FIORENTINA STRETTA NELLA MORSA DELLE RIVALI: DIFENDI L'EUROPA DAGLI ASSALTI...
Juventus e Napoli giocano un'altra partita, con sfondo tricolore. La pattuglia delle squadre alle loro spalle invece lotta per quei posti validi per l'Europa. Champions e Europa League. In 5 punti, tra i 45 del Milan e i 40 della Roma stazionano 6 formazioni: trattasi di ammucchiata. E siamo alla ventiseiesima giornata. Alla fine ne mancano solo 12, poche per pensare che questo folto gruppo si sgrani. Continuando così arriveremo a maggio con una volata per l'Europa da far accapponare la pelle. Contano, e conteranno più di altre volte, gli scontri diretti, quelli che disegnano la classifica avulsa. Quadro complesso, terreno scivoloso.
La Fiorentina, forte del rinvio per neve - giocherà domani sera a Bologna -, non potrà fallire l'appuntamento, avendo anche il piccolo vantaggio di scendere in campo conoscendo il risultato delle dirette concorrenti. Non è tanto, ma è qualcosa. Perché la lotta è cruenta: i verdetti di oggi - staserà arriverà quello della Lazio - non sorridono ai viola, tranne il pareggio di San Siro. Il Catania non smette di stupire, mentre la Roma con la cura Andreazzoli sta rientrando in zona Europa prepotentemente. Meno male che i giallorossi giocheranno a Firenze, come il Milan del resto. Il calendario, in tal senso, dà una mano.
Questa tornata di campionato racconta che la Fiorentina è stretta nella morsa delle rivali: deve allargare le braccia e difendersi dagli assalti. Non può mollare di un centimetro e se ci sono le condizioni, allungare qualche metro. Occorrono testa fredda e cuore caldo. Il campionato inizia ora.
In 5 giorni i viola affronteranno Bologna e Chievo (i veneti al Franchi): sono formazioni di cifra tecnica inferiore, ma se qualcuno segnasse già 6 punti in classifica commetterebbe un errore gigantesco. Proprio le squadre che lottano per non retrocedere sono quelle che spostano scudetti o qualificazioni europee: affrontarle è difficilissimo, soprattutto nel ritorno perché nel girone di andata le cose vanno diversamente. La Fiorentina propone gioco, queste invece ti giocano addosso. Pronte a trasformare in oro la sola mezza occasione di bronzo. Squadre che si chiudono con due linee dietro la palla, bucarle è un'impresa. Il furore agonistico aumenta, la battaglia è certa.
I viola sono chiamati in questo ultimo segmento di stagione ad evitare trappole, imboscate e a dare continuità a quello splendido lavoro cominciato con l'Udinese ad agosto. Gennaio sembra solo un brutto ricordo. A dir la verità c'era stata una crisi di numeri, insomma di risultati, non di gioco. Ad eccezione di Torino con la Juventus. La prova con l'Inter ha restituito alla gente una Fiorentina di una bellezza arrogante, sicura della propria forza, coraggiosa nel palleggio di qualità. A Bologna dovranno arrivare conferme di questa ripartenza: sia nel collettivo, sia nei singoli. Pensiamo soprattutto a Ljajic, eterno incompiuto, ma che con l'Inter ha regalato segnali inequivocabili di crescita. Perché Jovetic in questo senso, per storia e classe, è un'altra cosa. Non si accettano passi indietro, solo fughe in avanti, please.
Mario Tenerani
Il Giornale