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FIORENTINA, QUESTA VOLTA LE ASPETTATIVE SONO STATE RISPETTATE. ADESSO C'È UNA DIVERSA PROSPETTIVA. LE SCELTE DI ITALIANO E CIÒ CHE NON HA FUNZIONATO, A GENNAIO UN DIFENSORE PUÒ ESSERE UTILE. MILAN, L'OPPORTUNITÀ PER FARE PUNTI CONTRO UNA BIG

di Luca Cilli

La Fiorentina è stata regolare, continua e soprattutto ha mantenuto le aspettative. Nel trittico contro Spezia, Sampdoria e Salernitana ha conquistato quei 9 punti fondamentali per mantenere ancora aperta la possibilità di giocare per i primi sette posti. Tre successi di fila, che diventano cinque considerando anche la Conference League, utili per la classifica ma anche per dare sostanza e concretezza al lavoro che sta portando avanti Vincenzo Italiano insieme ai suoi calciatori. A 7 punti di ritardo rispetto al piazzamento centrato nella scorsa annata infatti la prospettiva cambia. Non sono certamente pochi, ma se si considera com'era la situazione un mese fa di sicuro c'è stato un passo in avanti evidente. Il cambio di passo non è arrivato casualmente. In tal senso sono due gli aspetti che hanno influito maggiormente: il passaggio ad un nuovo modulo rispetto a quello di partenza; le scelte nette fatte dell'allenatore in materia di scelta dei giocatori. La Fiorentina adesso ha una sua nuova identità, e la squadra è fatta da titolari che rappresentano l'asse portante e delle prime alternative. Il turn over esasperato che ha caratterizzato in negativo la prima parte di stagione, togliendo certezze e non aggiungendone delle altre, è un lontano ricordo. Un esperimento che non ha portato benefici, un passaggio a vuoto che Italiano ha saputo comprendere e correggere in corsa. La capacità e la bravura di un giovane allenatore ambizioso come quello della Fiorentina passa anche dal comprendere gli sbagli ed a rimediare in corsa. E la cosa non è sempre scontata.

Le nuove gerarchie, al di là di ciò che al momento ha detto il campo, hanno messo in evidenza alcuni sbagli di valutazione commessi in estate in sede di mercato. Gollini, ad esempio. Arrivato per giocarsela con Terracciano per il ruolo di primo portiere, forte di una esperienza nelle coppe maturata con l'Atalanta anche in Champions League, di fatto non è mai riuscito a convincere l'allenatore a schierarlo con una certa continuità. Anche Mandragora e Barak fino ad ora non hanno reso in pieno per quelle che sono le rispettive potenzialità e le aspettative di inizio stagione. Non bastano alcune prestazioni sufficienti, da due come loro è lecito attendersi qualcosa in più. Proprio come ha iniziato a fare con una certa continuità Luka Jovic. Criticato, aspettato, sostenuto dall'allenatore e dalla dirigenza, adesso l'attaccante sta rispondendo con i fatti. Cioè con i gol. Segna con regolarità e soprattutto partita dopo partita da la sensazione di acquisire sempre maggiore consapevolezza nel fatto che è lui il calciatore deputato a trascinare la Fiorentina. Sia in campionato che in Europa. Ritrovati i gol dell'attaccante principale e del suo sostituto, Cabral, adesso c'è un altro problema da risolvere: la fragilità difensiva. Anche in partite apparentemente sotto controllo basta poco per prendere gol e rimettere tutto in discussione. Non è solamente un problema di reparto, ma spesso anche di disattenzioni dei singoli. Alla Fiorentina servirebbe un difensore centrale di una certa esperienza in grado di dare quel qualcosa in più sia tecnicamente che a livello di esperienza. Per il mercato ci sarà tempo, ma un profilo del genere sarebbe utile. 
Prima della sosta e delle trattative c'è il Milan. All'ultimo impegno che precede la pausa per il Mondiale in Qatar la Fiorentina ci arriva bene, la squadra dell'ex allenatore della Viola Stefano Pioli non proprio. Il pari di Cremona e le vittorie sofferte contro formazioni ampiamente alla portata sono le dimostrazioni più evidenti di come il prossimo avversario sta vivendo un momento tutt'altro che brillante. Mai fidarsi in pieno delle impressioni e delle ultime prestazioni, il Milan è pur sempre una grande del campionato. Tuttavia il fatto di affrontarla in questo momento storico potrebbe essere un vantaggio per provare a far punti anche contro un diretta concorrente per l'Europa. Fino ad ora un qualcosa che alla Fiorentina non è mai riuscito.