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I VIOLA RACCOLGONO NELLA SOFFERENZA. CALMA PERCHE’ POTEVA FINIRE MALE. TERRACCIANO DA 8, JACK SUBLIME. QUARTA BOMBER DI UN ATTACCO DA 11 GOL. OTTO MARCATORI: LA FASE OFFENSIVA C’E’… BRAVO ITALIANO A CAMBIARE IN CORSA MODULO

di Mario Tenerani

Il calcio è strano, non sempre vince chi merita, ma la ruota poi gira per tutti. Importante è ricordarselo. Quante volte la Fiorentina ha buttato via punti e ha visto esultare gli altri? A Udine è stato il contrario. Che sia un segnale?

Silvestri non ha fatto una parata, ma ha beccato 2 gol. Terracciano ne ha fabbricate 7 di cui 3 formidabili e la Fiorentina ha vinto. L’Udinese si è pappata delle occasioni incredibili senza che il portiere potesse intervenire, mentre i viola hanno firmato il trionfo con Quarta e Bonaventura, quest’ultimo arrivato già a 3 centri in 5 partite. Una prova sublime la sua: lancio per Quarta, una pennellata all’Antognoni, e rete bella allo scadere

Non va neppure dimenticato che ad Andrea Sottil mancavano 8 elementi. Lo stesso numero di giocatori che Italiano ha cambiato rispetto a Genk. Peccato per Dodò: la paura è che il guaio al ginocchio sia serio, ma aspettiamo gli accertamenti. 

Il protagonista assoluto è stato Terracciano, un portiere affidabile che da sempre deve fare i conti contro un ostracismo ingiustificato. 

I numeri della sfida sono la fotografia della sofferenza viola: 15 tiri a 3 per l’Udinese, angoli 10 a 3 per i bianconeri. La rappresentazione di un confronto quasi a senso unico anche se Italiano, con saggezza, nella ripresa è passato al 3-5-2 schierando contestualmente Beltran e Nzola. Una novità per i viola. Italiano è bravo e non è un integralista, ma farlo capire è dura. E’ un tecnico che sta crescendo e che deve mettere dentro esperienza, ma è sempre in movimento: sperimenta, prova e rischia. 

Per vincere sfide così bisogna soffrire, essere concreti e stare nelle grazie della fortuna. La Fiorentina è stata tutto questo. Ma quando si divorano occasioni come quelle di Thauvin - strepitoso comunque Terracciano - e di Lucca, l’ex centravanti del Pisa ha ricordato lo sciagurato Egidio, è giusto perdere. Il calcio è la metafora della vita: vince chi sbaglia meno. 

I numeri 9 viola continuano a non gonfiare la rete, ma ci pensano gli altri: in 8 partite tra A e coppa altrettanti marcatori diversi per Italiano. Non si può dire che Italiano non sappia organizzare la fase offensiva… Al momento la Fiorentina è il terzo attacco della serie A (insieme alla Juventus), ha già prodotto 11 gol. A questi possono essere sommati i 4 centri in 3 partite europee. Non ci può essere soddisfazione nel vedere i due numeri 9 a secco, qualcosa non va, è evidente, ma è altrettanto vero che quando cominceranno a buttarla dentro forse la Fiorentina volerà. 

Intanto la squadra di Italiano viaggia alla media di 2 punti a gara: era dal dal 15/16 (con Sousa 12 punti) che i viola non partivano così. 

Però, sì c’è un bel però, serva calma… La gara di Udine non va presa per oro colato perché se contiamo le chance capitate all’Udinese poteva veramente finire male. La Fiorentina se vuole andare lontano non può concedere così tanto all’avversario. Non sempre la buona sorte ti sorride. Ma bisogna pure saper cogliere le cose buone: i viola nel finale sono stati sporchi e concreti, i cambi sono stati tutti azzeccati. Beltran e Nzola hanno dialogato bene, Arthur ha recuperato qualche pallone e Duncan è stato utilissimo nel gestire e tamponare. Il raddoppio viola è nato da un’azione insistente e intelligente del ghanese. Kayode è entrato a freddo al 6’ e la sua prestazione è stata giusta. La Fiorentina negli ultimi minuti ha saputo gestire il sacrificio, una bella conquista. Auguriamoci che non sia solo un episodio.