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I PRIMI PASSI DI IACHINI E LE CONSEGUENZE SUL MERCATO

di Tommaso Loreto

C'era praticamente tutta la Maratona a dare il buon anno alla Fiorentina. L'allenamento a porte aperte nel primo giorno del 2020 diventa una buonissima occasione per ritrovarsi, rinsaldare il rapporto con quel Commisso che via telefono riceve gli applausi dei tifosi e cominciare a studiare il nuovo "metodo Iachini". Sul campo si lavora con più intensità, le sedute durano di più e lo conferma lo stesso Joe Barone, se poi Chiesa è destinato a rientrare nella sfida di Bologna tutto è più semplice. Mentre Ribery saluta tutti facendo giro di campo sulla Franck Mobile sembra che la Fiorentina non venga da cinque sconfitte in sei turni e un cambio di allenatore, eppure questo la classifica racconta. 

"La squadra verrà fuori" è la rassicurazione che il dg Barone affida ai taccuini della stampa, di certo tra Bologna e Spal i primi due atti del nuovo anno non si preannunciano semplicissimi. Quanto al mercato, per ora, prende tempo. Nessun nome più vicino degli altri, nessun affare a un passo dalla chiusura come, invece, pareva essere per Cutrone. La Fiorentina riflette, probabilmente perchè più allettata dall'idea Petagna o magari in attesa di sviluppi da Milano per Piatek, ma certamente è pronta a ricevere una dettagliata relazione da parte di Iachini su Pedro. Così mentre l'allenatore nei primissimi giorni tiene in ballo tutte le ipotesi tattiche, è anche dalle sue indicazioni che prenderanno forma le prime mosse sul mercato. 

In difesa per esempio, con Bonifazi sempre di moda e con le altre piste sudamericane stile Juan Jesus o Kannemann. Di certo in cima alle preferenze per il centrocampo c'è sempre e comunque il ghanese del Sassuolo Duncan, considerato profilo ideale per un reparto che potrebbe cambiare più di quanto non si pensi (è recente l'interesse del Brescia per Benassi). Intanto la Fiorentina a Bologna dovrebbe ritrovare Chiesa, magari affiancandolo a Vlahovic, ma sono più i dubbi che le certezze a contraddistinguere il reparto mediano, dove Castrovilli non è escluso si ritrovi trequartista e Badelj e Pulgar in ballottaggio per lo stesso ruolo. Sempre che Iachini non voglia proporre Zurkowski. E' anche da una rosa ancora tutta da valutare che la Fiorentina può ripartire, perché in avvicinamento a un mercato invernale che al solito si preannuncia lungo e complesso riuscire a rilanciare elementi rimasti ai margini (o il cui rendimento è stato deludente come nel caso di Lirola) equivarrebbe praticamente a un primo acquisto. 

Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it