IACHINI RESTA, ROCCO HA DECISO. MA I DUBBI NON FINISCONO E JURIC ASPETTA. VENERDI’ SI RIPARTE, TORNA ANCHE RIBERY. MA IL CAMPIONATO RESTA IN BILICO. IL MERCATO VIOLA BLOCCATO DA CHIESA
Chissà perché ascoltando Rocco Commisso a Radio Bruno mi è venuto in mente il grande Ruggero Orlando. E solo gente della mia età potrà capire…
“Qui New York, a voi Roma”, e Ruggero tutte le sere dagli schermi in bianco-nero (la Juve non c’entra) della Rai, ci portava in casa l’America.
“Qui New York, a voi Firenze”, oggi Rocco ci porta in casa la Fiorentina. E’ la voce amica, quella che non tradisce, quella che c’è sempre per parlare del presente e del futuro della Viola.
Per certi altri aspetti, visto che qualcuno parla del Virus come di una guerra, Rocco è diventato anche una sorta di Radio Londra. Tutti aspettiamo la sua voce per capire quello che sta succedendo e succederà alla Fiorentina in questi brutti tempi di Coronavirus.
Già che succederà?
Siccome Rocco parla spesso e sempre come un libro aperto, stavolta ha risolto uno dei dubbi che stavano angosciando noi poveri scribacchini intristiti dalle mascherine: Iachini resta o non resta?
Ce lo siamo chiesti mille volte senza trovare una soluzione e avere una risposta vera dalle quarantene.
Ci ha pensato Commisso a risolvere il giallo, del resto il compito è solo suo. L’hai voluta la bicicletta? E allora?
Iachini resta, resta…è stata la risposta di Rocco all’abile Guetta che con la lingua scava come una ruspa…
Notizione…Giallo risolto? Tutti contenti? Macchè.
Mentre il povero Iachini stava già stappando e in casa volavano tappi come missili ad altezza d’uomo, Rocco ha aggiunto: “Resta se il campionato non riparte”.
Conferma condizionata. Un giallo nel giallo, roba che Simenon è un dilettante.
Però, diciamolo, come si fa a non essere d’accordo con il vecchio, caro, saggio Rocco. Rispondete voi senza fare i furbi o i paragnosti: chi avrebbe avuto il coraggio di mandare via un allenatore dopo appena nove gare sulla panchina viola e un bilancio sostanzialmente positivo avendo ereditato una squadra a pezzi, in fondo alla classifica e avendola ritirata su senza neppure i Pavesini? Volete fare gli schizzinosi con la panchina degli altri?
Neanche le buonanime di Anconetani e Gaucci, gente che ha divorato allenatori come sushi, avrebbero avuto un pelo così alto sullo stomaco…
Sarebbe stata l’ingiustizia del secolo, roba da finire nel Guinness dei primati, e Rocco non ci tiene affatto.
Ma visto che il futuro di Iachini dipende solo da questo, si tornerà a giocare o no?
Ecco l’altro tormentone.
Mentre Iachini ha chiesto un appuntamento al ministro Spadafora per chiedergli di non far ripartire il campionato e sta organizzando un viaggio a Lourdes per far capire alla Madonna che bisogna pensare alle anime e non ai calciatori, Commisso ha sostanzialmente ammesso quello che pensavamo anche noi: Iachini non è l’allenatore ideale perché altrimenti sarebbe stato confermato a prescindere dalla ripresa o meno del campionato, però non ci sono elementi concreti per bocciarlo. Che voto gli diamo a Beppe nostro? Nel sessantotto avrebbe preso un sei politico…
Dubito che la stagione possa riprendere se non migliorerà sostanzialmente la situazione dei contagi e dei rischi, ma se invece si dovessero giocare le dodici partite che restano, in quelle dodici partite, Iachini si giocherà la riconferma. E qui diventa una normale storia di calcio. L’aveva detto anche lui, nell’ultima conferenza stampa, di non essere contento, ma aveva anche annunciato che la squadra era pronta per cambiare passo e (forse) trovare un gioco…
Ammesso e non concesso che il campionato riparta, riuscirà Beppe Nostro a centrare l’obiettivo salvezza+gioco?
