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GIOCHIAMOCELA, IL NAPOLI È FORTISSIMO MA QUESTA È UNA FIORENTINA NO LIMITS. VLAHOVIC E LA SERATA PIÙ LUNGA: DOVRÀ DIMOSTRARE AGLI ALTRI, E SOPRATTUTTO A SE STESSO, DI ESSERE GRANDE DAVVERO

di Leonardo Bardazzi

Giochiamocela. A viso aperto, col sorriso sulle labbra e con le stesse armi che ci stanno portando a credere che la Fiorentina sia finalmente sulla strada giusta. Dopo l’Inter, arriva il Napoli. Una squadra fortissima, a punteggio pieno, attrezzata per vincere lo scudetto e resa ancora più completa dalla guida di un allenatore tra i migliori in assoluto e da un attaccante di livello mondiale, con quel guizzo da pantera e il fisico imponente, fermato l’anno scorso da mille intoppi, ma quest’anno, indiscutibilmente, tra i migliori giocatori del campionato. Gli azzurri viaggiano a mille, hanno una rosa ampia e piena di talento. Insigne, Lozano, Politano, la classe di Fabian, i muscoli di Anguissa e di Koulibaly, più quelli del già citato Osimhen: lo scivolone in Europa League non tragga in inganno, sarà un esame tostissimo, il calendario di questo inizio stagione d’altra parte non concede tregua. Questa però è una Fiorentina No Limits, una squadra che sa cosa fare e come ottenere ciò che vuole. Magari potrà non riuscirci, ma non per questo è disposta a cambiare pelle, a scalfire quella che in poche settimane è diventata una mentalità nuova, una linea da seguire per tornare tra le gradi. Aggressività, compattezza, contrattacchi, difesa alta e ritmi indiavolati. I viola proveranno a vincerla così, perché non c’è niente che possa far cambiare idea a Italiano e in fondo è giusto così. 

Rispetto alla partita con l’Inter ci sarà il vantaggio di aver avuto tempo e modo per rifiatare, pensare ai dettagli e a come far male a una squadra quasi perfetta. Nico Gonzalez ha una voglia matta di farsi perdonare la sciocchezza contro i nerazzurri, Torreira è in crescita, Bonaventura è in forma smagliante, eppoi c’è lui, Dusan Vlahovic, il gioiello che sfida Osimhen e che dovrà dimostrare, agli altri ma soprattutto a se stesso, di essere più forte delle pressioni. Delle tensioni. Delle polemiche che inevitabilmente innesca una storia infinita come quella del contratto. Commisso si è sfogato, forse con un tempismo non perfetto considerando la partita di oggi, ma certamente con mille ragioni. Rocco è pronto a firmare un accordo mai visto nella storia viola, un rinnovo da 40 milioni in 5 anni superiore a quanto guadagnato da Gomez e Ribery. Ha perfino detto sì alla clausola e quindi alla possibilità di lasciar libero il suo pupillo nel giugno prossimo: più di così è impossibile chiedergli. Servirebbe una riflessione a livello mondiale su dove stia andando questo calcio, sempre più avido e in mano ai super procuratori, nonostante la crisi mondiale parli di bilanci in rosso e crisi nerissime. Servirebbe appunto, perché la realtà parla di tutt’altro e di un destino che sembra già scritto. Vlahovic comunque è un ragazzo serio, affamatissimo di gol e convinto di poter diventare un campione: finché starà qui darà tutto per portare in alto la Fiorentina e consacrarsi tra i grandi. Basta e avanza questo per continuare a fare il tifo per lui, senza se e senza ma. “Nessuno potrà permettersi di scalfire la nostra serenità”, ha avvertito Italiano. Il boato del Franchi, per Dusan e per la squadra. Una Fiorentina energica ed entusiasta: solo così la trappola per Luciano da Certaldo, potrà davvero diventare tagliente.