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GETTEREI UN PO' DI ACQUA SUL FUOCO

di Leonardo Petri

E' davvero divertente ascoltare e leggere i superlativi che vengono riservati a questo inizio di stagione della nuova Fiorentina, rivoluzionata dalla coppia Pradè-Macia con il benestare di Andrea Della Valle. Tutto ciò che solo fino a qualche mese era un disastro oggi è diventato magnifico. E' diventato fortissimo Ljajic che gran parte dei colleghi e dei tifosi viola avrebbe voluto cacciare immediatamente dopo il ruvido confronto con Delio Rossi (qualcuno si ricorda come Firenze si schierò quasi all'unanimità dalla parte dell'allenatore?). E' diventato pedina importante nello scacchiere tattico (cito testualmente) persino Romulo, fino a ieri considerato l'ennesimo bidone regalatoci da Corvino. Ancor più divertenti sono però i commenti tecnici. Ovviamente la Fiorentina ha giocato una gara splendida contro la Juventus e merita gli applausi di tutti per come sta cercando di affermare un modo di stare in campo nuovo per il calcio italiano e per il poco tempo in cui ci sta riuscendo ma, da questo, alle iperboli di queste settimane ce ne passa. Ho letto e sentito, in ordine sparso, che la Fiorentina ha distrutto la Juventus, che ha vendicato lo 0-5 dello scorso anno (come uno 0-0 possa vendicare una manita resta un mistero), che ha insegnato calcio ai campioni d'Italia. Beato equilibrio. C'è poi la classifica. Credo che la Fiorentina abbia fatto bene fino a questo momento ma è indubbio che abbia giocato meglio rispetto ai punti conquistati. Ne sapremo di più dopo la gara di San Siro ma proviamo a fare le tre ipotesi che scaturirebbero dai tre diversi risultati possibili. In caso di vittoria sarebbe un trionfo: undici punti in classifica, prima vittoria esterna, piazzamento sicuro in zona Europa, insomma tutto volgerebbe al bello. In caso di pareggio i punti in classifica sarebbero nove, di cui solo due in trasferta, e i punti nel trittico tanto atteso (Parma, Juve, Inter) alla fine sarebbero solo tre, ovvero il minimo previsto da una tabella elaborata da qualsiasi tifoso. In caso di sconfitta la Fiorentina resterebbe a quota otto, di cui solo un punto in trasferta, perderebbe la seconda gara fuori casa su tre disputate e il secondo match contro una big dopo Napoli, uscirebbe, probabilmente, dalla zona Europa. Insomma la gara di Milano rappresenterà un bel punto di svolta, naturalmente non definitivo, in vista dei prossimi impegni. Restando sulla classifica (ricordo, per onor di cronaca, che la Fiorentina ha fatto finora né più e né meno gli stessi punti di Catania e Siena) ma ampliando l'analisi la Fiorentina sta giocando sicuramente un buon calcio ma, alla voce gol fatti, fa intravedere i segnali di ciò che temevamo dopo il 31 agosto, una certa difficoltà a trovare la via del gol. Delle prime nove squadre in classifica la Fiorentina è quella che ha segnato meno e dei suoi 6 gol ben 4 li ha realizzati Jovetic. Inoltre nelle due gare contro squadre in lotta per le prime posizioni, Napoli e Juventus, la Fiorentina, pur prevalendo nel possesso palla, ha realizzato sol un gol, nel finale del match del San Paolo, con Jo-Jo e inutile ai fini del risultato. Naturalmente sono felice di sottolineare come invece la difesa viola abbia dimostrato, nonostante sia tutta nuova, una grande solidità e un affiatamento oltre ogni aspettativa (i viola sono la quarta difesa). E' una squadra, la Fiorentina, che quando la palla ce l'hanno gli avversari si muove compatta, come un corpo unico e questo, trovo, sia il dato migliore e più incoraggiante di questo inizio di stagione. Credo, in queste poche righe, di aver scritto cose abbastanza ovvie e sufficientemente banali (i numeri sono lì, basta leggerli) ma ho come la sensazione che mi verrà attribuito il peccato, capitale, di lesa maestà. Me ne farò una ragione, convinto che la strada per la gloria sportiva della Fiorentina sia ancora molto lunga, che la Fiorentina sia ancora lontana dall'essere considerata una grande squadra ma che con la bravura di Montella, l'ambiente che si è creato, il gruppo che sembra esserci e l'entusiasmo di Andrea Della Valle sarà un piacere, questa strada, percorrerla insieme.

Leonardo Petri