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GENOVA UNA FINALE PER SOGNARE: CONTA SOLO LA VITTORIA MA È GIÀ BELLO ESSERE QUI. MILENKOVIC CRESCE, ANCHE TERZINO…

di Mario Tenerani

Mancano 270 minuti alla fine della stagione e la Fiorentina è in piena corsa per la zona Europa League. Se ci soffermiamo per un istante a pensare, capiamo che è già bellissimo trovare i viola qui, senza ignorare due considerazioni: la squadra non era stata costruita per un traguardo simile e dopo il 4 marzo tutto poteva finire. Invece i viola sono in volata, a sperare concretamente. E non devono ringraziare nessuno: a prescindere dalla meta conclusiva, avranno fatto un’impresa. E la stagione però resterà maledetta per sempre. 

La Fiorentina si era ritrovata nella fascia mediocrità della classifica e da quelle sabbie mobili si è tirata fuori. Ora vede la zona Europa ad un passo anche se quest’ultima è legata pure alle vicende della Coppa Italia. Se vince il Milan addio settimo posto, in caso contrario la bagarre si fa ancora più frizzante. Tra l’altro la finale tra Juve e Milan sarà il 9 maggio, ovvero due turni prima della conclusione del campionato. Altro dato da non sottovalutare. 

Di sicuro Pioli vuole provarci fino in fondo e per fare questo non può prescindere dalla vittoria di Genova. Un punto o zero sarebbero la stessa cosa, i giochi finirebbero lì invece con un trionfo la gara col Cagliari assumerebbe un altro peso. Lo scopo è sbarcare a San Siro con un gap massimo di 3 punti dal Milan: il 20 maggio si trasformerebbe in uno spareggio a tutti gli effetti. Questo è il piano di volo della Fiorentina, ma passare a Marassi è dura, molto dura.

Servirà una squadra compatta, poco incline all’errore e con un Cholito super anche se Giovanni sfiderà un passato recente. Per lui 12 gol un anno fa con la maglia rossoblu e uno in Coppa Italia. I tifosi viola saranno circa mille perché loro ci hanno sempre creduto. 

Nel frattempo il mercato è già cominciato, Pioli e Corvino pensano alla squadra futura partendo una buona base di quella attuale. Il nodo principale da sciogliere, insisteremo molto su questo tasto, si chiama Badelj: con Milan ancora in squadra ricominciare sarebbe molto più semplice. 

La Fiorentina ha bisogno di un regista per manovrare al meglio - le soluzioni alternative non rendono quanto l’originale - e se questo è Badelj, la strada è in discesa. In attesa del sì al rinnovo del croato, la società pensa e spera. Soprattutto Pioli che al nazionale croato ha affidato le chiavi del gioco.

Tra i volti nuovi che hanno convinto tifosi e critica c’è sicuramente Milenkovic: il serbo appena 21enne ha margini di crescita altissimi. E’ un talento sul quale Pioli vuole lavorare in profondità. E’ il difensore più veloce, quantomeno nei primi 15 metri, questo lo può portare a immaginarlo anche come esterno destro, ruolo per altro in cui Pioli lo ha già utilizzato in diverse occasioni. Questa posizione potrebbe diventare anche definitiva a patto che Corvino trovi sul mercato un altro centrale da affiancare in rosa a Pezzella e Hugo. A destra resterebbe Laurini che ha dimostrato di essere difensore normale, ma affidabile. Le manovre sono cominciate, ma prima ci sono 270 minuti da vivere con intensa serenità…