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GABBIADINI NON SI MUOVE. SI PUNTA AL PRESTITO DI SANSONE O OUNAS DEL NAPOLI. LE RISORSE SOLO DALLE CESSIONI. A BOLOGNA L’ORA DI NORGAARD? STADIO, OK ALLO SPOSTAMENTO DELLA PISTA

di Enzo Bucchioni

Gabbiadini non si muove dal Southampton. Un interessante obiettivo di mercato della Fiorentina cade così ancora prima che i contatti potessero diventare qualcosa di più serio. A dire no in maniera molto ferma sono stati i dirigenti della società inglese durante un incontro con Silvio Pagliari, il procuratore del giocatore, che era andato a Londra proprio per sondare il terreno e capire che margini di manovra ci potessero essere per un ritorno in Italia. A spingere Pagliari ci sono diverse società interessate a Gabbiadini fra le quali la Fiorentina che sembrava in pole position. L’attaccante sarebbe rientrato volentieri a gennaio, l’avventura inglese è fatta di alti e bassi, non esaltante, ha voglia di tornare a essere protagonista anche in chiave Nazionale. E Firenze era una piazza molto gradita. Il Southampton però non vuole mettersi a cercare un attaccante sul difficile mercato invernale, è soddisfatto del rendimento di Gabbiadini e non vuole toccare niente. Fine di un’idea? Diciamo di sì anche se, sappiamo benissimo, il mercato è fatto di momenti, episodi e situazioni che a volte possono anche mutare in maniera repentina.

Mercato quest’anno molto più complesso. Come noto, le operazioni dureranno soltanto quindici giorni, dal tre al diciotto di gennaio, in sostanza due settimane meno rispetto al solito. Questo vuol dire che eventuali operazioni vanno programmate con largo anticipo e gli obiettivi devono essere chiari. La Fiorentina sa benissimo che un attaccante serve, in questo momento una alternativa a Simeone non c’è e anche se Pjaca dovesse finalmente tornare un giocatore affidabile, non è una prima punta.

Non immaginiamo cose faraoniche. Ricordate sempre che Adv l’estate scorsa parlò di "mercato creativo" e "mercato creativo" resta anche a gennaio. La proprietà non mette risorse proprie, il budget dovrà essere ricavato dalla gestione che fortunatamente è in attivo, ma certamente non consente colpi ad effetto. Come al solito molto dipenderà anche dalle uscite. Corvino proverà a piazzare Maxi Olivera (magari) e Thereau, forse anche Laurini o Diks. Ci fosse l’occasione o qualche richiesta particolare, per far cassa potrebbe uscire anche Eysseric ancora e sempre deludente. Ma il Dg viola lavorerà sui prestiti onerosi, con riscatto a giugno o dilazionato, un po’ come fece con Saponara due anni fa. Nel mirino resta Destro, ma è difficile trovare un’intesa con il Bologna per ovvie ragioni. Piace Sansone, ma è un esterno che entrerà in ballo se Pjaca continuerà a deludere. Stesso discorso per Ounas, un esterno molto tecnico e veloce, che il Napoli utilizza poco e sta pensando di prestare. Ma, c’è da scommetterci, nel caso De Laurentiis chiederebbe in cambio un’opzione per Chiesa. Opzione che la Fiorentina non può dare perché sa benissimo che il Napoli non arriverà ai 70-80 milioni richiesti.

Ma siamo sicuri che serva soltanto un attaccante? A questa squadra e mi sembra evidente, manca soprattutto un cervello pensante, un centrocampista di personalità, qualità e geometrie. Se la manovra d’attacco non funzione non è solo colpa degli attaccanti, ma dei tempi e delle scelte di gioco spesso sbagliati dai centrocampisti che non hanno le caratteristiche giuste.

A questo proposito, se è vero che Norgaard è pronto, ha capito il calcio italiano, lo aspetto con ansia. Può risolvere il problema? Con il danese in regia, Veretout potrebbe tornare a fare l’interno e Gerson l’esterno alto. O almeno potrebbe essere una soluzione tattica in più. Alcuni rumors di spogliatoio dicono che Pioli sta pensando di lanciare Norgaard a Bologna. Mi sembra strano, è una partita delicatissima, assolutamente da vincere, conoscendo Pioli, è uno che preferisce andare sulle certezze acquisite, tanto più che mancherà Pezzella un leader fondamentale. Ma se Norgaard non gioca mai vien da pensare che l’allenatore non lo ritenga pronto e allora torniamo al discorso mercato.

Speriamo che i Della Valle abbiano capito che sarà durissimo andare in Europa se non arriveranno rinforzi e contemporaneamente non crescerà il rendimento di Pjaca, Simeone e Gerson. Fuori dall’Europa per il terzo anno sarebbe inaccettabile. E senza Europa, Chiesa chiederà di andare via. Ne hanno la percezione anche dall’Estremo Oriente?

Tornando alla gara con il Bologna, gara assolutamente da vincere perché il calendario dopo potrebbe diventare insidioso, anche se non gioco al Fantacalcio e non chiamo Pioli, mi permetto comunque un paio di varianti di formazione avendo visto tutte le dodici gare giocate dal Bologna che, per me, fatica a raddoppiare nell’uno contro uno e va attaccato molto sugli esterni per poi mettere in mezzo cross radenti dal fondo.

Il 3-5-2 potrebbe dare equilibrio, fra l’altro mettendosi a specchio con Inzaghi: Lafont; Milenkovic, Hugo, Ceccherini; Laurini, Benassi, Veretout, Gerson e Biraghi; Chiesa e Simeone.

Il caro 4-3-3 potrebbe essere rivisto con Lafont; Laurini, Milenkovic, Hugo, Biraghi; Benassi, Veretout, Edimilson; Chiesa, Simeone, Gerson. Chissà...

Chiudo con lo stadio. In attesa del famoso progetto esecutivo della Fiorentina che dovrebbe arrivare in comune prima del veglione dell’ultimo dell’anno, passo avanti importante oggi pomeriggio in Regione per la ridefinizione dell’area. E’ arrivato l’ok al piano per lo spostamento e allungamento della pista, per intenderci dovrà essere girata in parallelo (o quasi) all’autostrada. Le istituzioni stanno facendo tutto quando avevano promesso, ora serve il progetto.