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FIORENTINA, UN PASSO DA CHAMPIONS DA CONFERMARE NEL LUNGO PERIODO E I NUMERI DELLA CRESCITA. ITALIANO, UN POTENZIALE TOP (CON ASPETTI DA MIGLIORARE). VIOLA PARK, UN GIOIELLO DAL VALORE INESTIMABILE

di Luca Cilli

Visto come stanno andando le cose la Fiorentina avrebbe rinunciato volentieri alla sosta del campionato che si è fermato per lasciare spazio alle nazionali. Gli ultimi risultati e le brillanti vittorie in serie hanno disegnato una classifica bellissima, così come sono affascinanti le prospettive nel momento in cui si tornerà in campo. Il quarto posto e i 17 punti condivisi con la Juventus, soltanto i 2 di svantaggio dall'Inter seconda alle spalle del Milan primo, aprono scenari non preventivati all'inizio della stagione. L'idea e l'obiettivo del club e della squadra è quello di provare a migliorare quanto di buono fatto nell'ultima annata, con la consapevolezza che non sarà semplice centrare per il secondo anno consecutivo sia la finale di Coppa Italia che quella in Conference League ma con l'intenzione di rivedere verso l'alto il piazzamento finale in Serie A. Tuttavia per quanto fatto fino ad ora e specialmente per il gioco espresso la Fiorentina potrebbe provare a spingersi anche più in la. Non è per mancanza di fiducia, ma il condizionale è d'obbligo essenzialmente per due motivi: dovrà dimostrare strada facendo di aver raggiunto quella maturità necessaria per mantenere questo passo da Champions League; la stagione è iniziata da poco e le reali potenzialità si vedono sempre e soltanto nel lungo periodo. I numeri attuali inducono ad un certo ottimismo. Nessuno slancio di fantasia, l’equilibrio dev’essere sempre una priorità perché la strada è ancora molto lunga, ma la Fiorentina edizione 2023 dopo 8 giornate è nettamente avanti nel confronto con quella del 2022. In campionato è passata dal decimo posto al quarto, ha 8 punti in più, cosi come maggiori sono le vittorie e i gol segnati.

Un upgrade evidente in tutto e per tutto che certifica chiaramente un ulteriore passo in avanti all’interno di quel percorso iniziato tre anni fa sotto la gestione di Vincenzo Italiano. L’allenatore è sempre stato – e resta – il valore aggiunto ed uno dei principali punti di forza. Se la Fiorentina nelle ultime annate è passata dalla mediocrità del centro classifica al brillante ritorno in Europa gran parte del merito è suo e del lavoro che sta portando avanti grazie anche a una capacità di adattamento a calciatori, moduli e contesti che mutano. Qualità non comune e che lo pone nella ristretta lista degli allenatori in ascesa e potenzialmente fra i possibili nuovi top nel ruolo. Pur restando fedele alla sua idea di calcio Italiano ha saputo coniugare le sue volontà alle caratteristiche dei giocatori, cambiato modulo quando è stato necessario, superato in poco tempo l’adattamento dalla settimana tipo a quella contraddistinta invece dagli impegni europei. Ha dei margini di miglioramento e dei difetti da correggere: la tenuta difensiva, al di là degli interpreti (la cui qualità mediamente non è certamente alta); i cali che spesso si registrano dopo l’ora di gioco. Ma resta uno dei più bravi e preparati in assoluto attualmente in circolazione e il futuro se dovesse continuare così è dalla sua parte.

Il futuro della Fiorentina invece è già adesso. L’inaugurazione in grande stile del Viola Park ha proiettato la società avanti anni luce e mostrato al Mondo una struttura unica nel suo genere. Fra le più belle, funzionali, innovative e moderne, il centro sportivo all’avanguardia voluto fortemente e realizzato anche in tempi brevi dal presidente Rocco Commisso è un autentico gioiello. Il valore è inestimabile sotto tutti i punti di vista. Economici, sociali, sportivi e d’immagine. Con il Viola Park muta la capacità attrattiva della Fiorentina nei confronti dei calciatori di prima grandezza e inserisce la società fra le più potenti e influenti. I messaggi e le dichiarazioni del presidente della FIFA Gianni Infantino e della UEFA Ceferin ne sono una testimonianza. Guardando ciò che Commisso è riuscito a costruire a Bagno a Ripoli resta inspiegabile come la burocrazia non riesca ad agevolare la volontà del presidente di costruire un nuovo stadio. Intanto può godersi insieme alla città e ai suoi tifosi il Viola Park, la casa della Fiorentina. La cosa più bella e preziosa? Il senso di appartenenza che si avverte anche da fuori e che viene alimentato giorno dopo giorno dai ragazzi dei primi calci che si allenano a stretto contatto con i giocatori delle prime squadre, maschili e femminili. Il punto di partenza, il sogno, la possibilità di realizzarlo, l’obiettivo da raggiungere. La Fiorentina del presente e del futuro, per l’appunto.