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FIORENTINA, NULLA È PERDUTO MA A BASILEA SERVE ALTRO ANCHE COME MATURITÀ. DIFESA, I SOLITI LIMITI ED I VECCHI DIFETTI. HA RAGIONE COMMISSO, "IL FUOCO DEVE ANCORA ARRIVARE": NON DEV'ESSERCI SPAZIO PER IL PESSIMISMO

di Luca Cilli

La prima è stata un mezzo flop, ma il Basilea che vince in rimonta al Franchi l'andata delle semifinali di Conference League non deve assolutamente indurre a pensare che la Fiorentina sia già tagliata fuori dalla possibilità di arrivare all'ultimo atto della competizione. La sconfitta per come è maturata lascia più di un dispiacere e qualche dubbio, dovrà sicuramente essere analizzata attentamente perchè determinati sbagli sono tornati a manifestarsi con una cadenza preoccupante. Però è altrettanto vero che quella di Italiano è una squadra che ha le potenzialità e le capacità per centrare in Svizzera, in casa di un avversario che - come da previsioni - si è dimostrato ostico e tatticamente parecchio intelligente, la qualificazione per la finale di Praga. A livello di singoli la Fiorentina è anche superiore ma dovrà dimostrarlo sul campo. Specialmente dal punto di vista della maturità, ed in campo europeo è un aspetto predominante per cercare di ottenere grandi risultati.

Matura nel match d'andata non lo è stata. Nella gestione del risultato e della partita infatti sono state molte le pecche evidenziate. Fra queste quelle del reparto difensivo ma purtroppo non è una notizia. Semmai una conferma, l'ennesima, di come non è all'altezza per un club che insegue determinati traguardi. Assente Milenkovic, l'unica vera garanzia per esperienza, carisma ed affidabilità, la Fiorentina ha giocato una semifinale continentale con una coppia di centrali composta da Martinez Quarta e Ranieri. Massimo rispetto per entrambi, professionisti esemplari e che dal punto di vista dell'impegno non hanno mai fatto mancare il proprio apporto, ma per determinati scenari e partite servono altri profili. Italiano con il suo lavoro è riuscito a coprire parzialmente i diversi errori di valutazione fatti sia l'estate scorsa che a gennaio, ma purtroppo le criticità restano e non scompaiono mai del tutto. 
Tuttavia bisogna guardare avanti, prendendo spunto dagli errori commessi per cercare di correggere il tiro e pensare positivo. "Il fuoco deve ancora arrivare", come detto dal presidente Rocco Commisso a Radio Firenze Viola. Ed ha ragione, perchè la sua Fiorentina già in passato, specie nei momenti più complicati, ha avuto il merito di rialzare la testa. Può farlo anche in Svizzera, a Basilea. Di fatto il primo appuntamento per provare a riscrivere la storia del club. A proposito: restano negli occhi due belle immagini, che non devono passare in secondo piano. La prima è la passerella che la Fiorentina ha concesso al Napoli nel giorno della festa per lo scudetto. Vera, sentita, di grande impatto. La seconda è la visita della squadra al Viola Park. I calciatori, accompagnati dalla proprietà, hanno potuto toccare con mano e vedere ciò che la società stra costruendo per proiettarsi con ambizioni importanti verso il futuro. A prescindere da Basilea, dove tutto è ancora possibile.