Questo diventa il prossimo quiz al quale sta assistendo con curiosità anche Juric, l’allenatore con le stimmate viola che (detto sottovoce) se non dovesse finire il campionato finirà in Europa con il Verona…Un miracolo vero…
Dunque, meglio che non si giochi più con Iachini confermato e Juric in Europa League o che si torni a giocare per valutare l’allenatore viola prima di confermarlo?
Una domanda che neppure Marzullo avrebbe mai avuto il coraggio non solo di fare, ma neppure di pensare.
Morale? Si rischia di mettere in panchina l’anno prossimo un allenatore e mille dubbi, tutta colpa del Coronavirus.
A questo punto spero davvero che si giochi, le strade facili, quelle della riconoscenza, credo non piacciano neppure a Iachini che, se lo conosco un po’, la riconferma preferirebbe guadagnarsela sul campo. Ma con questo dramma storico in atto, anche gli uomini del calcio devono adattarsi alle situazioni. Non resta che aspettare.
Intanto, faticosamente, si cerca di riprendere gli allenamenti. Nessuna illusione, non significa che il campionato ricomincerà. Gli allenamenti andavano comunque ripresi perché è impensabile tenere fermi o quasi, degli atleti per 3-4 mesi, avrebbero perso tono e intensità con gravi danni per tutti.
La Fiorentina ha convocato i giocatori in Italia (tutti meno Ribery) per domani quando inizieranno le visite mediche, tamponi e quant’altro, con l’idea di ripartire venerdì otto con allenamenti individuali al centro Astori, in orari e zone del campo predefinite. Comunque in questi giorni tornerà in Italia anche Ribery, ha già avviato le pratiche per il decollo del suo aereo personale e aspetta il piano di volo. Sappiamo che una volta rientrato, il francese dovrà sottoporsi a tutta una serie di controlli previsti per chi arriva dall’estero. Non è ancora chiaro se dovrà sottoporsi o meno alla quarantena, dipenderà molto dall'esito del primo tampone. Sarebbe giusto in tempo per aggregarsi ai compagni quando dal 18 riprenderanno gli allenamenti in gruppo se sarà approvato il protocollo sanitario, che tutti aspettiamo per capirne le sorti.
Ma Rocco-Ruggero Orlando-Radio Londra, ha fatto sapere anche altre cose. Sullo stadio non molla e fa bene, ma la storia diventa sempre più divertente. Ora il nemico è la burocrazia e la legge sugli stadi, come ha detto Nardella. Peccato che la legge sugli stadi in vigore in Italia sia firmata proprio da Nardella allora parlamentare, ma forse Nardella l’ha dimenticato e Rocco non lo sa...Che volete che sia…
E’ confermata poi la reiterata voglia di crescere e di fare una squadra competitiva, ma oggi il mercato è sostanzialmente bloccato dagli eventi, si cerca di capire come andranno a finire le cose, quali danni economici farà questo tsunami, e poi si chiuderanno le operazioni oggi sulla carta. Fidatevi di Rocco.
Molto dipenderà anche da Chiesa, se andrà via o meno, ovvio, cambieranno molte strategie e le società che lo vorrebbero in questo momento non fanno alcuna mossa.
Se ne parlerà fra giugno e luglio, più avanti se si riprenderà a giocare e tanto per sorridere ancora, alcuni reduci del club della Bistecca continuano invece a scrivere nomi su nomi di gente che vedono all’Osmannoro o al Gignoro a cercare casa, (Jovetic non torna?) gente che non verrà mai, non so se per poi scrivere “obiettivo fallito” o rimpiangere i mercati da 40-50 giocatori. Affari loro. Ci vuole pazienza, mai come in questa situazione.
Tornando a Chiesa, Rocco ha ragione. Come vi abbiamo sempre detto, non c’è in vista la firma per il rinnovo. Si farà tutto quando il ragazzo deciderà cosa fare e il mercato svelerà le sue carte. Se Chiesa resterà, un minuto dopo si farà il tavolo per chiudere il mega contratto da 4 milioni più bonus. Così è se vi pare, ma anche se non vi pare. Ma ragionate, c’è qualcuno che fra FIGC, Lega, videoconferenze, ministro, tamponi, protocolli, paura di contagi, isolamento e quant’altro, ha elementi e tempo oggi per trattare un affare come quello di Chiesa… Siamo seri…