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HIGUAIN E JAVI MARTINEZ PER PENSARE IN GRANDE. MA ROCCO PRIMA DI DARE L’OK ASPETTA NOTIZIE DELLO STADIO E DEL CENTRO SPORTIVO. IL MILAN PROVA CON PEZZELLA: INCEDIBILE. BIRAGHI TORNA, DALBERT VIA. IACHINI, CAMBIA MODULO. GRANDE PRIMAVERA

di Enzo Bucchioni

Higuain, ci siamo. Il giocatore è stato scaricato dalla Juventus, Pirlo ha detto chiaramente che per lui non ci sarà più posto e allora è già scattata l’operazione “chi vuole Higuain?”, come vi avevamo anticipato martedì scorso. Mediatori, intermediari, ma anche faccendieri, millantatori e mestatori (il calcio è pieno), sono già al lavoro per cercare una soluzione che vada bene al giocatore e nello stesso tempo possa consentire alla Juventus di iniziare il campionato senza portarsi dietro troppi problemi. Naturalmente, come previsto, fra le soluzioni studiate e prospettate c’è anche quella della Fiorentina che sta cercando un centroavanti di carisma e di gol. 

E allora, perchè non prendete il Pipita? 

La domanda è già stata posta ai dirigenti viola, ma la risposta per ora è stata fredda se non gelida.  Ci pensano. 

L’unico che potrebbe scaldarsi all’idea è Rocco, ma per lui (come vedremo più avanti) sono momenti di riflessione e l’entusiasmo di un anno fa sembra sopito. L’operazione Higuain, come è facile capire, non è semplicissima e ovviamente molto costosa. Il giocatore guadagna sette milioni e mezzo e potrebbe fare uno sconto soltanto strappando un contratto triennale magari a cinque milioni o giù di lì. Sarebbe comunque un giochino da trenta milioni lordi più il cartellino che la Juventus (per ora) non è disposta a regalare. E poi Higuain, come prima reazione alla decisione della Juventus, dicono che avrebbe voglia di tornare in Argentina anche per star vicino alla famiglia in un momento particolare. Su questo però ci si può lavorare, Firenze è la città di Batistuta, sfidare la Juve con la maglia della Fiorentina potrebbe diventare stimolante anche per un campione già affermato. Il discorso è avviato e aperto. Per l’aspetto economico la trattativa andrebbe spostata sulla Juventus che potrebbe accollarsi parte dell’ingaggio pur di liberarsi del giocatore, ne abbiamo viste di situazioni del genere. Si potrebbe ipotizzare (ma questo lo dico io e per ora non fa parte del discorso) anche un’apertura su una eventuale trattativa per Chiesa. 

Ad oggi l’unica cosa certa è che l’operazione è partita e fra le soluzioni allo studio c’è anche la Fiorentina che per ora sta alla finestra.

Certo, ammesso e non concesso che possa arrivare l’ok del giocatore, questa potrebbe e dovrebbe essere un’operazione da Rocco Commisso. E’ che vero che Higuain ha 33 anni, ma messo al centro di un progetto calcistico che esalti le sue caratteristiche, rivitalizzato dal punto di vista psicologico, con uno come Ribery al suo fianco, potrebbe essere quell’attaccante che manca a Firenze da troppi anni, ancora in grado di esaltare e esaltarsi. Un pensierino e una valutazione andrebbero fatti perché fra un Piatek, operazione comunque onerosa, e un Higuain anche a 33 anni, non c’è corsa. Ma anche sotto l’aspetto ambientale e mediatico. Pensate a cosa ha fatto Ibra per il Milan anche se lui di anni ne ha quasi trentanove. E’ vero, Higuain non ha il carattere di Ibra, ma se viene esaltato sa rispondere come pochi e lo abbiamo visto a Napoli. E Firenze è una piazza che ti esalta e il pubblico prima o poi tornerà negli stadi…

Anzi, dirò di più. C’è un altro giocatore sul quale la Fiorentina sta ragionando da un mesetto e non affonda il colpo, vale a dire Xavi Martinez. Costa poco, il Bayern alla fine potrebbe anche lasciarlo libero, si toglie dieci milioni lordi di ingaggio, con un buon contratto si potrebbe fare alla svelta visto che c’è il suo gradimento per Firenze e ne ha già parlato con Ribery compagno e amico al Bayern. Se sta bene fisicamente (e questo io non lo so, si deve valutare, ovvio) può essere un leader in mezzo al campo o in difesa, campione del mondo e d’Europa con la Spagna.

Con Higuain e Xavi Martinez la campagna acquisti potrebbe anche essere chiusa, questi due con classe, carisma, esperienza potrebbero far crescere tutto un buon gruppo che ha soltanto bisogno di una scossa di questo tipo. Se poi uniamo ai due anche Ribery, il discorso acquista pure un aspetto diverso in ottica obiettivi.

