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GIOVANI E FUTURO: LA FIORENTINA PERCORRE L'UNICA VIA PER IL PRESENTE. GERSON-PJACA: SCELTE LE UNICHE FORMULE POSSIBILI PER AVERLI

di Marco Conterio

Il mercato è finito, la stagione sta per iniziare. Vagiti d'agosto, la Fiorentina è pronta. Coi suoi difetti, coi suoi sogni, con le sue prospettive. Con i suoi ampi margini di crescita. Con le polemiche che la circondano che mai l'abbandoneranno ma con una costante che i tifosi, che d'amore vivono d'amore e passione, che in oltre ventimila hanno sottoscritto l'abbonamento stagionale. Firenze è così. Una montagna russa di abbracci e di insoddisfazione. Di voli pindarici e di crolli repentini. Lo è sempre stata, sempre lo sarà. Vuole sincerità, la pretende. Non ha mai compreso la politica d'autofinanziamento di una proprietà che prima spendeva e ora no. Che cura il bilancio e poi il gioco. Che costringe Corvino e Freitas a far quadrare i cerchi, per prendere un giocatore. La vera verità è che nessuno dei due dirigenti avrebbe accettato mai un prestito secco di un calciatore, Gerson, per valorizzarlo nei fatti per la Roma. Però Stefano Pioli aveva giustamente chiesto giocatori che già conoscessero la Serie A e in un'estate dove le grandi hanno puntato solo su cessioni pro bilanci e fair play, prestandone pochissimi ma vendendoli con recompre onerose. E' per questo che per trovare la quadra di cui sopra per Marko Pjaca con la Juventus è arrivato il messaggio della proprietà: ok all'arrivo e alle condizioni dei bianconeri che altrimenti non lo avrebbero ceduto. Quel che arriva dalle griglie di commentatori ed esperti è che la Fiorentina, però, potrebbe essere una delle sorprese della stagione. Anzi. La Sorpresa. E questo viene da ogni latitudine, non solo da chi segue giornalmente la Viola. C'è curiosità per quel che sarà di Alban Lafont, che in Francia considerano futuro Hugo Lloris. C'è profondo interesse per una difesa ora consolidata e con uno dei migliori talenti del calcio europeo come Nikola Milenkovic. Per un tridente che ha teoricamente un futuro straordinario ma che nel tempo, la verità è amara ma è scontata, non durerà. Marko Pjaca, Giovanni Simeone, Federico Chiesa. Se tanto dà tanto, la Fiorentina ha tre dei migliori interpreti nel ruolo dei prossimi anni in Italia ma visto che nel futuro le grandi della A e d'Europa tanto lo daranno alle casse viola, Corvino non poteva far altro che cercare ulteriori inezioni di talento e prospetti come Montiel, Vlahovic, Graiciar e via discorrendo. I dubbi di molti sono sul centrocampo. Stefano Pioli aveva chiesto un giocatore diverso rispetto a Milan Badelj perché uno come il croato, con quelle caratteristiche, sul mercato e per prezzi non c'era a disposizione. Sicché il tecnico aveva chiesto un muscolare, uno di fisico. E' arrivato Christian Norgaard, adesso si alternerà con Bryan Dabo ma il futuro della regia sarà di Jordan Veretout. E i suoi gol? I suoi inserimenti? Gerson sarà 'deputato' a sostituirlo. Poi Edimilson Fernandes, brillante a tratti con l'Arezzo ma capace di buone geometrie. Marco Benassi è una certezza, la Fiorentina una scommessa. Era però l'unica strada da percorrere: giovani, futuro. Sogni e speranze. Che è la via per provarci, nel mare magnum dei milioni ritrovati. Altrove.