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FIORENTINA, SEGNALI DI RISVEGLIO MA E' LA LAZIO IL VERO BANCO DI PROVA. C'E' DEL BUONO ANCHE OLTRE IL 4-3-3, ITALIANO HA TROVATO L'ALTERNATIVA. KOUAME, IL JOLLY PLASMATO DALL'ALLENATORE

di Luca Cilli

Finalmente una bella Fiorentina. Dopo un inizio di stagione caratterizzato da prestazioni altalenanti e prove non sempre all'altezza, quella vista in settimana vincere nettamente in casa degli Hearts è stata senza dubbio fin qui una delle versioni migliori della squadra di Vincenzo Italiano. Al netto del valore degli avversari è piaciuto l'approccio e la gestione della partita dal primo all'ultimo minuto: massima concentrazione, voglia di ottenere il risultato ad ogni costo, capacità di cambiare modulo in corsa. E da quest'ultimo aspetto sono arrivate indicazioni confortanti utili anche per il futuro. Con tre trequartisti alle spalle dell'unica punta la Fiorentina ha dimostrato di saperci giocare ed anche bene. Amrabat e Mandragora in mezzo al campo hanno garantito qualità e quantità mentre Bonaventura è stato l'ago della bilancia: prima mezzala poi trequartista, l'uomo perfetto per modificare durante il match lo schieramento iniziale. Un altro che può sdoppiarsi nelle due fasi è Barak anche se al momento il vero jolly è Kouame. Gara dopo gara sta dimostrando quel valore che in diversi gli avevano riconosciuto ma che ultimamente non si era più visto.

Se c'è un giocatore che attualmente Italiano ha saputo valorizzare più di altri è proprio l'attaccante che in estate sembrava sul punto di lasciare la Fiorentina e che invece il presidente Commisso ha convinto a restare. Ha imparato a fare più cose Kouame, andando ad arricchire il proprio bagaglio di conoscenze tecniche e tattiche. Non solo esterno ma anche attaccante centrale. Che sia falso nove oppure punta vera non fa differenza, perché qualsiasi cosa fa gli riesce bene. Se Kouame è in rampa di lancio, anche grazie al lavoro del suo allenatore, dei segnali incoraggianti sono arrivati anche da Luka Jovic. Il passaggio al 4-2-3-1, la possibilità di svariare sul fronte offensivo e di giocare accanto ad un altro attaccante stanno agevolando l'inserimento dell'ex Real Madrid che nel frattempo in Scozia, al di la di una buona prestazione, ha ritrovato il gol. Cioè l'unica cosa che conta per tornare a guardare il futuro più immediato con rinnovata fiducia. Che per Jovic e la Fiorentina significa affrontare la Lazio al Franchi.

E' l'occasione giusta per sfruttare quanto di buono lasciato in eredità dalla Conference League e rimettersi in corsa anche in campionato dove le cose non stanno andando secondo le previsioni. I Viola se vogliono lottare per l'Europa devono tornare al successo ed iniziare a vincere gli scontri contro le dirette concorrenti. Fin qui sotto questo punto di vista il bilancio parla di due pareggi, contro Juventus e Napoli, ed altrettante sconfitte (seppur entrambe con il minimo scarto) con Atalanta e la sorpresa Udinese in trasferta. Troppo poco per puntare a qualcosa di importante ma soprattutto un problema non di poco conto perché mai come in questa stagione, classifica e risultati alla mano, le squadre che competono per un piazzamento fra le prime 7 vanno parecchio veloce. La Lazio, ad esempio, ha quasi il doppio dei punti rispetto alla Fiorentina. In Europa ha pareggiato contro lo Sturm Graz però resta una delle squadre più in palla e belle da vedere di tutto il campionato. Indubbiamente per Italiano ed i suoi giocatori un avversario tosto da affrontare ma sono proprio questi gli appuntamenti dove bisogna dimostrare di avere le qualità e la stoffa necessaria per legittimare le proprie ambizioni.