FRANCHI, IL MIC BOCCIA LA COPERTURA SUL PARTERRE DI TRIBUNA
Nell'iter che porterà ai lavori di ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi di Firenze, sulla base del progetto di Arup che si è aggiudicato il concorso bandito dal Comune, arriva il primo difficile problema da superare.
Il Ministero della Cultura (apparato amministrativo che si è dovuto pronunciare sugli elaborati di Arup per quanto riguarda la tutela del monumento di viale Fanti), ha espresso parere contrario in merito alla proposta di estensione della copertura della tribuna centrale dell'impianto, affinché anche i nuovi spalti dell'antistante parterre fossero riparati in caso di pioggia.
L'idea di Arup consisteva nel realizzare un prolungamento retraibile, che potesse estendersi dall'attuale copertura della tribuna a sbalzo progettata da Nervi ed andare a riparare il pubblico che siede nel parterre; in assenza di condizioni meteo sfavorevoli, retratta la protezione supplementare, la pensilina originale sarebbe rimasta libera dall'interferenza della tettoia aggiuntiva.
Il Mic, in fase di Conferenza preliminare dei servizi, ha bocciato questa soluzione sopra la “snella e sottile pensilina” nerviana e inoltre sono state fatte raccomandazioni sulla tamponatura in vetro esterna all'impianto (dove verranno realizzati nuovi spazi come ristoranti, bar e aree vip) e di prestare attenzione alla copertura fotovoltaica che insisterà su parte della copertura degli spalti (vecchie curve e nuove antistanti e Maratona) evitando l'effetto “specchio” che causerebbero pannelli particolarmente riflettenti.
Se per la tamponatura e i pannelli fotovoltaici sono già state individuate soluzioni che andranno a soddisfare le prescrizioni del MiC, per garantire la protezione del parterre della tribuna si deve ancora trovare un'alternativa a quanto proposto in fase di concorso.
Per proteggere dalla pioggia il pubblico delle gradinate più vicine al campo di gioco è necessaria una copertura di circa 1.300 metri quadrati (che deve correre lungo i 110 metri della pensilina esistente ed estendersi dalla stessa per una dozzina di metri). Tanto per rendere l'idea, 5 millimetri di acqua che si distribuiscono su una superficie di 1.300 metri quadrati pesano 6,5 tonnellate.
Come si può sostenere forze importanti senza appoggiarsi lungo l'attuale pensilina, evitando di realizzare una struttura che risulti impattante e che vada a compromettere la percezione delle architetture tutelate?
Una alternativa potrebbe essere quella di coprire il parterre della tribuna, perdendo alcune centinaia dei posti previsti, con una soluzione simile a quella attualmente esistente nel parterre di Maratona, ma rispetto al progetto ideato da Arup, esteticamente, risulterebbe poco gradevole.
Una struttura interamente retrattile, compresi i binari sui quali si estenderebbe la protezione del parterre di tribuna che poggiasse sopra l'attuale “snella e sottile pensilina” (la quale, ricordiamo, è ricoperta di guaina impermeabilizzante rossa e lungo la stessa corrono orripilanti tubature di scolo delle acque meteoriche) non è gradita come soluzione dal MiC? Dal basso, senza sorvolare il Franchi in elicottero, la nuova tettoia ripiegata non influirebbe minimamente sulla percezione della silhouette disegnata da Nervi.
Come detto le altre prescrizioni in merito alla tutela dell'impianto – pannelli fotovoltaici e tamponatura esterna in vetro – dovrebbero essere facilmente superate; la copertura delle curve, della Maratona e dei lati della tribuna ha avuto l'ok. Trovare la soluzione per il parterre di tribuna che soddisfi il MiC sarà una delle sfide più complicate del progetto definitivo dello stadio Franchi.