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FIRENZE È STANCA E LA SVOLTA SOCIETARIA SI AVVICINA SEMPRE PIÙ. BASTA FALSE ILLUSIONI, BASTA PROGETTI FALLIMENTARI E ASSENTEISMO. MERCATO: UN GENNAIO POVERO E CON NESSUN TIPO DI PROGRAMMAZIONE. PRESTO ARRIVERÀ IL TEMPO DEI BILANCI

di Lorenzo Di Benedetto

Non il punto più basso dell'era Della Valle ma quasi. La Fiorentina ha toccato il fondo, dal punto di vista del campo, con la sconfitta di domenica scorsa in casa contro il Verona penultimo in classifica e Firenze adesso dice basta. Basta false promesse, basta prese in giro, basta parole pronunciate tanto per fare (Champions League ndr) e basta mercato fatto senza idee e programmazione. Serve un punto di svolta, serve un cambio di passo, ma a vedere anche il caos milanese delle ultime ore di calciomercato non sembra che si sia così vicini. Partiamo dalle cose concrete: la contestazione è ormai realtà e quella vista nel triste, sportivamente parlando, pomeriggio di domenica è soltanto l'inizio. La curva Fiesole non è più sola adesso, dalla minoranza tanto sbandierata dalla società viola nei mesi scorsi si è passati alla maggioranza e sembra impossibile che si possa tornare indietro. Contro il Bologna al Dall'Ara il popolo gigliato continuerà a farsi sentire, chiederà ancora a gran voce che la famiglia Della Valle lasci definitivamente Firenze e chissà cosa potrà succedere il venerdì successivo, 9 febbraio, quando al Franchi arriverà la Juventus. Quasi impossibile che almeno inizialmente si pensi più a contestare che a battere i bianconeri ma se le cose dovessero mettersi male lo spettro del 17 marzo 2012, quando l'allora squadra di Conte ebbe la meglio sulla Fiorentina per 0-5, si concretizzerebbe certamente. In quell'occasione la formazione allenata da Delio Rossi regalò uno dei dispiaceri più grandi della storia della tifoseria viola ma a fine stagione le cose cambiarono radicalmente e iniziò un ciclo molto importante, con Montella in panchina e con un mercato estivo ricco di grandi acquisti.

Stavolta però le cose sono diverse. La luce in fondo al tunnel non la riesce a vedere nessuno e soltanto una svolta dal punto di vista societario potrebbe far cambiare le cose. Le opzioni sono due: la prima vede Andrea Della Valle tornare prepotentemente a capo della Fiorentina, presente e con lo spirito giusto per ripartire. ADV dovrebbe mettere da parte il suo orgoglio e non pensare più di essere stato contestato ingiustamente dalla tifoseria. Pensiamo un po' a quello che succede a Lotito ogni volta che mette piede allo stadio Olimpico, con la sua Lazio che almeno qualche Coppa è riuscita ad alzarla e che in questa stagione sta lottando seriamente per qualificarsi alla prossima Champions League. Eppure il numero uno biancoceleste viene invitato ad andarsene settimana dopo settimana, ma il suo atteggiamento è completamente diverso da quello dei fratelli Della Valle, visto che non solo si occupa di tutte le vicende legate al suo club, dal campo al mercato, ma è uno dei presidenti più presenti e attivi anche in Lega e FIGC. Il modello Lazio di cui parlava Pioli prima della disfatta contro il Verona non può riferirsi soltanto ad acquisti e cessioni ma anche al modo un cui la società segue la squadra durante tutto l'arco della stagione. La seconda opzione prevede invece la cessione del club durante i prossimi mesi. Anche in questo senso però la famiglia Della Valle dovrebbe mettersi al lavoro per trovare un acquirente serio e non è certo una cosa semplice. Troppo presto per parlarne probabilmente e certamente sarebbe più semplice che Andrea Della Valle tornasse a occuparsi di Fiorentina ma per rivedere una squadra competitiva non si può uscire da queste due possibilità anche se soltanto il tempo potrà dirci verso quale situazione andremo.

In tutto questo oggi è l'ultimo giorno del mercato di gennaio e Pantaleo Corvino, che fino a questo momento, dall'estate a oggi, non è certamente esente da colpe, visto che molti dei suoi acquisti, insieme chiaramente a quelli di Carlos Freitas, si sono rivelati dei flop, si trova a Milano per vedere se riuscirà a cogliere le famose occasioni. Poca programmazione dunque, praticamente assente, e valutazioni completamente sbagliate, perché se prima della sosta si poteva dire che la squadra di Pioli era vicina alla zona Europa League e aveva grandi margini di miglioramento adesso le cose sono cambiate drasticamente e la sensazione è che questa squadra abbia addirittura reso al di sopra delle proprie possibilità. Nelle ultime ore di mercato potrebbero anche esserci alcune sorprese a cominciare dal possibile scambio tra Babacar e Falcinelli con il Sassuolo. L'agente dei due calciatori è lo stesso, Patrick Bastianelli, anche se nella giornata di ieri si è inserito anche Mino Raiola nella trattativa per il passaggio del senegalese alla corte di Beppe Iachini. Le parti in causa smentiscono, dicono che la trattativa è molto difficile, ma nelle ultime ore tutto è possibile e l'avventura del numero 30 sulle rive dell'Arno potrebbe essere definitivamente arrivata al capolinea.