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GOSENS IL NUOVO JORGENSEN, VIETATO SACRIFICARE PARISI MA BIRAGHI IN DIFESA È UN ERRORE DA NON RIPETERE. GUD E KEAN VALGONO 30 GOL. RADIO FIRENZEVIOLA, NUMERI DA CHAMPIONS

di Luca Calamai

Gosens mi ha conquistato. Che è un esterno micidiale lo sanno tutti. Dimenticate l'ultima stagione a Berlino. E' un matrimonio che non ha funzionato dal primo giorno. Lui è ancora quello di Bergamo. Dove è stato per anni una delle armi micidiali del Gasp. Mi ha colpito però la sua anima da leader.  In conferenza stampa ha parlato da capitano. Sapete chi mi ha ricordato? Mi ha ricordato Jorgensen. Uno che non alzava mai la voce ma che era ascoltatissimo. Un leader in campo e dentro lo spogliatoio. Una di quelle figure che fanno la fortuna degli allenatori perché oltre a incidere con gol e assist sono un esempio giornaliero per il gruppo. Gosens mi ha colpito, anzi direi emozionato, quando ha detto che sogna di far crescere i suoi figli a Firenze, in Toscana. Lui ci ha scelto. Come Kean, come Gudmundsson, come i quattro nuovi centrocampisti. Questo vuol dire che a un certo livello la Fiorentina è un piatto calcistico che piace.  Un aspetto che deve inorgoglirci. E che testimonia della credibilità che ha Commisso (i bilanci sani sono un fantastico biglietto da visita...). Forse ho sbagliato a dare il voto al mercato. Forse 6,5 era più giusto che 6. Spero che siano state gettate delle basi per iniziare un percorso di crescita che porti nel giro di due-tre anni la Viola a compiere il salto di qualità. Il segreto per farlo lo insegna l'Atalanta la prossima avversaria. Vendere bene e comprare meglio. Tenendo però i giocatori chiave.

Due giocatori chiave sono sicuramente Kean e Gud. Insieme valgono una trentina di gol. Una squadra importante si costruisce partendo da un numero di reti garantite. Non vedo l'ora di veder giocare insieme questi due elementi. Ha ragione il mio amico Polverosi quando parla di Fiorentina divertente. Con Gudmundsson, con Kean, speriamo presto con Colpani. Qualità. Calciatori tecnici. Calciatori che hanno gol nelle gambe. Spero che strada facendo entri in questo gruppo anche il mio pupillo Beltran. L'argentino ha pochi mesi per prendersi la Fiorentina. Anche lui ha qualità e senso del gol. Però ora deve metterli in campo altrimenti sarà inevitabile cambiare rotta. E magari cederlo a gennaio.

Chi invece non cederei nel mercato invernale è Parisi. Questo progetto va difeso. Se Gosens è l'intoccabile sulla fascia sinistra l'alternativa al tedesco deve essere Parisi, non Biraghi che dal mio punto di vista ha chiuso il suo percorso in  maglia viola. Parisi deve ancora crescere, è vero. Ma può farlo all'ombra di Gosens. Biraghi non è il presente e tantomeno può essere il futuro. E lo dico prima, se Palladino dovesse riproporlo titolare in difesa anche contro l'Atalanta ne sarei sorpreso. Anzi per me sarebbe un errore clamoroso.

Chiudo con un pensiero alla festa per i due anni di Radio Firenze Viola. In 24 mesi questo progetto è cresciuto in maniera incredibile. Parlo di una "squadra" fantastica. Che ha  grandi allenatori-dirigenti, grandi colleghi, giovani di grande talento, registi che non ti abbandonano neppure per un secondo. Il tutto sotto la guida discreta, anzi discretissima, di un proprietario che però è sempre presente.  Come fanno i proprietari-presidenti che accompagnano il progetto non solo a livello imprenditoriale ma con il cuore. Radio Firenze Viola oggi punta alla zona Champions. Lo slogan del mondo di Firenze Viola e Radio Firenze Viola è: ascoltala, leggila e guardala (siamo sul 92 del digitale terrestre della Toscana). Mi permetto di aggiungere un altro verbo: goditela.