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GILA VIA? RISCHIO BOOMERANG

di Laura Bandinelli
Laura Bandinelli

Come regalo di Natale i tifosi viola si ritrovano una classifica balorda e la notizia di un possibile addio di Alberto Gilardino e perché no, pure di Vargas. Per trovare un ambiente più depresso di quello viola è necessario andare a Bergamo magari a casa Doni. L’effetto Delio Rossi è scomparso e la voglia di ricostruire non sembra correlata alle reali necessità di questa squadra. Il fatto che Gila sia diventato un caso la dice lunga sulla situazione che attraversa la Fiorentina. E il modo con il quale è stato gestito è alquanto curioso. E’ stato schierato quando segnava ed è stato spedito in panchina quando si è sbloccato. Per far spazio a chi?  A Jovetic come prima punta e soprattutto a Cerci che non giocava da un mese. La mossa ha scatenato il putiferio. Gila è diventato parente di Montolivo: da risorsa a peso. Ma come si fa a pensare di privarsi dell’attaccante più importante della rosa a gennaio? Certe cessioni vanno programmate per tempo. Invece, ancora una volta, si proverà a sbarazzarsi di un big senza ammettere di volerlo fare e magari senza il nome di un degno sostituto. La Fiorentina ha una grande opportunità: dimostrare agli scettici che non agisce di pancia ma con la testa. Se arriverà una punta dello stesso calibro dell’attaccante biellese (magari anche più ispirata) l’affare avrà una logica indiscutibile altrimenti questa mossa diventerà un altro boomerang e la stagione proseguirà in salita. Corvino sembra destinato ad avere un ruolo centrale in questa sessione di calcio mercato. Dovrà sbarazzarsi degli errori (Santiago Silva) e accettare anche condizioni non vantaggiose pur di piazzare giocatori che alla lunga rischiano di essere pagati solo per fare gli spettatori in tribuna.

Laura Bandinelli

giornalista de La Stampa