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#FORZABERNA, MA NON LO RIVEDREMO FINO A MARZO: OBIETTIVO EURO2015. LA SOCIETÀ PENSA GIÀ AL MERCATO: SERVE UN BOMBER

di Andrea Giannattasio

Una tegola devastante, che non ci voleva assolutamente. Il lungo ko che ha colpito Federico Bernardeschi nella mattinata di lunedì è stato un colpo durissimo per la Fiorentina ma soprattutto per il giocatore, che in questi mesi si era ritagliato la sua dimensione in squadra ed aveva convinto Montella ad eleggere il classe '94 come il suo cavallo di battaglia per la corsa all'Europa. L'urlo che ha lanciato Bernardeschi dopo il suo suo infortunio (avvenuto in modo del tutto autonomo) è stato assordante e la preoccupazione per la lunga e difficile operazione della mattinata di ieri non ha fatto dormire nemmeno un minuto l'attaccante numero 29, che è rimasto sotto i ferri per quasi quattro ore: un tempo interminabile, un rovescio della medaglia a dir poco macabro se confrontato con l'esaltante inizio di stagione del ragazzo. 

Il report diramato dalla Fiorentina, impietoso, parla di 5 mesi di stop, che saranno rispettati fino all'ultimo millimetro per evitare di incorrere in ricadute serie che possano portare ad ulteriori complicazioni. L'Europeo Under-21 è alle porte e Berna non se lo vuol lasciar sfuggire per nulla al mondo. Glielo ha fatto capire bene il ct Di Biagio, che con un sms ha voluto manifestare tutta la sua vicinanza allo sfortunato bomber di Carrara, confortato anche da Gomez, Aquilani, Babacar e Lezzerini. Per Bernardeschi, adesso, si prospettano due giorni di totale ricovero in clinica e poi ben sei settimane di stampelle, dopo le quali inizieranno le terapie di riabilitazione che nel migliore dei casi restituiranno a Montella il suo attaccante a fine marzo, come vi avevamo anticipato ieri pomeriggio.

La Fiorentina, intanto, ha incassato questo destro inatteso e prepara le contromosse: il club infatti ha già deciso che nel mercato di gennaio ci saranno degli investimenti (sottoforma verosimilmente di prestiti) per il reparto offensivo, dove adesso a disposizione del tecnico restano i soli Gomez e Babacar come autentiche prime punte. L'identikit tracciato dal presidente Cognigni è quello di un bomber che possa essere pronto subito, caldo al punto giusto per essere gettato nella mischia e per riportare in alto la Fiorentina - in campionato ed in Europa - nel caso in cui i gol di Baba e di Supermario non dovessero bastare da qui a gennaio. Ma in mezzo a tanta sfortuna, anche questo sarebbe davvero il colmo.