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HAGI NON È MIGLIORATO: CESSIONE GIUSTA E INEVITABILE MA L'ERRORE DELLA FIORENTINA NASCE DA LONTANO. NO AD ANTONELLI (PER ORA). CHE GIOIELLI NEL VIVAIO: ORA SERVE TROVARE UNA SQUADRA SATELLITE

di Andrea Giannattasio

Pantaleo Corvino è tornato a Firenze dalla due giorni milanese con la valigia un po’ più leggera di quando era partito. È ormai fatta per la cessione a titolo definitivo di Hagi a Viitorul: un’operazione che dovrebbe portare nelle casse dei viola qualcosa come 2,5 milioni di euro, una cifra nella quale è compreso anche un premio valorizzazione che la Fiorentina è riuscita ad ottenere dai rumeni. Verrebbe da domandarsi, a dirla tutta, che tipo di miglioramento abbia mai avuto il fantasista rumeno fin da quando è arrivato in riva all’Arno, al termine di un’operazione innestata da Macià, portata avanti da Pradè e conclusa dall’attuale d.g. viola due estati fa. I numeri di Hagi in viola, del resto, sono sotto gli occhi di tutti e non è certo questa la sede per ripeterli. Quello che però è lampante è che il miglioramento fisico e tecnico del rumeno nel nostro campionato sia stato pressoché nullo. E questo sia per la poca predisposizione strutturale del giocatore (bocciato tanto da Sousa quanto da Pioli) sia per alcune decisioni rivedibili da parte del club viola, che avrebbe dovuto mandare in prestito a suo tempo il giocatore piuttosto che obbligarlo a svernare in prima squadra regalandogli qualche fugace (e non memorabile) apparizione in Primavera. Una scommessa persa dunque. Da parte di tutti.

IL PUNTO SUL MERCATO Niente di nuovo invece sul fronte terzino: Antonelli del Milan piace e non poco ma per il momento resta incolmabile la differenza tra l’attuale ingaggio del difensore e la proposta della Fiorentina (il rossonero percepisce un ingaggio di quattro milioni di euro lordi: una cifra insormontabile per i parametri viola). In tutto questo, l’accelerata paventata ieri da Milano è stata smentita tanto dal procuratore di Antonelli quanto dalla Fiorentina. Che intanto, in attesa di piazzare Maxi Olivera al Cagliari (ma la strada è più difficile del previsto), continua a studiare con attenzione anche il profilo di Tomas Soucek, sul quale Corvino è pronto ad affondare il colpo non appena sarà passata la delicatissima trasferta di Marassi e le offerte per Sanchez dalla Spagna diventeranno più concrete.

CHE PIANTICELLE! Le notizie migliori in questo periodo arrivano semmai dal settore giovanile, dove nonostante una stagione non di altissimo profilo della Primavera sono tanti i talenti che si stanno pian piano mettendo in mostra. Da Gori a Sottil (il più pronto) passando per il giovanissimo Meli o l’ormai affermato Cerofolini. Un patrimonio già adesso importante che la Fiorentina deve provare a incentivare al meglio fin da questa estate, quando molti dei baby saranno chiamati ad affrontare le prime esperienze da professionisti: ecco perché sarebbe importante riuscire finalmente a trovare una società satellite (in B, possibilmente) dove dirottare tutti i giovani più talentuosi del vivaio. Che possano magari godere di un impiego certo e continuativo. La svolta vera sarebbe riuscire a creare anche per l'Italia le squadre B ma questo, al momento, è chiedere troppo a un calcio che, a due mesi dalla figuraccia “mundial” contro la Svezia, non è riuscito ancora a voltare pagina.