.

FIORENTINA, SEI INDIETRO, SERVONO RINFORZI. LA SOCIETÀ DEVE ACCELERARE, È GIÀ TARDI. I DIRIGENTI AIUTINO PALLADINO. TESSMANN, SI TRATTA: L’AMERICANO IN ARRIVO. KAYODE PIACE ANCHE AL TOTTENHAM

di Mario Tenerani

Le amichevoli contro formazioni di C e B inglesi non possono essere parametri a cui affidarsi, ma spiegano come la Fiorentina sia ancora molto indietro rispetto al percorso da realizzare. Non a caso sono saltati fuori un pari e una sconfitta, seppur quest’ultima un po’ sfortunata. Risultati tutt'altro che esaltanti. Ma come possiamo formulare un giudizio probante se i viola erano imbottiti di giovani e giocatori che non faranno parte del progetto? 

Spesso abusiamo della definizione “cantiere a cielo aperto”, ma mai come stavolta, declinando il tutto in chiave viola, si va vicini alla verità. Diciamocelo con franchezza: speravamo che al 29 luglio la Fiorentina, intesa come squadra, arrivasse già strutturata. E invece non è stato così: una lentezza sul mercato ingiustificabile se non per la mancanza di fondi. La sensazione è che i soldi da investire debbano arrivare dalle cessioni. Tra l’altro dopo il Newcastle, sulle tracce di Kayode ci sarebbe anche il Tottenham. Tanto per non farsi mancare nulla. Speriamo bene perché il giovane difensore deve restare. Mentre Gonzalez è fortemente indiziato ad andarsene

Kean, Pongracic, Colpani vanno bene o benissimo, ma siamo ancora lontani. C’è tanto da scrivere. Serve un altro attaccante e il budget per la punta non è largo. Il centrocampo è tutto da realizzare. In difesa ne serve un altro, forse due. Più c’è il tema portiere: piace Musso, insomma uno che sappia usare bene i piedi. 

Ma i dirigenti non si potevano muovere prima? E giustificabile questo ritardo? Quali recondite motivazioni si celano dietro a questa lentezza? Ha un senso fare una tournée e non avere giocatori nuovi sui quali lavorare? 

Tutte domande legittime che girano di bocca tra i tifosi, ma non solo: ci sono anche addetti ai lavori perplessi di fronte a questa modalità. I manager viola devono aiutare Palladino che non ha l’esperienza di Ancelotti e che si trova a lavorare nella prima piazza importante della sua ancora breve carriera da allenatore. Palladino ha diritto di avere tutto adesso per essere giudicato con maggior serenità quando la stagione comincerà a fare sul serio. 

Un obiettivo sensibile rimane Tessmann. L’americano del Venezia piace tanto e a quanto ci risulta la trattativa sta andando avanti con buone prospettive di essere chiusa. Calciatore davvero interessante. Costa intorno ai 7-8 milioni, non dovrebbe essere difficile da prendere. Se dovesse diventare anche un lui un ostacolo, dovremmo farci qualche domanda sulle reali possibilità di fare mercato di questa società.