercato mancano due mesi, l’importante è che Rocco sia entrato nell’ordine di idee di rafforzare questa squadra, di comprare per fare un altro gradino nella crescita. Ovviamente se ci saranno le condizioni, il calcio di oggi impone attenzione anche ai bilanci.

Intanto sabato c’è proprio la Juve. In Champions ha ritrovato la vittoria e la determinazione oltre al rinato di Dybala, ma la Fiorentina è molto più squadra dello Zenit. Ci aspettiamo una grande partita, i Viola quest’anno hanno gioco e personalità, non hanno paura di nessuno e lo dimostrano sempre.

E’ questa la nuova mentalità e lo Stadium è un altro bel test per vedere se la crescita continua, se le grandi sono davvero più vicine come dice la classifica. La Juventus è addirittura sotto, ma la Fiorentina non farà l’errore di pensare che i bianconeri possano ancora essere quelli visti con il Verona o con il Sassuolo. Formazione? Mi aspetto Duncan in mezzo al campo per mettere un po’ di muscoli e chiudere le linee di passaggio per Dybala. Forse Odriozola-Callejon catena di destra. Il recupero in extremis di Gonzalez sarebbe straordinario, purtroppo non arrivano segnali positivi, ma restano due giorni per sperare.