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FIORENTINA VIVA: MERITO DI UNA SETTIMANA GIUSTA. A UDINE, POI LA JUVE: SERVONO DUE SUPER PARTITE. SOUSA E DELLA VALLE: DAL LORO SUMMIT IL FUTURO. PRAET VICINO: SEGNALE DI UN MERCATO INIZIATO

di Mario Tenerani

Non pensiamo sia una caso: la risposta arrivata col Sassuolo è figlia di una settimana gestita - purtroppo non sempre accade - come richiede il “manuale” del buon presidente. Se la Fiorentina sia uscita dal tunnel lo capiremo a Udine, ma i segnali lanciati contro gli emiliani sono buoni. Per buoni tratti della gara abbiamo rivisto la Fiorentina di qualche mese fa, quando rubava palla in mezzo al campo e ripartiva spaccando in due gli avversari. Corsa, intensità, belle giocate anche se nella ripresa la Fiorentina un po’ è calata, ma era nella logica delle cose.

Ma torniamo al “manuale”: vorremmo vedere un giorno Andrea Della Valle ancora più coinvolto sul campo viola, così come lo abbiamo visto la settimana passata quando è venuto due volte a Firenze. Si è comportato da presidente, facendo cose giuste nel momento giusto. Della Valle parlando con Sousa ha dato più forza all’allenatore e rivolgendosi alla squadra, ha ribadito che la proprietà vuole restare legata al portoghese ancora per tanto tempo. Della Valle, agendo così, ha tolto gli alibi a chi forse se ne era creato qualcuno. Il risultato è arrivato subito: i viola hanno risposto contro il Sassuolo. No, non è un caso.

Certo, Sousa dovrà incontrarsi di nuovo con Della Valle, Cognigni e Pradè - si perché il diesse è di nuovo in sella - per chiarire alcuni passaggi. Il mercato non sarà il piatto principale del summit: il portoghese chiederà garanzie sul modo di lavorare, su una maggiore interlocuzione con la società e su un più vasto coinvolgimento sulle scelte tecniche strategiche, a cominciare dal settore giovanile. Non può essere sfuggita la frase di sabato in sala stampa: “In questa settimana - ha detto Sousa - ci sono stati vicini in tanti e tutto ciò è positivo…”. Ergo, il portoghese chiederà a Della Valle di rivedere un certo di tipo di lavoro nel quotidiano. Sousa è qui per seminare cultura di gioco e per dare il proprio contributo alla crescita di una mentalità vincente. Perderlo sarebbe un errore, questo allenatore merita di essere ascoltato. L’esito della riunione tra Sousa e la proprietà, darà l’ordine di grandezza del futuro viola. Misurerà le ambizioni del club. 

Udine, tra poche ore, ci dirà se la Fiorentina sarà definitivamente guarita oppure no, ma intanto col Sassuolo ha dimostrato di essere viva. E’ quanto ci basta per sperare in 2 partite super con Udinese e Juve, avversarie accomunate dagli stessi colori… A dir la verità le partite da giocare al massimo dell’intensità sono 5 cioè quante ne mancano alla fine del campionato. La Fiorentina deve pensare ai 15 punti in palio, poi farà i conti a metà maggio. I dati che Sousa ci ha mostrato sabato dopo la conferenza stampa spiegano come dal punto di vista fisico la squadra stia bene. E’ stato un problema di testa, speriamo che sia finito. 

Nel frattempo il blitz settimanale di Della Valle ha rimesso in moto il mercato. Meno male, perché era impensabile immaginare una Fiorentina ingessata a metà aprile, frangente in cui si costruiscono le squadre della stagione ventura. Il primo nome riemerso dopo qualche mese è quello di Dennis Praet, capitano dell’Unger 21 belga. Centrocampista dai piedi buoni, Praet è nel mirino dalla scorsa estate. Sarebbe stato indicato da Sousa e questo è un altro segnale che invita a pensare positivo: 8-9 milioni dovrebbero bastare. L’Anderlecht sta trattando con la Fiorentina anche perché Praet andrà in scadenza nel 2017: c’è di mezzo Ramadani e questo è un altro indizio forte. Dopo essersi rimessa in moto, aspettiamo che la Fiorentina, tutta, torni a correre…