Non resta che aspettare gli eventi, ma queste prospettive e questi prospetti dovrebbero far parte di una società come la Fiorentina che ha ambizioni e vuole sfruttare anche l’aspetto mediatico e la forza del brand a livello internazionale. Se si vuole dare una decisa spinta verso la crescita in tempi brevi, è logico puntare giovani e prendere Amrabat e Kouamè, ma la differenza la fanno giocatori di livello internazionale come questi appena citati. Faccio un ultimo esempio con una domanda: secondo voi se non ci fosse stato Ribery la Fiorentina si sarebbe salvata con relativa serenità come è stato?  Credo proprio di no. E allora, che si aspetta? Già, questo è il punto. Rocco non ha ancora dato il via alle operazioni di mercato, ha già detto e sottolineato più volte di avere già speso settanta milioni a gennaio con ottimi giocatori (e questo va riconosciuto), e adesso sta riflettendo sul da farsi e sugli obiettivi. Qualcuno dice che prima di fare qualsiasi mossa e decidere il budget di spesa, lo Zio d’America vuol capire come andranno le cose sulle infrastrutture. In particolare aspetta di capire se saranno approvati gli emendamenti per la ristrutturazione veloce degli stadi e quali margini di manovra garantiranno per il Franchi e soprattutto a settembre la Soprintendenza dovrà dire chiaramente la sua sul Centro Sportivo di Bagno a Ripoli per il quale Rocco ha già detto “o me lo fanno fare come voglio io o non lo faccio”. Sarebbero questi problemi i freni neppure troppo nascosti che condizionano il futuro immediato della Fiorentina. C’è la sensazione che dalle infrastrutture passerà il futuro della società viola, se il “fast, fast, fast” non sarà assecondato è probabile che non arriveranno grandi risorse per il mercato, ma Rocco potrebbe anche stupire tutti visto che i soldi non mancano. Quando Joe Barone diceva giorni fa che ci vuole pazienza, forse si riferiva anche a questo.

Pazienza della quale dovrà essere dotato anche Iachini, il mercato chiuderà all’inizio di ottobre, a campionato già iniziato da due settimane. Che squadra sta preparando il buon Beppe? In attesa degli eventi, analizzando l’organico a disposizione che sicuramente non verrà stravolto, mi chiedo se il famoso 3-5-2, marchio di fabbrica di Beppe, sia davvero l’ideale per un gruppo come questo. La risposta non può essere che una: no. Assolutamente no. Ma sono sicuro che Beppe stia lavorando per trovare altre soluzioni. Quando sento dire che questo organico è scarso mi viene da sorridere. Pensate a cosa sarebbe la Fiorentina, anche senza mercato, se schierata (ad esempio) con un 4-2-3-1. In difesa Caceres può fare l’esterno a destra e a sinistra con Milenkovic e Pezzella centrali. Poi c’è Lirola che il quarto a destra l’ha fatto a Sassuolo e in Nazionale. In mezzo al campo Amrabat a Verona giocava a due e in viola potrebbe avere al fianco Pulgar o Duncan. Immaginate Chiesa, Castrovilli e Ribery dietro all’unica punta. Qualità e quantità. Se poi il centroavanti fosse Higuain e il compagno di Amrabat un tale Martinez forse potremmo essere a dama…

Partire dall’inizio con il 3-5-2 mi sembra riduttivo anche per la posizione di Ribery che non ama fare la seconda punta e di Chiesa che sarebbe costretto sull’esterno a tutta fascia che lo limita in fase offensiva. Ma avremo tempo per ragionare di tattica e di calcio giocato. 

Rimanendo in chiave mercato, lo scambio Biraghi-Dalbert non sarà rinnovato, ognuno torna a casa sua. Poi il mercato dirà se Biraghi resterà o potrà diventare una plusvalenza. Per il resto aperta una pista verso Cagliari con Sottil in prestito e Ceppitelli in viola. Il Milan, dietro indicazioni di Pioli, continua a tentare i difensori viola. Dopo l’assalto fallito a Milenkovic, la Fiorentina ha tenuto duro sui quaranta milioni cash, ora nel mirino c’è Pezzella. Ma anche qui non c’è trippa per gatti…A Pezzella sarà proposto il rinnovo del contratto e comunque non è in vendita, punto fermo per Iachini. Circolano poi i soliti nomi, da Praet a Todibo, a Sema, per non rimetterci a far discorsi su Piatek o Torreira. E’ tutto chiaro, i contatti ci sono e le trattative pure, ma non è ancora il momento per stringere 

Intanto Rocco ha alzato al cielo (metaforicamente) il primo trofeo Viola. Glielo ha regalato la Primavera che ha meritatamente conquistato la coppa Italia e messo in mostra ragazzi interessanti, anche italiani che non guasta, come Brancolini, Dalle Mura, i gemelli Pierozzi e altri che potrebbero far comodo in rosa anche per il regolamento. Vincere è sempre un momento particolare, esaltante. Rocco dagli Usa era euforico, peccato non aver avuto la soddisfazione (sua) di essere in campo e di vederlo (nostra) con l’energia, la carica, la positività dell’estate scorsa. Alla Fiorentina serve quel Rocco lì, speriamo che le polemiche finiscano presto e la Primavera sia per Rocco come il primo dollaro per Paperon dè Paperoni…