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GIUSTO FISCHIARE UN ATTEGGIAMENTO PERDENTE

di Leonardo Petri

Partiamo dal fondo per dire che mentre al Franchi la Fiorentina si e' accontentata per tutto il secondo tempo del pari, il Lecce a Catania ci ha creduto fino alla fine.  Atteggiamenti diversi: quella viola è una squadra apparsa quasi impotente nel cercare la vittoria fino alla fine. Al termine i fiorentini fischiano ancora. Giusto cosi, questo atteggiamento va fischiato. Detto questo vi racconto come l' ho vissuta io minuto per minuto.

   Considerazioni preliminari durante il riscaldamento. A Montolivo avrei preferito Lazzari, per quel che ha fatto a Milano e perche, con l'ex capitano, puo bastare cosi. Saluti, baci e tribuna. Sorpresa, nel Palermo non c'e' Miccoli. Gioca Ilicic. Non e' detto sia un bene. Lo sloveno mi innervosisce perche ha talento ma non sai mai quando lo esprime. Ricordo il gol bellissimo a Frey lo scorso anno con Rossi sulla panchina rosanero. Sono più tranquillo che col Chjevo ma di questa squadra non riesco a fidarmi. Fischio d'inizio e si gioca. I primi colpi rivelano una buona Fiorentina, d'assalto, con Natali, Amauri (gran tacco) due volte e Nastasic (palo) vicino al gol. Roba che di solito ci vogliono due partite. Il Palermo appare il solito da trasferta, inconsistente. Stato d'animo volante. La Fiorentina e' più determinata, comanda in mezzo al campo, e' aggressiva; il Palermo e' schiacciato,  Ilicic e Hernandez sono lontani fra loro e col resto della squadra. Amauri da' il meglio in pressione su Donati. Penso che l'azione viola, pero, non sia molto fluida e vedo lentamente la squadra perdere il ritmo, a beneficio del Palermo. Al 21:57'' sfiora il gol Pasqual (me lo sono segnato bene) nella porta giusta. Ho visto nero al 27' quando Ilicic inventa per Hernandez che grazia Boruc. Il tempo finisce con i viola in calo. Pensierino dell'intervallo. Proverei a vincere attentissimo pero' a non rischiare di perdere.
 
Parte il secondo tempo. Mi accingo ad assistervi provato nel fisico da un catering che vale la classifica della squadra. Sensazione veloce. La Fiorentina conferma che giocare in proprio e' piu difficile che giocare sugli altri, soprattutto se non sei, e la Fiorentina non lo è, una squadra organizzata. Al 57' penso due cose. Kharja può uscire  e il pareggio pare andare bene ad entrambe. Di sicuro la gara si sta imbruttendo. Errori, troppo errori. Penso che il Palermo potrebbe, volesse davvero, prendere in mano la gara ma per la sua inconsistenza difensiva la Fiorentina puo essere pericolosa in ogni momento col colpo di un singolo o su palla inattiva. Quando al 67' esce effettivamente Kharja ed entra Lazzari mi dico: o sto leggendo bene la partita o il cambio e' proprio banale. Al 70' mi scappa il primo, sommesso, sbadiglio, in concomitanza con una telefonata di Jo-Jo a Viviano. Il pari resta risultato ambito ma sinceramente capisco più i conti del Palermo che quelli viola, in ogni caso si affrontano due squadrette. Esce zoppicando De Silvestri, ovviamente peggio che a Milano, ma ritrovato. Entra Cassani con il quale o senza il quale tutto resta tale e quale. Arriva il secondo sbadiglio e le quote dello 0-0 precipitano. Penso anche che Amauri resti quello pre-Milan e Jovetic non va affatto bene. Poi Amauri fa una cosa incredibile, un gol in rovesciata di braccio (si fa fatica a spiegarlo) e l'arbitro glielo darebbe anche, se non fosse che al guardalinee Grilli qualche diottria è rimasta e non se ne fa niente. Una nota lieta pero c'e: Ama (come lo chiamano gli amici) e' stato ammonito e salterà la Roma. La Fiorentina tira i remi in barca, il Lecce a Catania no e fra l’88' e il 90'  ribalta il risultato a Catania portandosi a soli tre punti. Giusti i fischi finali perche purtroppo una rondine non fa primavera.

Leonardo Petri

giornalista di Canale10