.

I GIOIELLI NON PARTIRANNO: L'UNICO CEDIBILE È CHIESA, MA SERVONO TANTI SOLDI. MOLTI NOMI PER IL MERCATO IN ENTRATA MA PER ORA SOLO SONDAGGI. IACHINI BOCCIA PAQUETÀ. PRIORITÀ AL CENTRAVANTI

di Lorenzo Di Benedetto

Il mercato si sta accendendo. In tutta Europa, ma anche in casa Fiorentina, con la dirigenza che dopo qualche altro giorno di vacanza e riflessioni si metterà al lavoro per rinforzare la rosa a disposizione di Beppe Iachini. L'obiettivo è migliorare la stagione passata e il decimo posto raggiunto nelle ultime giornate non deve ingannare, perché il campionato non è stato certo positivo e per troppo tempo si è pronunciata la parola salvezza, praticamente mai quella "Europa". Ridurre il gap dalle squadre che sono state stabilmente dalla parte sinistra della classifica non sarà semplice, perché Rocco Commisso ne ha parlato non troppi giorni fa e ha ribadito il suo concetto: senza stadio e infrastrutture sarà impossibile investire. La strada è lunga e ripida, ma Firenze non ha molta pazienza e allora ecco che anche con poche risorse serviranno colpi importanti, anche perché dei gioielli viola nessuno, o quasi lascerà il capoluogo toscano. 

Partiamo dalle certezze: Nikola Milenkovic e Gaetano Castrovilli non partiranno. Le voci si sono, gli interessamenti anche, le valutazioni pure, ma Iachini è stato chiaro con la società e la stessa dirigenza, fino a Rocco Commisso, sono pienamente d'accordo: resteranno a Firenze. Per quel che riguarda il serbo potrebbe presto arrivare anche il rinnovo di contratto, visto che a breve gli verrà fatta un'offerta importante. Lui in viola sta bene, non intende cambiare aria e crede che la squadra possa migliorare e ambire a traguardi più importanti. Difficile che le cose possano cambiare, dovrebbe arrivare un'offerta davvero fuori mercato, sull'ordine dei 50-60 milioni di euro, ma dato che non parliamo di fantacalcio allora è impossibile aspettarsi una cosa del genere. Su Castrovilli ci sono tutte le big italiane o quasi ma anche lui non partirà. La numero 10 lo attende e dopo il suo primo anno da titolare il talento barese è pronto al definitivo salto di qualità, proprio nell'anno, Coronavirus permettendo, dell'Europeo che potrebbe vederlo rientrare tra i 23 di Roberto Mancini. 

Chi invece vorrebbe cambiare aria, e non è un mistero, è Federico Chiesa, ma da qui a dire che può già iniziare a preparare le valige ce ne corre eccome. Commisso ha aperto alla sua cessione, lo ha detto pubblicamente, ma c'è un "ma" grosso come una casa. Se il numero 25 vorrà davvero salutare Firenze dovrà potrare i soldi che il patron viola vuole: non meno di 60 milioni di euro. C'è davvero una società che in questo momento è pronta a fare un investimento del genere per lui? La risposta probabilmente è no, e allora via al giro di nomi che valgono come contropartite tecniche. La Juventus ci proverà ma dovrà essere molto convincente, e l'unica alternativa è rappresentata dall'Inter, visto che lo stesso Chiesa non vuole lasciare l'Italia. La telenovela andrà avanti ancora per tanto, ma alla fine dei conti la certezza è che in questo drammatico, sotto tutti i punti di vista, 2020 ci sarà tempo fino al 5 ottobre per fare affari. 

Capitolo entrate: Milik è un'idea vera, ma difficilmente sarà concretizzabile, sempre che De Laurentiis non torni a innamorarsi proprio di Chiesa e a quel punto la pista potrebbe aprirsi. Un altro nome che è circolato spesso nelle ultime settimane è quello di Lucas Paquetà, ma Iachini è tutt'altro che convinto, visto che a centrocampo si sente coperto, specie dopo l'arrivo di Amrabat. Possibile comunque che qualcuno arrivi, Nainggolan è sempre un'opzione, ma a cifre contenute. Il vero obiettivo, come detto, è quello relativo al centravanti, anche perché Vlahovic potrebbe andare in prestito, ma servirà tempo: in fondo il calciomercato, nonostante sia il 12 agosto, quest'anno è soltanto all'inizio.