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FRANCHI, LAVORI E ALTERNATIVE. LO STADIO DI ATLETICA NON È ADATTO

di Donato Mongatti

Nelle ultime settimane, in merito ai lavori che da inizio 2024 dovrebbero dare nuova vita allo stadio Artemio Franchi di Firenze, si è dibattuto su quale scelta farà la Fiorentina durante i cantieri: continuare a giocare a Campo di Marte o trasferirsi altrove?

Le ipotesi sono svariate, ma quella di far spostare la Fiorentina nell'adiacente stadio di atletica intitolato a Luigi Ridolfi appare non percorribile.

L'impianto, inaugurato ad inizio anni 2000, è quotidianamente frequentato da agonisti e amatori ed ha una capienza certificata di circa 7.500 posti a sedere (non 12.000 come erroneamente è riportato su alcune pagine internet). Essendo coperto per tre quarti, adeguarne la capienza con delle tribune temporanee risulterebbe molto complicato, considerando che nell'unica parte scoperta (lungo il rettilineo opposto alla linea di arrivo della pista d'atletica) sono presenti spazi molto ridotti dove appoggiare le strutture degli spalti supplementari che, inoltre, se ipoteticamente fossero installati, andrebbero ad ostacolare il deflusso del pubblico.

Un altro problema evidente è la grandezza del prato al centro della pista. Per realizzare un campo da calcio adeguato alle misure regolamentari (105x68 metri), sarebbe necessario rimuovere parte del “manto gommoso” che corre attorno al prato: dovrebbero sparire le quattro pedane per il salto in lungo e parte dell'area corrispondente ad un'ipotetica linea di fondo.

Infine, tra i problemi più evidenti, ci sarebbe da adeguare la separazione tra pubblico e campo di gioco, dividere le gradinate in settori (con uno “protetto” per la tifoseria ospite), oltre a dotare il tutto di spazi per gli atleti, giudici di gara e presidi delle Forze dell'Ordine.

Ma oltre alla logistica per adeguare lo stadio Ridolfi, esiste una questione di opportunità. All'Asics Firenze Marathon si allenano atleti di fama internazionale come Larissa Iapichino (nel 2019 campionessa europea Under 20 di salto in lungo e detentrice nella stessa categoria del record mondiale con 6,91 m.) e Leonardo Fabbri (pesista detentore dal 2020 del record italiano indoor con 21,59 m., prima detenuto da un altro fiorentino, Alessandro Andrei – vincitore nel 1984 dell'oro olimpico a Los Angeles).

Oltre ai suddetti, noti anche ai meno appassionati di atletica, sono molti i campioni che continuano a formarsi nell'impianto attiguo allo stadio Franchi. Uno degli ultimi che si è distinto è Andrea Cosi, classe 2001, che nei 20 chilometri di marcia quest'anno ha abbassato di oltre tre minuti e mezzo il personale con il tempo di1h:21':59''.

Considerando quanto sopra, qualora si individuassero soluzioni percorribili, sarebbe giusto modificare lo stadio di atletica andando a pregiudicare le strutture di allenamento dove sono nati tanti campioni? No.

Intanto la scorsa settimana il Sindaco di Firenze Dario Nardella, presente ad Edimburgo per assistere alla partita di Conference League tra Hearts e Fiorentina, interrogato dai media presenti, ha parlato anche del futuro del Franchi: “Con il nostro progetto puntiamo a fare uno stadio di primo livello e di prima classe, con quarantamila posti, che possa ospitare gare come i quarti e le semifinali Uefa”. “Ora abbiamo da lavorare alla progettazione esecutiva (definitiva in realtà, ndr) - ha aggiunto Nardella - Il prossimo è l'anno cruciale per il nuovo stadio. Prima di partire con l'affidamento dei lavori vogliamo condividere col club tutto quello che è il percorso per quanto riguarda il cantiere, dove giocherà la Fiorentina, scelta sulla quale è ovvio deve essere la società a decidere, noi siamo a supporto”. Anche i tempi sono confermati: “entro il 2026 dobbiamo finire tutto”.

Il Sindaco attende la Fiorentina, la Fiorentina, ogni volta che è chiamata in causa, afferma che attende risposte dal Comune. Arriveranno presto i chiarimenti da entrambe le parti, o continuerà il ping pong?