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GODI FIRENZE, STAVOLTA È ROBA SERIA. SQUADRA CON GLI ANTICORPI DA CHAMPIONS. KEAN L'OTTIMIZZATORE: UNA PALLA, UN GOL... IL GRUPPO COME LEADER: BEL LAVORO PALLADINO. E ORA TOGLIETE LA MAGLIA A RANIERI E COMUZZO...

di Mario Tenerani

Godi Firenze, godi. Perché questa Fiorentina è roba seria, non c'è truffa. E chi non gode problemi suoi. Un'altra vittoria, un'altra fatica, ma il successo non è tale se è privo di sudore. Un'altra partita 'sporca', il calcio è anche questo. Forse per noi italiani è soprattutto questo. Le gare ruvide, masticate, ingarbugliate, non tolgono niente alla classifica da brividi della Fiorentina: i viola ci sono arrivati con le loro forze, nessuno ha regalato niente loro. Fortuna e sfortuna, palo dentro, palo fuori appartengono alla narrazione del pallone. Capitano a tutti, prima o poi. Il tema, semmai, è approfittare di questa posizione perché è notorio che nella gamma di difficoltà sia più facile arrivare al terzo posto, piuttosto che mantenerlo. Il campionato finisce a maggio, adesso la Fiorentina non ha nulla in mano però può immaginare come stringere, alla fine del percorso, qualcosa di prezioso.

Ci sono indicatori che fanno trasparire le qualità di un gruppo. Lo ha spiegato bene Palladino a fine partita, con la consueta prudenza, ma anche con la giusta verità: "Questa squadra ha gli anticorpi per restare in quota". Siamo d'accordo, da fuori vediamo un branco coeso, senza un capo perché è il medesimo gruppo a trasformarsi in leader. I vecchi si sono fusi bene coi nuovi. Il vero capolavoro di Palladino è proprio questo: non ha fabbricato personalismi, ma una formazione in cui tutti sono al comando. E in campo si vede: c'è il mutuo soccorso, tutti si aiutano. Risultato? Una folle voglia di vincere. Cosa? Lo vedremo. La lezione di tre-finali-tre perse - sorvoliamo sul come - ha lasciato il segno. A proposito, anche Dodò sull'argomento è stato altrettanto chiaro. 

La Fiorentina non è stata costruita per inserirsi nei posti nobili del campionato, ma ora si sta accorgendo di avere lo status per restarci. Non era da Champions, ma può diventarlo. E se invece sarà Europa League andrà benone lo stesso. Se i giocatori oggi hanno rinunciato al giorno libero per allenarsi e restare carichi, significa che la fame è in aumento. Ci sono annate che nascono male e finiscono peggio. Ma ci sono pure quelle che cominciano bene e si concludono in apoteosi. Questa Fiorentina va accompagnata nel suo percorso di dolce pazzia, non frenata. 

Lo diceva Rocco un'era geologica fa, lo ha ripetuto Gasperini in queste ore: "Datemi un portiere che para e un centravanti che segna, poi il resto...". A Firenze sta succedendo qualcosa di simile: De Gea conserva, Kean trasforma. Nel mezzo, sicuramente, c'è tanto altro di buono, ma la spina dorsale è quella. Kean è un ottimizzatore: a Torino ha avuto nelle proprie disponibilità solo una palla vera e l'ha scaraventata dentro a modo suo. Ricordando la Fiorentina di Ranieri quando Toldo oppure Padalino da dietro, lanciavano un missile nella prateria e Batistuta travolgendo il mondo che gli si metteva davanti, segnava a raffica. Contro i granata stesso schema: lancio di Ranieri, bellissimo, Maripan in difficoltà, Kean pronto a purgare lui e Milinkovic Savic, in ritardo nella uscita. 

L'attaccante di Vercelli ha già segnato, in questo scorcio di stagione per tre volte in Conference, per cinque in A e una in Nazionale. Ma c'e' di più: Kean con la Fiorentina ha partecipato a 9 azioni da gol (con 8 centri e un assist) stabilendo il proprio record personale con una squadra. Nella Juventus 22/23 si era fermato a 8. 

La Fiorentina è un rullo compressore: ha vinto 8 delle ultime 9 sfide ufficiali e nelle ultime 7 partite consecutive (in tutte le competizioni) ha ottenuto solo successi. Nelle ultima 4 trasferte in A non ha subìto reti, mentre in 15 incontri stagionali ha già prodotto la bellezza di 32 gol. In serie A sono 22 in 11 partite, con la media esatta di 2 gol a gara. La difesa con 9 reti al passivo è la terza del campionato e l'attacco idem, in attesa degli altri risultati (la Lazio gioca stasera). La cooperativa dei marcatori considerando il quadro complessivo, ha registrato 13 goleador diversi. Non male come dato. Insomma, i numeri fotografano una splendida realtà, al di là di qualsiasi previsione. 

A Torino mancavano ancora Gudmudsson che comunque sta recuperando nei tempi e Pongracic, in campo però con la Primavera per recuperare il ritmo. Quando rientreranno rinforzeranno la Fiorentina. Solo una domanda: come faranno adesso a togliere la maglia a Ranieri e Comuzzo...? Contro il Toro un'altra prestazione di spessore, paiono nati per giocare assieme. Palladino ripete spesso: "Non voglio sentire parlare di titolari...". Ha ragione, ma Ranieri e Comuzzo hanno tutta l'aria di esserlo...