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I PRIMI BILANCI NON SONO POSITIVI MA IL TEMPO È ANCORA DALLA PARTE DI PIOLI. ROSA CORTA: DAL MERCATO SERVIVA QUALCOSA IN PIÙ. FIRENZE ATTENDE I DELLA VALLE E GLI SPALTI VUOTI CONTRO LA ROMA FANNO RIFLETTERE: IL POPOLO VIOLA HA BISOGNO DI SOGNARE

di Lorenzo Di Benedetto

Dodici giornate, quasi un terzo di campionato e inevitabilmente in casa Fiorentina è tempo di tracciare i primi bilanci. I sorrisi sono pochi, le sei sconfitte fanno riflettere, ma gli alti e bassi erano prevedibili all'inizio della stagione, visto che la squadra è stata completata durante gli ultimi giorni di calciomercato e che i giovani avranno bisogno di altro tempo per riuscire a dire la loro con continuità. La rosa è probabilmente troppo corta e il secondo tempo contro la Roma lo ha dimostrato. È vero, la squadra gigliata non può certo competere contro quella di Di Francesco ma se nel primo tempo l'undici gigliato era riuscito a tenere testa ai capitolini, sfiorando anche la rete del 3-2 con il palo colpito da Federico Chiesa, nella ripresa la differenza di qualità è uscita fuori, come del resto tutti i limiti della panchina della Fiorentina. Pioli ha soltanto la carta Babacar da giocarsi: Eysseric ancora non ingrana, Saponara resta un'incognita e se dal primo minuto il tecnico deve fare a meno di un giocatore fondamentale come Cyril Thereau il gioco è fatto.

Pioli ha ancora tempo però: l'obiettivo massimo della sua squadra in questa stagione è il settimo posto e conti alla mano sono soltanto tre i punti di distanza dall'ultima piazza valida per l'accesso all'Europa League. Dopo la sosta servirà però altro, a cominciare dalla continuità di risultati. Contro la SPAL serviranno per forza i tre punti, specie dopo le ultime due sconfitte consecutive, ma l'allenatore avrà tutto il tempo per preparare una sfida che appare sempre di più fondamentale per il prosieguo della stagione. Una stagione che è stata definita a più riprese come quella della nascita del nuovo ciclo ma all'appello, forse da troppo tempo, manca la proprietà: la famiglia Della Valle.

Da mesi i due fratelli non si vedono a Firenze e come se non bastasse non si sono occupati di Fiorentina neanche per vie traverse, attraverso alcune dichiarazioni che sarebbero state importanti per la città, per la squadra e per tutto il mondo che gravita intorno al mondo viola. I tifosi attendono un segnale, fermi al comunicato dello scorso giugno dove Andrea Della Valle ha fatto il famoso passo indietro e dove la società fu messa in vendita, ma per ora non è arrivato niente e l'attesa cresce. La partita contro la Roma è stata un vero e proprio esempio del momento, non in campo ma sugli spalti. Il Franchi era vuoto, per quelli che sono gli standard al quale siamo abituati soprattutto nei match di cartello e questo dato deve far riflettere. Se alla fine del calciomercato Firenze aveva creduto ancora una volta al nuovo progetto, con quasi 20000 abbonati, adesso le cose sono cambiate. Il popolo viola ha bisogno di sognare, al momento però non è così, in attesa che le cose possano cambiare e che i Della Valle tornino a farsi sentire.